L’ILVA con le sue alte ciminiere domina il quartiere Tamburi di Taranto. Chi vive in quella zona cerca di mantenere la | dG1fSERHU3o3VVNPLWM
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00:00Allora, io sono Maria Dilli e il nome del mio film è La gente resta e racconta la storia di tre
00:17operai del FIFA che sono anche pescatori e danno la loro baracchetta di famiglia dietro le vasche
00:26di raffreddamento di vita. Quindi in prima persona hanno vissuto dagli anni 60 ad oggi
00:32la trasformazione del posto che hanno abitato. Fondamentalmente è la storia di una comunità
00:40che resiste alla distruzione totale del territorio e resiste anche un po' inconsapevolmente aggrappati
00:48soltanto alla incapacità, l'impossibilità emotiva che hanno di staccarsi dalla terra
00:57da cui sono nati. Il film parla di questo, racconta la loro giornata, i loro rapporti,
01:06i loro incontri, i loro scontri fondamentalmente. Perché stanno in una famiglia, le questioni
01:12private vanno a mischiarsi alle questioni pubbliche o collettive. Hanno a che fare
01:20anche con la loro comunità. Volevamo raccontare l'IVA ma non una storia di scampo giornalistico,
01:29non un episodio di cronaca, non una storia di denuncia. Quindi sono durati tre mesi di
01:37trasferto in cui ogni tanto scendevamo giù. Poi abbiamo conosciuto loro e abbiamo scritto un film
01:43insieme alle altre due ragazze, Laura e Leo, e abbiamo pianificato le riprese. Le riprese sono
01:50durate nell'arco di due mesi circa 15 giorni, quindi poco. La produzione è fabbrica in
02:02collaborazione con i cinema. I voice-over che ci sono nel film sono i voice-over dei
02:08personaggi stessi. Ci sono poche interviste fatte ai personaggi nel posto che li rappresenta,
02:18quindi non ci sono interviste posate. È un diario, un racconto, sono delle confidenze,
02:26non sono delle interviste, le cose che dicono i personaggi del film alla telecamera che poi
02:31non guardano mai direttamente la telecamera. E il resto è affidato non al pedinamento,
02:37ma è un film, è a metà tra documentario e cinema, perché le cose sono state assolutamente scritte e
02:43loro sono stati vantaggi, scritte ispirate alla loro vita, scritte nel limite tra la
02:48pizione e la realtà. Secondo me è il linguaggio adesso più avanguardissimo, si stacca dal
02:58neorealismo, ma che conserva sicuramente un attaccamento al reale. I personaggi sono Giuseppe,
03:07Antonio e Cosimo. Sono tre fratelli, due estremamente simili, ma non gemelli. Uno
03:16lavora part-time, fa le pulizie all'IVA e contemporaneamente continua la tradizione del
03:23padre di fare le corse. L'altro, Cosimo, lavora all'acciaieria 1, cioè fa il saldatore e anche lui
03:34continua un'altra tradizione della famiglia che è quella del sommozzatore, fa pesca subacquea.
03:40E il terzo, Antonio, che è caporeparto dell'acciaieria 1, quindi ricopre il ruolo di maggiore prestigio,
03:50continua a pescare, ma più sartoriamente. Ti è un po' staccato dalle origini della famiglia,
03:56però continua a pescare pure lì. E quindi fra mare e fabbrica assistiamo allo scenario della
04:04distruzione. Poi sono personaggi super vitali, nel senso che se tu li vedi dici, vabbè, allora non si
04:10rendono conto. Invece si rendono conto, però hanno conservato una tribalità, una vitalità
04:15assolutamente adalica, ancestrale, non te lo posso spiegare in altre parole.
04:45Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org