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Donald Trump davvero manterrà la promessa elettorale di uscire dagli Accordi di Parigi 2015, il più importante accordo internazionale sul contrasto alla crisi climatica, come anticipato dal New York Times? I primi partecipanti sono arrivati allo stadio olimpico di Baku, in Azerbaigian, dove si apre la 29esima conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP29), con il pensiero che la vittoria di Donald Trump alle elezioni USA. Secondo la maggior parte dei presenti il vincitore delle elezioni manterrà la promessa elettorale portando gli Stati Uniti fuori dall'accordo di Parigi. L'intesa, siglata nel 2015, e da cui sono già fuori Iran, Yemen e Libia, impegna il mondo a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi C e a proseguire gli sforzi per mantenerlo sotto 1,5 gradi C, rispetto ai livelli pre-industriali.
L'Europa, anche dopo l'ultimo vertice, ha promesso che raddoppierà gli sforzi per compensare il ritiro degli Stati Uniti, ma pochi leader europei saranno a Baku. Né Emmanuel Macron (per protesta contro il locale governo) né il tedesco Olaf Scholz parteciperanno al vertice. Assente anche il brasiliano Lula, ospite della COP30 del prossimo anno. Non ci saranno Joe Biden, il cinese Xi Jinping e il russo Vladimir Putin. Ma neanche l’indiano Narendra Modi, il canadese Justin Trudeau. Mancherà Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea. Il colombiano Gustavo Petro ha dato forfait a causa delle inondazioni che hanno colpito il suo Paese e il primo ministro olandese a seguito delle violenze contro i cittadini israeliani ad Amsterdam. I talebani hanno inviato una delegazione. Secondo l'UN Climate, sono stati accreditati circa 51mila partecipanti, un numero inferiore rispetto alla COP28 di Dubai.
Restano le parole di Papa Francesco, all'Angelus di domenica 10 novembre. «Auspico che la conferenza COP29 che inizia domani a Baku dia un contributo efficace per la tutela della nostra Casa Comune». Il papa ha citato anche gli operatori di Laudato sì, la piattaforma con cui il Vaticano promuove le iniziative e le risposte alla crisi ecologica.

 

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00:00I primi partecipanti arrivano allo Stadio Olimpico di Baku, in Azerbaijan, dove si apre
00:05la 29esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, con il pensiero che la vittoria
00:09di Donald Trump alle elezioni americane, secondo la maggior parte dei presenti, porterà
00:14gli Stati Uniti fuori dall'Accordo di Parigi. L'intesa, siglata nel 2015, da cui sono
00:19già fuori Iran, Yemen e Libia, impegna il mondo a limitare il riscaldamento globale
00:24a 2 gradi centigradi e a proseguire gli sforzi per mantenerlo sotto un grado e mezzo rispetto
00:29ai livelli preindustriali. L'Europa, anche dopo l'ultimo vertice, ha promesso che raddoppierà
00:34gli sforzi per compensare il ritiro degli Stati Uniti, ma pochi leader europei saranno
00:39a Baku. Né Emmanuel Macron né Olaf Scholz parteciperanno al vertice. Assente anche il
00:45brasiliano Lula, ospite della COP30 del prossimo anno, mentre il colombiano Gustavo Petro
00:51ha dato forfè a causa delle inondazioni che hanno colpito il paese. Il primo ministro
00:55è il colombiano, a seguito delle violenze contro i cittadini israeliani a Amsterdam.
01:00I talibani hanno inviato invece una delegazione. Secondo lo UN Climate, sono stati accreditati
01:06circa 51 mila partecipanti, un numero inferiore rispetto alla COP28 di Dubai.

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