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Ospite a Che Tempo Che Fa per parlare del suo nuovo album, Ciao, Laura Pausini ha voluto iniziare il suo intervento con un sincero tributo a Gino Cecchettin, padre di Giulia, uccisa un anno fa. Quest'ultimo, infatti, è intervenuto nella trasmissione di Fabio Fazio subito prima della cantante, raccontando il lavoro fatto con la fondazione intitolata alla figlia. La Pausini ha raccontato di aver voluto «abbracciare e ringraziare» quest’uomo straordinario per il coraggio dimostrato nel trasformare il dolore in un messaggio d’amore e speranza. «Insegnare l’amore e allontanare l’odio» ha spiegato, è un obiettivo vitale, aggiungendo che trasmettere empatia e rispetto ai giovani può fare la differenza contro la violenza.

[idgallery id="1690101" title="Lo stile di Laura Pausini"]
Laura Pausini, l'omaggio a Gino Cecchettin
«Da mamma, sento il dovere di insegnare a mia figlia che l’amore è la parola chiave» ha dichiarato, esortando chiunque viva una situazione difficile a «non vergognarsi di amare». Per la cantante, l’amore comprende non solo il dare, ma anche il rispetto verso se stessi e gli altri. «Non bisogna mai giustificare la violenza» ha aggiunto, ricordando a chiunque si trovi in pericolo di denunciare senza paura. Un messaggio, semplice e diretto, che è stato accolto con grande approvazione dal pubblico..

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Un segnale silenzioso per chiedere aiuto
Durante la sua intervista, Laura Pausini ha fatto riferimento anche al "Signal for Help". Si tratta di un gesto semplice ma potente, creato dalla Canadian Women's Foundation nel 2020, per permettere a chi è in pericolo di chiedere aiuto in modo discreto. «È un gesto universale», ha spiegato la cantante, che lo mostra regolarmente durante i suoi concerti, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di saper riconoscere e usare questo strumento. Il gesto, che consiste nel piegare il pollice nel palmo della mano e chiudere le altre dita su di esso, ha salvato vite in tutto il mondo.

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Trascrizione
00:00Allora, prima di cominciare, fammi dire, per favore, che l'intervista al papà di Giulia è stata molto emozionante per noi che eravamo, sì certo, anche noi che eravamo qui
00:14abbiamo avuto la possibilità di abbracciarlo e ringraziarlo perché è il coraggio che un genitore ha nel dire certe cose e nel metterle in pratica, è straordinario, insegnare l'amore e allontanare l'odio
00:29e noi nel nostro piccolo faremo quello che possiamo per dargli una mano. Assolutamente sì, anche io da parte mia veramente ringrazio, come mamma la prima cosa che mi viene in mente è comunque quella di insegnare a mia figlia e a tutte le persone
00:44che insomma vivono una situazione difficile, l'amore è la parola chiave, significa tante cose, passione, significa regalare, donare, ricevere ma soprattutto dare e non bisogna avere paura di amare, non bisogna vergognarsi di amare
01:06vivere nella violenza non esiste in nessun caso, non è una giustificazione mai, quindi ragazze se avete bisogno denunciate, non abbiate paura, c'è anche un gesto molto importante che io faccio tutte le sere nei miei concerti che è questo, che è un gesto universale, che è semplice ma grazie a questo potete chiedere aiuto e farvi aiutare se ne avete bisogno, non abbiate paura, vi abbraccio fortissimo

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