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CortometraggiTrascrizione
00:00Dottor Rizzi quanto è complicato gestire una città come L'Aquila, una città terremotata che ha cambiato le sue caratteristiche sia geograficamente che socialmente?
00:15È sicuramente una città complessa dove i problemi di sicurezza sono più complessi che in altre città perché non sono i problemi in sé ma sono i problemi collegati ad una nuova riorganizzazione urbanistica della città stessa
00:36quando noi ci confrontiamo non più con un centro storico ma con una serie di new towns, con una serie di moduli alleggiativi provvisori, è evidente che abbiamo una costellazione molto frammentata di insediamenti
00:53e abbiamo soprattutto un disagio sociale che deriva proprio da questa nuova paura che è la paura della mancanza della citas, della mancanza della coesione sociale perché ovviamente non essendovi più un campanile
01:11ci sono spezzate alcuni legami sociali, alcune possibilità di socialità.
01:18In termini di reati questo in cosa si concretizza?
01:22In termini di reati diciamo la città soprattutto per la parte dei reati che fanno più paura alla gente, cioè parliamo di reati contro il patrimonio, di furdi, la città è sostanzialmente in controtendenza rispetto a tutto il territorio nazionale
01:40in quanto noi non arriviamo a 30 furti al mese, sono 27 secondo le statistiche che è comunque un dato importante per l'Aquila perché in una città come l'Aquila che nell'epoca antiterremoto era ancora più tranquilla evidentemente questo dato allarma.
02:02Non allarma nei numeri generali perché negli ultimi anni è in controtendenza, c'è stato un aumento nel 2010-2011 quindi immediatamente dopo nel post sisma soprattutto per gli atti di sciacallaggio sulle case che erano terremotate, oggi questo dato si è abbassato.
02:20Non è però migliorato il sentimento di sicurezza dei cittadini aquilani proprio perché l'aver spezzato questo legame sociale crea disagio e crea questa nuova paura che forse è la più importante.