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Trascrizione
00:00In Abruzzo non esiste una città con comunità consistenti di cinesi, come avviene a Prato, Roma, Napoli, Milano e Torino, in cui i gruppi cinesi costituiscono quasi uno Stato nello Stato.
00:11Sono le famose Chinatown, che in proporzioni ridotte riproducono quelle statunitensi.
00:16Ma comunque negli ultimi anni, anche nella nostra regione, la comunità dei cinesi è cresciuta, passando dai 4.000 residenti del 2008 ai quasi 6.000 del 2013, secondo i dati ISTAT, dati ai quali sfuggono tuttavia i clandestini.
00:29La maggior parte di essi è presente nella provincia di Terra, ma seguono tre vecchio Stato, Torino e Lodira.
00:35Difficile l'integrazione per un popolo con cultura e lingua molto distanti da quelli italiani.
00:40Ma chi sono i cinesi e perché arrivano in Abruzzo?
00:43La comunità cinese è caratterizzata da una tendenza a isolarsi.
00:47È raro, ad esempio, vedere partecipare ragazzi cinesi a iniziativi o campionati sportivi regionali.
00:52Tragedie come quella di Prato, dove un rugo in una fabbrica ha portato alla morte di sette cinesi, pongono interrogativi proprio sulla gestione di gruppi etnici che mostrano difficoltà a integrarsi.
01:02Sicuramente la comunità cinese sul territorio vive forme di accentuato isolazionismo, che sono riconducibili sia a quelle che sono le caratteristiche del processo migratorio,
01:17che in qualche modo è anche ravvisabile in altre comunità, sia perché queste forme di accentuato isolazionismo sono favorite là dove esiste una profonda distanza culturale
01:35tra i migranti e le società di destinazione, in questo caso l'Italia.
01:42Al tempo stesso dovremmo assolutamente trovare la forza e le sinergie in un mix virtuoso di interventi integrati da pubblico e privato per cercare di scardinare questo isolamento.
01:56Difficoltà dovute alla distanza culturale e linguistica, certo, ma anche al legame che i cinesi mantengono forte con la terra d'origine, che amano e dove tornano a morire anche dopo decenni di immigrazione.
02:07A spiegarlo Elena Vanni, esperta di cultura e lingua orientale, che all'Aquila ha organizzato un corso di lingua cinese rivolto ai giovani italiani.
02:15I cinesi sono talmente legati alle loro radici che tendono a non integrarsi totalmente con il paese in cui sono ospitati, spiega.
02:23Più che la barriera linguistica per la docente sull'isolamento della comunità pesa soprattutto la volontà di non mescolare le culture,
02:30secondo il concetto che si arriva in Italia per lavorare, ma la Cina deve restare al centro della memoria e dell'appartenenza, e l'Italia è soltanto una fase di passaggio.
02:39In Abruzzo, come spiega il questore dell'Aquila Vittorio Rizzi, e come avviene del resto in tutta Italia, la presenza dei cinesi è legata strettamente alle loro attività economiche.
02:50Possiedono immobili che acquistano o affittano scopi commerciali, realizzando delle vere e proprie famiglie che escono dai confini parentali e diventano reti di interessi economici.
02:59Un modello di famiglia economica allargata che ha come fulco, per esempio, un ristorante o altre attività.
03:05Notevole la propensione imprenditoriale delle comunità cinesi, evidente nel numero di imprese presenti anche in Abruzzo.
03:11A fare la parte del leone, in tal senso, anche se non se lo aggiungono i numeri di Prato o Roma, è la provincia di Teramo, dove si contano 710 attività commerciali.
03:21Segue Pescara, poi Chieti, infine l'Aquila.
03:24Forte la mutua assistenza con i propri connazionali, con la creazione di scuole, centri medici e alti servizi che rendono sfuggente la presenza dei cinesi all'interno del sistema scolastico e sanitario nazionale.
03:38In Abruzzo il tipo di attività riguarda per lo più negozi di oggettistica e gadget, prodotti per la casa, abbigliamento, del tipo prontomoda, ristoranti e, più di recente, centri massaggi.
03:48Diversi gli iscritti alla confcommercio regionale.
03:52Prevalentemente, finora e già qualche anno, sono i nostri soci, di origini cinesi, che svolgono per lo più attività di ambulantato, per quello che ci riguarda in questo caso.
04:06Però nella nostra città sappiamo e conosciamo diverse attività commerciali, anche di una certa dimensione, che svolgono il lavoro commerciale in vari ambiti.
04:20Quelli che sono associati a noi da almeno tre o quattro anni non solo sono iscritti, ma vivono la vita associativa regolarmente, partecipano all'attività sociale, per quello che riguarda le assemblee,
04:34ma anche usufruiscono dei servizi di formazione sulle varie tematiche, sia dei corsi obbligatori per leggi che per quelli di altra natura.
04:46Quindi, alla luce di questo, noi possiamo dire che sono, per quello che ci riguarda, associati come dire modello, possiamo dire che sono tra i soci più ligi alle loro obbligazioni, ai loro pagamenti, molto disponibili, educatissimi.
05:06Poi, in verità, molti dei nostri soci italiani si pongono dei quesiti su alcune questioni che riguardano costi che hanno loro fissi molto di attività commerciale a posto fisso, che hanno degli affitti particolarmente onerosi,
05:26e quindi pongono qualche perplessità su quel piano. Perché noi non ci riusciamo a sostenere questi costi? E loro sì, e noi su quello non possiamo dare risposta.
05:39Molti insediamenti hanno dei dipendenti italiani, quindi rispettano le norme, quindi è chiaro che poi è il fuso del lavoro andare a controllare se lavorano 4 ore anziché 8.
06:00E poi è riservato un pochettino a una fascia di popolazione che in questo momento sta crescendo, perché non tutti hanno la facoltà di fare spese a un certo livello e nei loro empori, nelle loro attività si trova merci a tutti i prezzi.
06:30Fin dagli anni 90 i cinesi sono stati presenti anche nel mercato ambulante di Piazza Duomo, rilevando attività vendute da nostri connazionali. Ma dopo il sisma anche loro hanno gettato la spugna di fronte alla difficoltà della crisi economica da un lato e di quella legata al terremoto dall'altro.
06:45I cinesi sono venuti prima con molto fiduciosi, poi mano a mano nel mercato storico di Piazza Duomo erano 6-7, hanno ricomprato le attività commerciali ai nostri concittatini in Piazza Duomo.
07:02Andavano bene, noi vedevamo che loro lavoravano e avevano portato un prodotto innovativo per quello che era la Cina, batterie, accessori, gadget. Poi mano a mano è cominciata la crisi, l'ha un po' diminuita, sono stati sempre più attenti a portare i prodotti.
07:26Poi si sono andati sul prontomoto, sull'abbigliamento, adesso stanno sull'abbigliamento, però stanno fortemente in crisi e pure loro la risentono. La selezione di questi operatori è veramente forte, bisogna essere attenti.
07:56Io mi confronto anche con altre realtà regionali, i miei colleghi mi dicono che stanno chiudendo sia i cinesi ma anche gli italiani e anche altre persone che fanno commercio che negli anni 90-2000 andavano bene, in questo momento la crisi c'è, le tasse non diminuiscono per fare ripartire i consumi, chi vuole stare in regola soffre, soffre molto.
08:23E oggi nel mercato di Piazza D'Armi, dove sono stati temporaneamente ricollocati gli ambulanti del mercato storico, resistono Rita e Yuko nei loro banchi. Rita gestiva, prima del sisma, anche un ristorante cinese, poi ha aperto un negozio di abbigliamento. La crisi ha indebolito le sue attività e oggi le resta la bancarella di Piazza D'Armi.
08:42È sposata con un aquilano, vive in una casa per la quale paga un affitto lievitato dopo il sisma. Intanto andare avanti per lei non è facile, si vende poco e la merce resta nei magazzini. Succede anche a Yu, all'Aquila dal 2004, dove ha una bancarella di abbigliamento e dove la moglie Yan ha dato alla luce un bambino pochi giorni dopo il sisma.
09:01Yu, lei è all'Aquila dal 2004, come vanno gli affari, dopo il terremoto soprattutto?
09:08Dopo il terremoto, un anno e mezzo, ancora si lavora un po', perché c'è tanta gente, manca l'opera, qualcosa. Piano piano, perché tutti i progetti vanno a casa, perché qua c'è un centro, però non c'è abitante.
09:28Quindi la crisi si fa sentire e si vende sempre di meno?
09:32Sì, anche la merce ha mutato un po' il prezzo, la gente si occupa, qualcuno non arriva, qualcuno non c'è lavoro.
09:41Lei è qui con la sua famiglia, il suo bambino è nato proprio qualche giorno dopo il terremoto?
09:47Sì, dieci giorni dopo.
09:50Quanto è difficile vivere lontano dalla propria terra?
09:57Perché prima io pago affitto, tanto, 520, adesso vivo a casa, un po' cosa di meno, però io preciso, voglio qualche anno, vado via dall'Aquila.
10:12Ha deciso di andare via dall'Aquila?
10:15Sì, aspetto ancora un anno, altra lavoro, cosa deve andare via?
10:22Resterà sempre in Italia o tornerà in Cina?
10:25Secondo me in Cina.
10:55Sì, l'Abruzzo risulta essere una regione chiaramente di transizione per i cinesi, o di arrivo, ma non di partenza di reati che riguardano la sfera sociale e criminale.
11:25Diciamo che l'Abruzzo principalmente ha una situazione morfologica, non è una regione nella quale i cinesi si sono particolarmente insediati,
11:44però comunque abbiamo delle varie situazioni in tutto l'Abruzzo che corrispondono meno male agli stessi reati.
12:01Ossia i cinesi si occupano di migrazione clandestina, a volte con la finalità di far lavorare i laboratori, i connazionali per lavori tessili o calzaturifici o altra natura,
12:19oppure uno dei reati principali è l'apertura di finti centri massaggi cinesi che poi dietro nascondono lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione,
12:31o ancora un altro dei reati tipici è anche la contraffazione che avviene tramite merce poi venduta in negozi e che non risulta poi regolare a seguito dei controlli che vengono fatti dagli addetti ai lavori.
12:49Questi sono principalmente i reati che troviamo in Abruzzo, ma non sono i reati che i cinesi compiono nel resto dell'Italia dove ci sono regioni molto più forti come presenza loro sul territorio.
13:08All'Aquila di recente è stata eseguita proprio dalla squadra mobile un'operazione in un negozio di proprietari cinesi, lì si è trattato di merce contraffata? Come è andata l'operazione?
13:38E come in altre situazioni passate o in altre regioni si sono verificate alcune irregolarità nell'ambito delle normative che riguardano l'ingresso nel territorio italiano di merce di provenienza straniera.
14:08Uno dei reati dal maggiore impatto sull'opinione pubblica è lo sfruttamento della prostituzione all'interno di centri massaggi apparentemente attività legali, ma all'interno dei quali si consumano spesso trattative private fra clienti e massaggiatrici, come dimostra il nostro dialogo registrato in un centro massaggio abruzzese.
14:38Fino alle 11, ma fino a che ora posso venire?
14:44Perché ho il lavoro finito?
14:47Io dalle 9 alle 9 e mezza praticamente.
14:51No, 9 e mezza va bene.
14:54Non è tardi, non c'è problema, con 20 Euro sono massaggi alle gambe no?
15:0120 Euro sono massaggi?
15:03Sì, invece la vasca era 70 Euro.
15:07Ho capito.
15:08E se volevo qualcosina in più con la mano sono 100 Euro?
15:14Novanta.
15:15Novanta, novanta.
15:17A spiegare le dinamiche della prostituzione cinese è Cinzia Di Cintio, ispettore della Mobile di Pescara in occasione di un convegno all'ex Aurum.
15:27La prostituzione cinese non si ha una percezione immediata perché noi non le troviamo in strada e non le troveremo mai in strada.
15:35La prostituzione cinese generalmente si nasconde o dietro il parapento di centri estetici, i cosiddetti massaggi,
15:42o più semplicemente all'interno degli appartamenti dove si hanno regolari contratti d'affitto che non sono soltanto quegli stili,
15:51anche perché loro parlano bene, parlano in contanti e chi loca l'appartamento assolutamente non è la prostituta.
15:56Maggiore, a volte è anche un imprenditore con una partita eva tramite agenzie immobiliare e l'appartamento è un posto di transito
16:06dove vengono fatti girare le diverse ragazze che non hanno alcun interesse o sono istituite in maniera tale che nemmeno gli stessi condomini
16:14debbano potersi trovare nella situazione di chiamare le forze dell'ordine per richiamare i clienti,
16:19cioè ci si costituisce nelle ore pomeriggiane, magari al mattino si fanno alternare i clienti in modo da non creare il condomino
16:28che chiama e dice guardate c'è un movimento.
16:30Dietro il parapento o di centri estetici o semplicemente di case in realtà ci sono annunci su siti online per adulti
16:38con numeri cellulari, corrisponde a una ragazza che parla un piacente e piacevole italiano che viene ascoltata
16:45e questa ragazza è semplicemente la centralista che nella maggior parte dei casi non si costituisce
16:51e nemmeno si trova a Pescara, si trova in Abuzoma, l'abbiamo trovata nel caso di esecuzioni di misure cautelari a Firenze,
16:57l'abbiamo trovata a Milano, l'abbiamo trovata anche a Palermo e non c'entrava nulla con le case invece individuate giù su Pescara.
17:05Qui sono invece questi appartamenti dove si trovano due, massimo tre ragazze ma anche una ragazza per volta
17:11che non parlano nulla di italiano, dove la centralista cadenza l'invio del cliente in base alla chiamata,
17:18si può venire nel posto X alle 4, li sto aspettando, poi il cliente apre la porta, non sa nemmeno
17:24perché la risposta non è la ragazza che si trova e la centralista faculisce prima il tipo di prestazione sessuale.
17:31Dove consiste la difficoltà delle attività d'indagine? Ovviamente non nel monitorare la centralista, il cui telefono è in pubblico,
17:37ma riuscire a trovare il telefono con cui la centralista dà poi le istruzioni alla persona ascoltata.
17:44Ma le organizzazioni criminali cinesi in Abruzzo hanno caratteristiche particolari?
17:49La mia esperienza pregressa di capo della squadra mobile a Venezia, Milano e Roma mi ha portato più volte
17:56a investigare sulle organizzazioni criminali cinesi. Devo dire che rispetto alle realtà che esistono in madrepatria,
18:04ovvero le associazioni criminali conosciute come triani o le tonghe, intese più come bande di strada,
18:12in Italia assistiamo a fenomeni criminali diversi, poi il fenomeno migratorio, poi il confronto,
18:20gli anni che passano rispetto a quella che è la storia di queste organizzazioni criminali,
18:25che è una storia che risale a leggende del XVII-XVIII secolo, abbiamo praticamente vere e proprie associazioni criminali,
18:37che in alcuni casi sono molto forti e numericamente consistenti, ma nella seconda maggioranza dei casi hanno carattere bulbiscolare,
18:46sono singole, più ristretti gruppi criminali che commettono i reati che sono anche molto funzionati alla loro identità di gruppo di immigrati,
18:59quindi sono reati che sono tipici delle comunità di immigrati, quindi falsi reati di prevaricazione rispetto agli altri immigrati
19:10che arrivano magari clandestinamente e poi vengono inseriti nel tessuto economico della comunità,
19:16a quelle che possono essere tutta un'altra serie di reati che sono un gioco d'azzardo legati al commercio,
19:23alla messa in vendita di prodotti contraffatti o a marchi alterate, fino poi a un escalation criminale verso reati più seri,
19:32in alcuni casi si assiste anche ad alcuni gruppi criminali specializzati nella sintetizzazione di alcune sostanze stupefacenti e nella conseguente messa in commercio.