Roma si prepara a ospitare un evento fuori dagli schemi. La Leone Master School, scuola di alta formazione e polo universitario accreditato per IUL, presenta “Quante pa**e ci vogliono per lavorare?”. Un incontro che rompe le barriere del linguaggio di genere e fa riflettere sulle parole che usiamo ogni giorno nel mondo del lavoro.
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NovitàTrascrizione
00:00Bentornati a non solo Roma, all'eredità delle donne, ecco effettivamente vorrei iniziare con
00:07una domanda un po' particolare, non so se possiamo utilizzare ecco questo linguaggio
00:12in televisione, ci perdoneranno i nostri telespettatori e soprattutto le nostre
00:16telespettatrici, ma quante volte avete sentito un'espressione un po' particolare riferita ad
00:22una donna, no? Quella donna ha le palle, tra le altre cose è un'espressione che poi è stata
00:27ripresa anche dall'indimenticabile Michela Murgia che ne ha fatto anche un po' di ironia
00:33sopra, no? Partiamo da qui oggi con il nostro approfondimento della Giovedì insieme alla
00:39redazione di Pink Magazine Italia, insieme alla nostra amata direttrice Cinzia Giorgio,
00:44buongiorno a te. Buongiorno Elisa, buongiorno a tutti davvero. Allora, devo dire che oggi,
00:50Cinzia, iniziamo con un tema che apre davvero tantissimi spunti di riflessione, no? Ci aveva
00:57provato a fare un'osservazione più che puntuale, secondo me, Michela Murgia dicendo ma perché ci
01:03dovete paragonare agli uomini, tra l'altro paragonarci ad una parte appunto dell'uomo
01:08particolarmente sensibile, no? Però effettivamente è una metafora che calza perfettamente con un
01:13evento al quale tu parteciperai. Esatto Elisa, l'evento chiaramente fa parte dell'eredità delle
01:22donne che è un evento che El Magazine organizza con Serena Dandini a Firenze da anni. Per la
01:30prima volta la Leone Master School la porta qui a Roma, al caffè letterario di Viale Ostiense e
01:38dalle 5 del pomeriggio si parlerà di quante palle ci vogliono per lavorare per noi donne,
01:45perché è sempre difficile e si parte proprio da una considerazione sul linguaggio che noi dobbiamo
01:51subire nel posto di lavoro, perché alcune volte hai le palle per fare questo, hai le palle per
01:58fare quell'altro, ma perché? Perché dobbiamo utilizzare una cosa che non ci appartiene?
02:04Siamo donne e purtroppo veniamo discriminate spesso e volentieri proprio a partire dal
02:10linguaggio sul lavoro, Elisa. È verissimo, assolutamente, poi insomma meno male che se
02:18ne parla anche più spesso poi ultimamente, c'è un pochino più di sensibilizzazione sotto questo
02:24punto di vista. Ecco, a te è mai capitato di assistere, Cinzia, sul posto di lavoro magari
02:30a battute sessiste, discriminatorie? Anche troppo spesso, Elisa, mi devi credere, infatti il mio
02:38intervento sarà proprio su questo, al Viale Ostiense, al caffè letterario, perché essendo,
02:47avendo anche una carriera universitaria, oltre che dirigere il magazine e scrivere,
02:53chiaramente spesso l'università è molto sessista in alcune facoltà, chiaramente non tutte per
03:01fortuna e soprattutto, guarda, quelle in cui c'è più sessismo sono quelle scientifiche. Tanto è
03:09vero che il festival nasce proprio dal voler mettere insieme questo empowerment femminile
03:16attraverso le testimonianze di donne che fanno anche lavori maschili. A me personalmente è
03:24anche capitato di sentir dire durante un esame, Elisa, io stavo facendo l'esame di filosofia,
03:30che le donne non sono atte a disquisire di filosofia e che quindi non potevano darmi un
03:36voto alto. Noi ci ridiamo perché anche in questo caso, devo dire, ci sarebbe da piangere. Il punto
03:49è che la nostra società, comunque le istituzioni, dovrebbero ricordare una storia che a me piace
03:54tantissimo e che racconterò brevemente in 30 secondi, che è la storia di Rosa Oliva. Non so
04:01se tu la conosci, Cinzia, una donna che è riuscita ad arrivare di fronte alla Corte Costituzionale,
04:06perché lei voleva fare il prefetto e il prefetto non glielo facevano fare, perché eravamo negli
04:09anni Sessanta e certe mansioni alle donne non aspettavano, perché c'era ancora insomma il
04:16Codice Rocco, lei è arrivata di fronte alla Corte Costituzionale. Insomma, se non è un esempio di
04:21donna con gli attributi, insomma, visto che siamo in tema, giusto? Quindi bisognerebbe ricordare
04:28anche questo esempio, ma lo dovremmo ricordare soprattutto noi donne, forse. Guarda, spesso e
04:35volentieri infatti siamo noi proprio quelle che ci mettiamo più bastoni fra le ruote, perché la
04:40società ci ha imposto in realtà di fare questo? Siamo cresciute in una società in cui ahimè la
04:47nostra competizione era dovuta, non possibile, ma addirittura dovuta, perché dobbiamo non fare
04:59rete e invece no, e invece è proprio questo che dobbiamo fare, fare rete per riuscire a sconfiggere
05:06questi stereotipi, andare oltre questi stereotipi che non ci rappresentano affatto e che non
05:12rappresentano proprio la vera realtà, perché nella realtà anche quotidiana le donne si aiutano.
05:19Assolutamente sì, ma questo è un tema di cui parliamo tra pochissimo, Cizia, perché vorrei che
05:24tu ci raccontassi dove possiamo vederti se non abbiamo modo di venire proprio al caffè letterario,
05:30ci sarà una diretta streaming? Sì sì, faremo tutto, faremo dirette streaming, faremo Reels sui
05:38social, Pink è chiaramente media partner perché ci siamo prese carico di questo evento,
05:48perché ci piaceva moltissimo e poi è la prima volta che arriva a Roma, insomma siamo contenti,
05:54chiaramente sui nostri social e sui social della Leone Master School ovviamente e dell'eredità
06:00delle donne. Perfetto, che bello, allora non possiamo davvero perdere questo evento, lo
06:06ricordiamo 21 novembre, quindi domani dalle 17 alle 19. Ecco Cizia, tu ci hai fornito un po'
06:12un anteprima, un antipasto del secondo tema che affrontiamo oggi, cioè solidarietà tra donne,
06:19ma effettivamente esiste? Io l'ho vista in rarissimi casi. Guarda, nella realtà esiste,
06:27perché la prima solidarietà che noi donne abbiamo è quella con nostra madre, per cui noi siamo
06:35programmate per avere una connessione tra di noi, però spesso e volentieri purtroppo poi la società,
06:45il lavoro eccetera ci impongono altri diktat e questi diktat ahimè alcune volte sono dovuti
06:53proprio al canone estetico che ci mette quasi l'una contro l'altra, ma questo e dobbiamo
07:04imparare a capirlo, forse non siamo ancora pronte, non lo so, la società ancora non vuole che
07:11capiamo questa cosa, la finzione, quello che c'è all'apparenza non deve rappresentarci di nuovo,
07:20dobbiamo cercare di andare oltre, anche perché spesso e la redattrice qui fa un esempio lampante,
07:29spesso e volentieri quello che vediamo sullo schermo, sui social poi non è la vera realtà,
07:35è quasi un'istigazione al voler essere invidiosi di qualcuno, ma in realtà quello che ci deve mancare
07:43a nostro avviso ovviamente è invece essere invidiosi di una solidarietà e quindi anelare
07:51a questa solidarietà, perché è possibile, perché noi quando ci mettiamo in testa e vogliamo fare
07:56qualcosa e ci uniamo siamo bravissime Elisa, quindi facciamolo più spesso. Assolutamente sì,
08:03ma poi dovremmo secondo me cambiare anche un pochino modo di pensare, perché è vero quello
08:08che tu hai detto, è tutto verissimo, cioè quello che vediamo sui schermi dei nostri smartphone nei
08:14rarissimi casi corrisponde effettivamente alla realtà, ma quando vediamo una donna bellissima
08:19non potremmo semplicemente dire accidenti che bella prendo ispirazione dalla sua bellezza o ad
08:24esempio sono contenta perché effettivamente è una donna bellissima che ha successo, dovremmo
08:28immaginare forse così, dovremmo cambiare anche un po' il nostro modo di pensare, invece un po' le
08:34insicurezze effettivamente la società poi ci portano a comportarci poi diversamente. No,
08:41è vero e in questo dovremmo imparare dagli uomini, perché gli uomini fanno molta più rete,
08:46sono molto meno, badano meno ad alcune sottigliezze, se non mi chiami io mi offendo,
08:53queste cose loro fino a un certo punto, ecco in questo forse dovremmo prendere esempio da loro,
09:00poi basta, poi dopo dobbiamo essere noi stessi a prescindere. Certo, assolutamente. Bene Gizia,
09:06visto che ci rimangono ecco tre minuti a disposizione affrontiamo l'ultimo tema,
09:10ecco non abbiamo mai parlato effettivamente di genitorialità, insomma un percorso difficilissimo,
09:15insomma il vostro, il titolo del vostro articolo è devo dire insomma abbastanza incisivo,
09:22genitori che amano troppo. Esatto, sì che purtroppo ci siamo fatte una domanda in redazione
09:31e la domanda è come mai tutti questi episodi di bullismo, come mai tutti questi episodi di
09:38violenza verbale, quindi non stiamo ancora parlando di violenza poi fisica tra bambini,
09:43tra genitori e professori, perché sono di poche ore fa addirittura le aggressioni all'interno
09:51degli ospedali Elisa, ma che sta succedendo? Ci chiediamo che cosa sta succedendo e quindi
09:58poi siamo arrivati a una conclusione, abbiamo fatto un po' di indagini, l'articolo l'ho
10:05firmato io, ma mi hanno aiutato tutte quante le redattrici a cercare informazioni e statistiche e
10:13siamo arrivati quasi a una fotografia dell'Italia un po' preoccupante dal punto di vista della
10:25genitorialità. Intanto nel nostro paese la percentuale di under 34 che vivono ancora con
10:34i genitori è altissima, è del 67,4% che è un dato addirittura, un trend che addirittura è
10:42in peggioramento, quindi sarà più alto fra qualche anno, è ovvio che incide moltissimo
10:48la disoccupazione, quello è chiaramente ovvio, perché devo andare via, mi devo pagare un affitto
10:56quando non ho i soldi per farlo e su questo non si può dire assolutamente nulla, però è anche
11:02vero che da un'altra parte c'è una iper protettività dei genitori, che appunto dice il dottor Pellai
11:11che si sono messi in testa alcuni genitori che sono responsabili della felicità dei figli,
11:16quando purtroppo non è così, tutti lo vorremmo è ovvio, i nostri figli sono i nostri figli,
11:21sono pezzi di cuore letteralmente, quindi è ovvio, però questo eccesso di protezione fa in modo che
11:29siano insicuri quando devono affrontare la realtà o al contrario siano troppo sicuri di loro,
11:36arroganti e quindi poi divano male le realtà, anche sciocche, anche la fila alla posta per dirti.
11:44Certo, quindi cosa bisogna fare? Trovare un equilibrio tra il dare troppo, cioè compensare
11:51un po', forse dovremmo anche parlare giudissimo, è vero sono d'accordo Cinzia, sono figli nostri,
12:00sono pezzi del nostro cuore, ma non sono nostri effettivamente, sono del mondo in realtà,
12:06la loro vita è la loro, quindi dovremmo un attimino cercare di assistere in maniera esterna fornendo
12:12gli strumenti, ma non è facile, non è facile per niente, bisogna effettivamente trovare
12:18quell'equilibrio un po' raro anche da trovare nei genitori, soprattutto di oggi.
12:24Cinzia noi abbiamo terminato il tempo, ma ti ringrazio di cuore, noi aspettiamo allora domani,
12:29insomma tutti gli aggiornamenti sia su Peak Magazine, sui vostri canali social,
12:34ovviamente sul sito web di riferimento, grazie davvero. Grazie a voi, ciao Elisa, a presto.
12:40Torneremo ovviamente con l'approfondimento insieme a Peak Magazine in Italia, ormai lo
12:45sapete giovedì prossimo, sempre qui alle 13.30, piccolissima pausa pubblicitaria,
12:50tra qualche istante vi parliamo di una promessa.