Avignone, 25 nov. (askanews) - A un cronista che al suo arrivo al tribunale di Avignone le chiede come si senta, Gisele Pelicot risponde "tante emozioni". La donna che ha avuto il coraggio di denunciare il marito settantenne che per un decennio l'ha drogata, violentata e poi fatta violentare da decine di uomini reclutati su internet nel sud-est della Francia, guarda dritto negli occhi chi incontra, nel giorno in cui è stato chiesto il massimo della pena in carcere contro Dominique Pelicot: 20 anni.
[idarticle id="2453239" title="25 novembre 2024: richieste e condanne esemplari, la battaglia contro la violenza sulle donne continua"]
"Per noi non è una sorpresa, anche se, sentendolo, Dominique Pelicot si è detto demoralizzato, ma è così, era prevedibile e non c'è alcuna sorpresa", ha spiegato ai giornalisti Béatrice Zavarro, legale di Dominique Pelicot.
[idarticle id="2449835" title="«La società non banalizzi lo stupro»: la battaglia di Gisèle Pelicot per tutte le donne"]
Dopo undici settimane di udienze, il processo che ha avuto un'eco internazionale è in dirittura d'arrivo. Gisèle, 71 anni, è divenuta un simbolo femminista, rifiutandosi di far svolgere il processo a porte chiuse, affinché "la vergogna cambi lato". Al tribunale penale di Vaucluse, il procuratore generale Jean-François Mayet aveva sottolineato che il cuore di questo processo è la "dominazione maschile sulle donne" e che la sua sfida è "cambiare radicalmente i rapporti tra uomini e donne".
[idarticle id="2424976" title="Chi si deve vergognare? Gisele Pelicot sta facendo la storia della lotta alla violenza sulle donne"]
Davanti ai magistrati, nella Giornata internazionale per la lotta alla violenza sulle donne, il pm ha avviato la requisitoria nei confronti del "conduttore" di questo decennio di stupri, Dominique Pelicot, chiedendo 20 anni di reclusione, la pena massima prevista.
[idarticle id="2399455" title="Il coraggio di Gisèle Pélicot: per il marito che l'ha fatta violentare per 10 anni, processo a porte aperte"]
"È molto e allo stesso tempo troppo poco, considerata la gravità degli atti commessi e ripetuti", ha insistito la procuratrice aggiunta Laure Chabaud, sottolineando la responsabilità "piena e completa" del signor Pelicot, denominatore comune dei 50 coimputati reclutati su internet ai quali aveva consegnato l'ormai ex moglie, precedentemente sedata con ansiolitici, nella loro casa di Mazan tra luglio 2011 e ottobre 2020.
Dominique Pelicot, 71 anni, non ha negato le sue responsabilità, definendosi uno "stupratore". "Sono colpevole di quello che ho fatto (...) ho rovinato tutto, ho perso tutto. Devo pagare", ha detto a settembre.
Anche la maggior parte degli altri imputati, di età compresa tra i 26 e i 74 anni, sono sotto processo per stupro aggravato e rischiano 20 anni di carcere.
Oggi nessuno dei tre figli della coppia era presente in aula.
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"Per noi non è una sorpresa, anche se, sentendolo, Dominique Pelicot si è detto demoralizzato, ma è così, era prevedibile e non c'è alcuna sorpresa", ha spiegato ai giornalisti Béatrice Zavarro, legale di Dominique Pelicot.
[idarticle id="2449835" title="«La società non banalizzi lo stupro»: la battaglia di Gisèle Pelicot per tutte le donne"]
Dopo undici settimane di udienze, il processo che ha avuto un'eco internazionale è in dirittura d'arrivo. Gisèle, 71 anni, è divenuta un simbolo femminista, rifiutandosi di far svolgere il processo a porte chiuse, affinché "la vergogna cambi lato". Al tribunale penale di Vaucluse, il procuratore generale Jean-François Mayet aveva sottolineato che il cuore di questo processo è la "dominazione maschile sulle donne" e che la sua sfida è "cambiare radicalmente i rapporti tra uomini e donne".
[idarticle id="2424976" title="Chi si deve vergognare? Gisele Pelicot sta facendo la storia della lotta alla violenza sulle donne"]
Davanti ai magistrati, nella Giornata internazionale per la lotta alla violenza sulle donne, il pm ha avviato la requisitoria nei confronti del "conduttore" di questo decennio di stupri, Dominique Pelicot, chiedendo 20 anni di reclusione, la pena massima prevista.
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"È molto e allo stesso tempo troppo poco, considerata la gravità degli atti commessi e ripetuti", ha insistito la procuratrice aggiunta Laure Chabaud, sottolineando la responsabilità "piena e completa" del signor Pelicot, denominatore comune dei 50 coimputati reclutati su internet ai quali aveva consegnato l'ormai ex moglie, precedentemente sedata con ansiolitici, nella loro casa di Mazan tra luglio 2011 e ottobre 2020.
Dominique Pelicot, 71 anni, non ha negato le sue responsabilità, definendosi uno "stupratore". "Sono colpevole di quello che ho fatto (...) ho rovinato tutto, ho perso tutto. Devo pagare", ha detto a settembre.
Anche la maggior parte degli altri imputati, di età compresa tra i 26 e i 74 anni, sono sotto processo per stupro aggravato e rischiano 20 anni di carcere.
Oggi nessuno dei tre figli della coppia era presente in aula.
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00:00Un cronista che al suo arrivo al tribunale di Avignone le chiede come si senta, Giselle
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00:13La donna che ha avuto il coraggio di denunciare il marito settantenne che per un decennio
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01:10che il cuore di questo processo è la dominazione maschile sulle donne e che la sua sfida è
01:15cambiare radicalmente i rapporti tra uomini e donne.
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01:24PM ha avviato la requisitoria nei confronti del conduttore di questo decennio di stupri,
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01:40e ripetuti, ha insistito la procuratrice aggiunta Laure Chabot, sottolineando la responsabilità
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01:53ai quali aveva consegnato l'ormai ex moglie precedentemente sedata con ansiolitici nella
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02:10sono colpevole di quello che ho fatto, ho rovinato tutto, ho perso tutto, devo pagare",
02:16ha detto a settembre.
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02:27Oggi nessuno dei tre figli della coppia era presente in aula.