La Procura di Messina ha disposto l'autopsia sul corpo di un detenuto siracusano, morto sabato scorso nel carcere di Gazzi. Si tratta del 61enne Lorenzo Vasile, in passato elemento di spicco del clan Urso-Bottaro.
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Novità Trascrizione
00:00L'inchiesta affidata alla PM Stefania Larosa è al momento contro ignoti. Ha
00:07disposto però che venga effettuata l'autopsia sul corpo del 61enne
00:11siracusano Lorenzo Vasile, morto nel carcere di Cazzi sabato scorso,
00:15probabilmente per un malore dovuto ad una delle patologie di cui soffriva.
00:21L'esame autoptico che sarà eseguito giovedì sera al Policlinico dal medico
00:24legale Giovanni Andò chiarirà le cause del decesso.
00:27Lorenzo Vasile, esponente di spicco della malavita siracusana e ritenuto in
00:32passato l'esattore del pizzo per conto del clan Urso Bottaro, non era in buone
00:37condizioni di salute. Negli anni scorsi aveva dovuto curare un tumore, tanto che
00:42aveva ottenuto dal giudice di sorveglianza il beneficio degli arresti
00:45domiciliari. Il suo caso era stato anche al centro
00:49dell'attenzione del garante dei detenuti che aveva constatato come le sue
00:53condizioni di salute non fossero più compatibili con la detenzione in carcere.
00:58Vasile aveva a lungo collaborato con la giustizia ottenendo una nuova identità e
01:02un lavoro in una località protetta. Gli furono revocati i benefici della
01:07collaborazione perché sorpreso a Cassibile in auto con un grosso carico
01:11di hashish, una leggerezza che gli costò una condanna a tre anni e quattro mesi.
01:16Nell'ultimo periodo le sue condizioni di salute erano peggiorate fino al triste
01:21epilogo di sabato scorso. Adesso la famiglia vuole vederci chiaro per capire
01:26se per Vasile ci fossero gli estremi per un altro tipo di misura cautelare.
01:31Questo caso è susseguente a quello del 28enne messinese Ivan Domenico Lauria,
01:36morto qualche giorno fa nel carcere di Catanzaro e sottoposto ad autopsia al
01:40policlinico di Messina. Anche in questo caso la famiglia aveva
01:44chiesto se le condizioni di salute fossero compatibili con la detenzione.