"Avevo 12 anni, vivevo nel cuore della Genova bene, quando sono stata violentata fisicamente e psicologicamente tra le mura di casa mia". E' iniziato così l'intervento di Francesca Ghio, consigliera comunale della lista Rossoverde, in aula rossa in Comune a Genova. Ghio ha parlato nell'ambito di un ordine del giorno sul tema della violenza sulle donne . ."Per un pezzo di vita mi sono rassegnata, fino a credere che me lo ero meritata, me la sono cercata, non so bene come, ma non avevo alternativa" ha detto Francesca Ghio leggendo un testo che alcuni, per qualche minuto, hanno creduto fosse un racconto riportato. .Poi è stata la stessa consigliera a chiarire: "Importa che sia successo a me o qualcun altro? Comunque, sì, sono io quella bambina di 12 anni".L'articolo
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NovitàTrascrizione
00:00Avevo 12 anni, vivevo nel cuore della Genova Bene, avevo appena iniziato la seconda media.
00:16Avevo 12 anni quando sono stata violentata fisicamente e psicologicamente tra le mura
00:21di casa mia, ripetutamente, per mesi e mesi, da un uomo di cui mi fidavo, da un uomo che
00:26nessuno avrebbe pensato potesse essere un mostro. Un dirigente genovese, il vostro bravo
00:31ragazzo. Lui mi diceva di stare zitta e che dovevo essere il nostro segreto. Dovevo giurargli
00:36di non raccontare niente a nessuno mentre sottostavo le sue torture. Il dominio dell'uomo,
00:41del padre, la mia mente e il mio corpo è sotto la sua autorità, l'emblema del patriarcato.
00:46Ma altro io non potevo fare, perché nessuno mi ha mai detto che potevo parlare. Nessuno
00:51mi ha mai chiesto perché ero diventata introversa all'improvviso, eppure non sono mai stata
00:55una bambina silenziosa. Ma la società intorno corre. Dove corre non si capisce. Certo è
01:00che non si ferma a guardare chi bene non sta. Perché questa società non ha tempo e non
01:05ha spazio per curarsi delle persone. Avanza, costruisce dighe e strade. Avanza verso il
01:10progresso e nuove promesse. Avanza dimenticandosi di proteggere e curare il bene prezioso della vita.
01:16Così le persone diventano sempre meno importanti, abbandonate, lasciate sole nell'affrontare
01:21il proprio dolore. Dalla parte del carnefice, dall'altro alla sua vittima.