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Fino al 23 marzo 2025 la mostra Memorabile. Ipermoda sarà allestita presso la Galleria 5 del MAXXI di Roma. Un percorso tra abiti spettacolari, accessori, materiali d'archivio e video che raccontano il rapporto della moda con il presente.

Dice Maria Luisa Frisa, curatrice della mostra: «Memorabile. Ipermoda cerca di restituire uno spaccato della ricchezza immaginativa e progettuale della moda degli ultimi anni. Sono onorata che questa mostra sia nel segno di una significativa azione di sistema tra MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Camera Nazionale della Moda Italiana. In Italia che la moda entri nel Museo assume un significato particolare. Vuol dire riconoscere il valore che la moda ha nel sistema culturale contemporaneo».

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Trascrizione
00:00Devo premettere che per me è molto importante che la moda sia entrata nel maxi, avevo già fatto una
00:07mostra dieci anni fa che era bellissima, che raccontava l'alta moda italiana, però che dopo
00:14dieci anni la moda contemporanea entri al maxi ha un valore speciale, proprio perché spesso
00:22parliamo del rapporto arte-moda. Io direi una cosa, non direi che la moda è arte o viceversa,
00:31ma direi che noi dobbiamo parlare di un orizzonte visuale della cultura contemporanea e la moda a
00:39pieno titolo fa parte di questo orizzonte e qui siamo al maxi che è il museo delle arti del
00:45ventunesimo secolo, quindi è il luogo più giusto per questa mostra. Memorabile nasce
00:55dal desiderio di esplorare la moda contemporanea, è difficile parlare di quello in cui noi siamo
01:04dentro perché è il momento che stiamo vivendo, quindi si dice che non c'è la distanza necessaria,
01:11però io credo che oggi più che mai visto l'importanza che ha la moda nel nostro tempo,
01:18visto il potere, la potenza che ha la moda, visto che la moda plasma molti dei nostri comportamenti
01:25e indirizza molte delle nostre scelte, fosse importante cercare di esplorare una serie di
01:39temi che sono strettamente connessi, anche perché la moda ha delle grandi responsabilità oggi proprio
01:45perché è così potente, quindi memorabile è da una parte la memoria, quindi il lavoro che fanno
01:53moltissimo i direttori creativi dei grandi brand che tramandano l'heritage di un marchio ma lo
01:59portano nel futuro ed è anche il desiderio della moda di essere memorabile, di essere ricordata,
02:06quindi quello che succede sempre di più che gli eventi della moda, le immagini che vengono
02:14costruite sulla moda sono delle immagini che vengono costruite per essere instagrammabili,
02:21per essere come posso dire continuamente ripostate nei nostri device ed essere moltiplicate all'infinito,
02:31quindi entrare nelle nostre memorie personali, in fondo i nostri cellulari sono una nostra
02:39memoria, sono il nostro archivio, ognuno di noi lo compone in un certo modo, quindi questo
02:46e nello stesso tempo ancora come insieme allo straordinario, come diceva un grande critico
02:54di moda e curatore Richard Martin, come con lo straordinario conviva anche l'ordinario, che poi
03:01non è così ordinario, ma quindi in questa mostra sono presenti anche degli autori giovani, dei
03:08marchi indipendenti, che comunque hanno a cuore tutte quelle che sono le questioni del riciclo,
03:15dell'upcycling, della sostenibilità ed hanno anche questo aspetto diciamo più romantico e più emotivo
03:23di cui la moda ha sempre bisogno. E poi c'è un'altra questione, che tutti noi vogliamo far parte del
03:32sogno della moda, in fondo la moda è anche questo, è il sogno, il desiderio di entrare in un mondo,
03:40ma anche che questo mondo ci appartenga, un vestito è qualcosa che noi indossiamo tutti
03:46i giorni, è l'architettura più prossima al nostro corpo ed è anche se l'abito ci plasma, ci dà
03:54una forma, sono anche i nostri sentimenti che plasmano quel corpo. Quando io faccio una mostra,
04:00faccio una selezione, tutti gli oggetti che io scelgo non li scelgo mai in base, certo qui ci
04:08sono dei pezzi bellissimi, se pensiamo a pezzi appunto memorabili, penso alla tartaruga che nasce
04:19dalla collaborazione tra Bulgari e Vezzoli, che è stata già esposta l'unica volta in cui è stata
04:25vista, è stata vista a Parigi al Museo d'Orsay, la Fondazione Bulgari comunque è stata anche
04:34sostenitrice di questa mostra, però quello che voglio dire è che gli oggetti che sono qui,
04:39sono qui perché hanno una ragione precisa, mi interessa il momento in cui sono stati pensati,
04:50progettati e il senso che hanno avuto in quel momento. Per tornare alla tartaruga,
04:56la tartaruga nasceva da un progetto di Vezzoli che rifletteva sul decadentismo e tanti pezzi qui
05:05nascono da una riflessione su quelle che sono i cambiamenti dei paradigmi progettuali di molte
05:12autori, oppure sono un desiderio di trascendere quelle che sono le dinamiche della moda, quindi
05:21ogni pezzo ha una sua precisa funzione e quindi a me personalmente interessano tutti e poi come
05:31succede spesso quando fai una mostra, magari un pezzo che ti sembrava meno importante o meno
05:39significativo, poi lo metti in mostra in relazione con gli altri oggetti, con gli altri pezzi e
05:46improvvisamente acquista un ulteriore significato, perché poi è importante anche
05:52la relazione che costruisci tra gli oggetti che sono in mostra.

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