Rabanne PE 2025: quando l'artigianato incontra il futuro (e la borsa più cara del momento)
La sfilata Primavera-Estate 2025 di Rabanne, sotto la direzione creativa di Julien Dossena, è stata un vero spettacolo di innovazione, eleganza e omaggi alla storia del brand. Il marchio, noto per l’uso di materiali inusuali e approcci rivoluzionari, ha proposto una collezione che fonde artigianato, glamour e sperimentazione.
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Rabanne, dualità tra quotidiano ed esclusivo
Una delle caratteristiche più interessanti della sfilata è stata la capacità di Dossena di giocare con la dualità tra il quotidiano e l’esclusivo. La collezione ha esordito con look stratificati che combinavano maglieria lavorata e pizzi guipure, uniti a materiali come il jacquard argentato, che evocano tanto l'industria quanto il futuro. I colori pastello – menta, rosa, lilla e azzurro – hanno arricchito il tutto, creando un ponte tra il mondo della moda tradizionale e il design avanguardistico.
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Eleganza pratica
Tra gli abiti spiccavano modelli preppy reinterpretati in chiave futuristica, con elementi come top da rugby e boxer a righe trasformati in capi chic e funzionali. Le giacche da uomo con inserti a coulisse e capi come un caban in pelle hanno enfatizzato l’equilibrio tra eleganza e praticità. Non sono mancati riferimenti all’universo dell’abbigliamento da lavoro, con camicie aperte sulla schiena e gonne utility, a dimostrazione dell'incredibile versatilità della collezione.
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Dossena ha dimostrato anche un’attenzione particolare ai dettagli sartoriali, utilizzando tecniche di haute couture per creare capi che risultano indossabili. L'influenza della lingerie si è fatta sentire in vestiti leggeri e sensuali, con pannelli ricamati e giochi di trasparenze che esaltano il contrasto tra il casual e il decadente. Una delle innovazioni più apprezzate è stata l'introduzione delle Artisan Editions, dove i celebri dischi metallici delle borse iconiche di Rabanne sono stati ripensati in collaborazione con maestri artigiani. Tra questi, Astier de Villatte ha creato dischi in ceramica, mentre Arthus Bertrand ha arricchito i dischi in metallo dorato con foglie d’oro applicate a mano.
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La borsa d'oro di Rabanne, la più cara del momento
Il pezzo più iconico della collezione? La borsa più costosa mai prodotta dal brand, una versione in oro 18 carati della celebre nano-bag 1969. Questo capolavoro, creato in circa 100 ore di lavoro da gioiellieri esperti, ha un valore stimato di circa 250 mila euro, rappresentando un omaggio alla storia del marchio e al celebre abito in oro disegnato da Paco Rabanne per Françoise Hardy nel 1968. La borsa è stata abbinata a un abito dorato e ankle boots futuristici, rappresentando perfettamente il connubio tra lusso e avanguardia che caratterizza Rabanne.
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Artigianato tradizionale, con un tocco moderno
La collezione non si è limitata a guardare al passato. Con strati leggeri di organza di seta laminata e abiti grembiule in argento fluido, Dossena ha dimostrato di saper reinterpretare l’artigianato storico del marchio con una visione contemporanea. L’approccio moderno e sexy alle silhouette iconiche ha regalato alla maglia di Rabanne una nuova disinvoltura, guardando al futuro senza mai dimenticare le radici del brand.
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Rabanne, dualità tra quotidiano ed esclusivo
Una delle caratteristiche più interessanti della sfilata è stata la capacità di Dossena di giocare con la dualità tra il quotidiano e l’esclusivo. La collezione ha esordito con look stratificati che combinavano maglieria lavorata e pizzi guipure, uniti a materiali come il jacquard argentato, che evocano tanto l'industria quanto il futuro. I colori pastello – menta, rosa, lilla e azzurro – hanno arricchito il tutto, creando un ponte tra il mondo della moda tradizionale e il design avanguardistico.
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Eleganza pratica
Tra gli abiti spiccavano modelli preppy reinterpretati in chiave futuristica, con elementi come top da rugby e boxer a righe trasformati in capi chic e funzionali. Le giacche da uomo con inserti a coulisse e capi come un caban in pelle hanno enfatizzato l’equilibrio tra eleganza e praticità. Non sono mancati riferimenti all’universo dell’abbigliamento da lavoro, con camicie aperte sulla schiena e gonne utility, a dimostrazione dell'incredibile versatilità della collezione.
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Il pezzo più iconico della collezione? La borsa più costosa mai prodotta dal brand, una versione in oro 18 carati della celebre nano-bag 1969. Questo capolavoro, creato in circa 100 ore di lavoro da gioiellieri esperti, ha un valore stimato di circa 250 mila euro, rappresentando un omaggio alla storia del marchio e al celebre abito in oro disegnato da Paco Rabanne per Françoise Hardy nel 1968. La borsa è stata abbinata a un abito dorato e ankle boots futuristici, rappresentando perfettamente il connubio tra lusso e avanguardia che caratterizza Rabanne.
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Artigianato tradizionale, con un tocco moderno
La collezione non si è limitata a guardare al passato. Con strati leggeri di organza di seta laminata e abiti grembiule in argento fluido, Dossena ha dimostrato di saper reinterpretare l’artigianato storico del marchio con una visione contemporanea. L’approccio moderno e sexy alle silhouette iconiche ha regalato alla maglia di Rabanne una nuova disinvoltura, guardando al futuro senza mai dimenticare le radici del brand.
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