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TVTrascrizione
00:00Punto di rottura, l'informazione che spacca, con Rush.
00:07Bentornati e bentrovati su Radio Roma News, io sono Rush e ogni giorno come sempre ci diamo appuntamento alle 12 sul canale 14 per chiacchierare, per informare con il nostro claim che ormai conoscete tutti bene, che è l'informazione che spacca,
00:23un'informazione che cerca di girare a volte anche un po' il mondo, per scovare delle curiosità che possono sicuramente far discutere, ma possono sicuramente rientrare nel nostro canone italiano.
00:39Tra poco vi svelerò la notizia del giorno, per chi è più attento e per chi mi segue anche la mattina su Radio Roma con Breaking Bad, il programma radiofonico dalle 7 alle 10, probabilmente avrà già intuito, per chi ovviamente conosce un po' il mio stile di conduzione.
00:56Detto questo ringrazio subito la regia di Matteo Lupini che è dietro alle telecamere, anche questo piace sempre fare, soprattutto dopo una bella settimana di lavoro, alla redazione, alla regia e ai giornalisti che ci danno sempre una mano per poter portare avanti questo programma.
01:10Ora io vorrei partire da questa notizia qua, vietato l'uso dei social ai minori under 16, quindi di 16 anni, multe da 30 milioni. Siamo di fronte ad un problema globale, la decisione dell'Australia.
01:28Voglio partire da questo titolo innanzitutto per cercare di non fare troppa confusione o allarmismo. Non so quanti di voi oggi hanno visto nelle diverse testate giornalistiche magari questo, hanno visto questo titolo, hanno visto questi caratteri e subito sono vietati in là, vietati, vietati.
01:46Attenzione, questo è un disegno di legge. Ci tengo a mostrarvi la seconda slide grazie alla regia di Lupini dietro per capire bene. L'Australia ha deciso, quindi per loro da ora in poi saranno vietati i social per gli adolescenti under 16. Leggete bene però, grazie all'adozione da parte del Parlamento di Canberra di un disegno di legge.
02:12E rimaniamo sul discorso disegno di legge. Questo perché? Perché sapete, hanno 12 mesi di tempo per poter cambiare le cose, se qualcuno si sveglia e dice ma dai la legge però facciamola che evitiamo di togliere questo tipo di social piuttosto di un altro, magari non va tutto bruciato, si ricomincia, magari si attenderà un pochino, però l'importante è che tutti quanti hanno votato in questo modo.
02:38Quindi la maggioranza ha votato di bloccare e di dare questo stop decisivo ai social. I social in questione in questo caso sono InstagramX, il vecchio Twitter, ormai smettiamo anche un po' di dire vecchio Twitter, però capisco che ci sono persone che magari non seguono bene Twitter, quello con l'icona con l'uccellino.
03:00Facebook che conoscete sicuramente molto bene e TikTok, TikTok che poi ultimamente ha fatto anche delle modifiche soprattutto sui filtri, questa è un'altra questione molto importante che ne vale proprio la salute mentale di alcuni ragazzi che a volte si impongono, ma questo va anche per gli adulti, si impongono l'utilizzo di tanti filtri che cambiano effettivamente la fisionomia dal viso e quindi no, accettazione, non accettazione, magari ne discuteremo.
03:27Oggi ho scelto per voi un ospite particolare, importante, questo perché ho scelto una persona che è anche autore di libri, Functional Analysis Manager, tra poco avremo Fiorenzo Pilla in collegamento video con noi, con lui cercheremo di capire un po' la visione anche di questi social all'interno della famiglia, proprio per diversi iscritti che poi ha fatto che riportano anche un pochino in alcuni casi al mondo dei social e dei ragazzi.
03:56Detto questo chiedo subito alla regia di aprirmi il collegamento con il nostro ospite, Pilla, buongiorno, grazie ovviamente per aver accettato l'invito e ben arrivato per la prima volta al Radio Roma News.
04:09Buongiorno e grazie a voi per l'invito.
04:13Allora, è un piacere intanto averla qua. Io sono partito dalla questione del viedato dei social in Australia, in realtà questa è una questione anche tutta europea, è un po' che in Europa stiamo cercando di tutelare i ragazzi, poi c'è sempre un punto di vista, una cosa giusta, una cosa sbagliata, forse hanno capito che non si riescono a gestire, perché per quanto uno possa dire, vabbè facciamo l'ingresso, cerchiamo di capire se sono minori.
04:41Ad oggi tantissimi ragazzi Pilla hanno in mano un telefono cellulare e sono autonomi, giusto?
04:47Assolutamente.
04:49Quindi praticamente da soli possono scegliere, purtroppo a volte perché le persone lavorano, io mi metto anche nei panni dei genitori che non possono stare H24 a controllare un ragazzo.
05:03Assolutamente. Partiamo diciamo da un principio essenziale che tutti quanti probabilmente abbiamo ormai interiorizzato dopo qualche anno.
05:12Oggi come oggi noi abbiamo due tipi di relazione che si possono instaurare.
05:16Noi incontriamo le persone nel mondo fisico, ci relazioniamo con loro dal vivo, prendiamo un caffè, facciamo due chiacchiere, ma allo stesso tempo abbiamo una relazione attraverso gli strumenti digitali che utilizziamo quotidianamente.
05:28La maggior parte di noi, se non tutti, hanno Whatsapp installato sul telefono, utilizzano Facebook, Instagram e così via.
05:35È un tipo di relazione e di socialità che ormai fa parte della nostra vita.
05:40Inevitabilmente anche i ragazzi, nella relazione con i genitori, nella relazione con i compagni, con gli amici, utilizzano questo tipo di interazione.
05:49Questo non vuol dire che siamo tutte rose e fiori perché abbiamo davanti agli occhi le disfunzionalità, i problemi che sono legati all'utilizzo dei social.
05:58Viene però da chiedersi se la proibizione, se la cancellazione della possibilità di utilizzare sia davvero la soluzione giusta.
06:05Anche perché cosa potrebbe succedere se davvero questo disegno in Australia fosse confermato?
06:11Che a 16 anni avremmo dei giovani adulti che sono assolutamente impreparati all'utilizzo di uno strumento che poi si troveranno ad affrontare.
06:19Quindi, quando anche noi volessimo ipotizzare un divieto di questo tipo, bisogna capire collateralmente quali sono le azioni educative che si devono portare avanti, sia fuori dalla famiglia che all'interno della famiglia.
06:31Non può essere un discorso a sé stante.
06:33Sono d'accordo, sono d'accordo anche su quello che ha detto.
06:35Perché io spingo parecchio, chi mi segue o che segue questo programma o i miei social o segue anche il programma radiofonico, spingo molto sulla tutela dei ragazzi.
06:45Questo perché? Perché a volte o si sta troppo sul telefono cellulare e questi social, bisogna dirlo, dietro i social c'è un mondo chiamato marketing e quindi che attacca inconsapevolmente i ragazzi.
06:59Che più sono giovani, meno si difendono, più siamo adulti e più capiamo che ci stanno arrivando dei messaggi di marketing.
07:07Quindi immagino chi tenta di vendere un prodotto, chi tenta di venderlo per gli attraversi, chi studia, chi analizza anche il profilo della persona che sta scrollando perché gli algoritmi sono fatti anche per quello.
07:20Utilizzando parole semplici per le persone che ci stanno seguendo, se voi provateci a fare questa cosa, magari siete più grandi, prendete il telefono cellulare, mettetevi oggi a fare una ricerca del nuovo forno.
07:33Forno a microonde senza fare marche. Vedrete che da qui a un giorno, due giorni, tre giorni, tutte le pubblicità che arriveranno sul vostro telefono cellulare, sul vostro social, saranno prettamente di forni.
07:44Quindi arriveranno forni. Questo è anche forse il dato da tutelare.
07:48Però sono d'accordo su quando dice che avremo dei giovani che fondamentalmente ancora sono bambini. Ricordiamo il mondo dei social che ti può aprire anche a lavori, comunicazione, puoi socializzare con il giusto modo ovviamente, puoi capire come si fa una pubblicità, puoi esprimere anche quanti artisti sono diventati tali perché si sono lanciati nel mondo dei social, hanno aperto una telecamera.
08:15Quindi io sono d'accordo forse un po' come lei a livellare, credo che anche lei la pensi in questo modo.
08:20Sì, e penso che il punto su cui lei ha portato l'attenzione, cioè quello relativo al rischio di profilazione, cioè al rischio che questi social, questi strumenti acquisendo attraverso l'uso quotidiano informazioni su di noi tendano a condizionarci sempre di più, sia un rischio concreto.
08:42Ma anche in questo caso, ritorniamo a quello che diceva, vanno bilanciati gli aspetti, perché se noi a un certo punto sappiamo di essere controllati, sappiamo di essere tracciati, verificati e questo viene utilizzato contro di noi, questo tipo di azione non sarà sicuramente assente quando avremo 16 anni.
09:04Se i ragazzi non avranno un background, un'educazione a questo utilizzo, a 16 anni saranno esattamente esposti come se ne avessero 12, 13 o qualsiasi altra età.
09:16Quindi sicuramente c'è qualcosa da considerare nei termini di età attraverso cui iniziare a relazionarsi con gli altri mediante i social network.
09:29Oggi vediamo anche bambini che intorno ai 7, 8, 9 anni iniziano a utilizzare un telefono in autonomia e questo è effettivamente un rischio, perché un telefono non è semplicemente uno strumento elettronico, un telefono è una porta che ti spalanca un mondo di relazioni e a 7, 8, 9 anni sicuramente non si può essere autonomi.
09:54Però se all'interno delle relazioni con i genitori, i genitori semmai un pochino più esperti, iniziano sin da bambini invece che lasciare i figli da soli e compatibilmente mi rendo conto, lo diceva prima lei, con il fatto che il tempo e la quotidianità rimano contro tutti noi perché abbiamo tantissime cose da fare,
10:13però quelle poche occasioni di relazione possono essere usate per dare almeno uno spunto, per iniziare a spiegare questi concetti basilari di cui lei parlava e cercare soprattutto di capire i nostri bambini e ragazzi come usano questi sistemi, perché spesso, e non dico un'eresia, possono essere anche loro a insegnarci qualcosa, a spiegarci qualcosa di un mondo che noi adulti spesso ignoriamo per larghe parti.
10:40Sì, e questa cosa io la vedo, io sono zio di quattro nipoti e garantisco quello che ha detto lei che è uno dei nipoti, adesso senza fare troppi nomi che poco interessano alla gente, però spesso e volentieri spiega proprio le cose sui social e non solo sia ai genitori che alla nonna.
11:02Quindi questa cosa a volte mi fa sorridere perché lui è lì che spiega tutte cose, ogni tanto io me lo trovo che pubblica cose sui social, però sempre, questo ci tengo, sempre controllato dai genitori.
11:13Rimaniamo su questo discorso dei genitori social, controllare o non controllare, anche perché a volte sono proprio i genitori che danno un cattivo esempio e lì nasce una comunicazione anche errata e anche la crescita dei ragazzi non è proprio al cento per cento rosea se si sta tutto il giorno sdraiati sul divano con un telefono in mano con zero comunicazione, ma ne parliamo dopo la pubblicità.
11:37Quindi lei non si schiodi da lì, nemmeno voi, torniamo tra pochissimo dopo qualche consiglio ovviamente su quello che vedrete e poi torniamo a Punto di Rottura.
11:47Punto di Rottura, l'informazione che spacca con Rush.
12:17Quindi dovrà essere scritta questa legge al cento per cento e poi emanata, ma al momento tutti quanti sono convinti al cento per cento che sia un no ai social gli under 16.
12:30Per andare veloci, vietati Instagram, vietato l'utilizzo di X, vietato l'utilizzo di Facebook e di TikTok.
12:38Ora prima di chiudere con il nostro ospite e andare in pubblicità, quindi tra pochissimo riapriremo la linea con Pilla insieme a noi, cercheremo di farvi entrare nel nostro discorso, avevo lanciato questa cosa dei genitori adulti che spesso e volentieri non sono genitori,
12:57magari fratelli maggiori, zii, mi ci metto in mezzo anch'io, che magari a volte non volendo danno il cattivo esempio ai ragazzi stando troppo tempo sui social o troppo tempo attaccati con il viso e gli occhi appiccicati, come si suol dire a Roma, davanti ad uno schermo.
13:15Quindi questo rapporto social, famiglia, figli, a volte è anche abbastanza delicato. Chiedo alla regia di riaprirmi un secondo il collegamento con Pilla, grazie intanto di nuovo e tornando su un discorso che fondamentalmente stavamo facendo in pubblicità a fuori onda, lei prima diceva, per gli amici che si stavano seguendo,
13:37che dare un telefono cellulare e aprire il mondo dei social ai ragazzi è un po' come mandarli in esplorazione del mondo fondamentalmente. Gli dai, te ne vai, scrolla, non sai quello che vede.
13:51Ed è un po' come, riferimento al paragone che le facevo mentre eravamo fuori onda, quando a un ragazzino di 9 anni, 10 anni gli dici ciao papà, vai a farti, prendi un aereo, vai a farti in giro per il mondo, quello che vedi io non so, quindi potete solo immaginare la situazione, diventa veramente fuori controllo.
14:11Quindi con lei adesso vorrei cercare di capire, il controllo anche perché probabilmente quando si controlla troppo c'è anche il disagio del cattivo genitore, no? Succede anche questa cosa, capisco che non è facile manco per un papà, per una mamma, Pilla.
14:26No, è esattamente come dice, allora non è facile oggi come oggi controllare l'attività su internet dei ragazzi e diciamo per alcuni versi potrebbe anche non essere l'approccio totalitario corretto, cioè controllare tutto ciò che i ragazzi fanno sui social.
14:46Però credo che sia importantissimo sottolineare l'aspetto di cui lei aveva parlato, dobbiamo noi adulti iniziare a farci innanzitutto un esame di coscienza per capire qual è il nostro rapporto con questi strumenti e con questi sistemi e poi dobbiamo capire come questo nostro rapporto può influenzare la nostra relazione con i figli.
15:08In uno dei testi che avevo scritto a Social Family proprio su questo tema, io provavo a fare questo esempio, i nostri genitori, io ho 52 anni, i miei genitori mi hanno educato a un tipo di mondo che loro conoscevano che era il mondo fisico.
15:24Quando io sono andato per la prima volta in giro da solo i miei genitori mi avevano insegnato qualche cosa perché a loro volta erano stati educati ad affrontare questo mondo.
15:34Oggi noi genitori di questo periodo non siamo stati educati durante la nostra adolescenza, durante la nostra infanzia al mondo digitale, semplicemente perché non c'era, quindi diventa sicuramente per noi più complesso dare consigli, supportare i nostri ragazzi nell'utilizzo dei social.
15:51Questo però non può essere un alibi, capire con i propri figli, discutere con i propri figli di quali possono essere non solo i rischi, ma quali sono gli utilizzi che loro fanno dei sistemi e utilizzare la nostra esperienza generale per dare a loro una mano a crescere in questo contesto diventa essenziale.
16:09Così come è essenziale, e questo mi sento di dirlo, trovare dei momenti e delle circostanze in cui nessuno utilizza il telefono, quando si è a tavola, quando si va a dormire e così via.
16:24C'è un numero di ragazzi enormi che ha il caricabatteria in carica, collega il telefono, i genitori sono convinti che stiano dormendo e in realtà loro continuano per questo desiderio di socialità a utilizzare i social.
16:37Cerchiamo di avere poche regole, ma definite, che valgano per tutti.
16:42E se, come succede ad esempio a casa mia, può accadere che per lavoro tu quella sera hai necessità di ricevere una telefonata, un'e-mail, anche se si è a tavola, si parla con tutti, si condivide questa cosa e si dice oggi c'è questo evento eccezionale.
16:56Ma in realtà le regole devono essere eseguite dai genitori e dai ragazzi, perché non si ha l'autorevolezza di eseguire anche quel poco controllo se il proprio comportamento è completamente diverso.
17:07Sono pienamente d'accordo e anche sul fatto che diceva prima, sul discorso che magari alcune generazioni sono state educate al lato fisico umano, ma perché? Perché non c'era l'utilizzo del social e ad oggi è pur vero che molti genitori si sentono anche un po' a volte in difficoltà o comunque, bisogna anche dirlo, con lo stress del lavoro e le giornate pesanti e la pioggia e il traffico, soprattutto in una città come la nostra, ma anche nelle altre città, le spese.
17:36Ogni tanto sdraiarsi sul divano, fare una scollatina sul telefono ti rilassa anche. Come qualsiasi cosa, l'importante è non andare in esagerazione. Quindi secondo me il controllo del social è importante, ma non tanto.
17:52Sono d'accordo se i grandi colossi, grazie alla registrazione di un documento, non fanno arrivare alcuni tipi di immagini o vietano l'ingresso ad alcuni tipi di account.
18:11Per esempio, magari io ho 16 anni, ho il mio telefono, scrollo, vedo cose che posso vedere, ma per esempio non posso andare a vedere un account che è dichiarato che parla di guerra o che parla di altre tematiche che possono essere un po' delicate per i ragazzi o per i minori.
18:32Quindi su quello sono d'accordo, però capisco che ci sarebbe un controllo un po' troppo eccessivo. Non so mai se riusciremo a fare una cosa del genere.
18:41E sarà molto complicato effettivamente. Diciamo che può sembrare un luogo comune, può sembrare banale, ma alla fine la grande risorsa che abbiamo nei genitori è parlare con i ragazzi. Perché finché noi rimaniamo chiusi nel nostro mondo, proibiamo, sgridiamo o altro, anche se ripeto ancora una volta, io stesso sono un genitore e mi rendo conto che a volte la pesantezza,
19:11la pesanza della quotidianità rende tutto molto pesante e complicato, la risorsa che possiamo avere è trovarci dei piccoli spazi, basta iniziare dai piccoli spazi per parlare con i ragazzi e con i bambini e discuteremo di questi temi. Ascoltarli, perché ripeto, se no non possiamo dare il nostro contributo, ma rimane, per quanto possa apparire banale, la maggiore risorsa che abbiamo per relazionarci con loro.
19:34Io sono anche d'accordo su quello che sta dicendo e aggiungo una cosina che potrebbe a volte creare purtroppo dei disagi, magari lo avete visto, lo state vivendo nella famiglia, bisogna anche capire che esiste un mondo chiamato scuola, esiste un mondo dove i ragazzi vanno a scuola e socializzano con altri ragazzi piccoli.
19:56E purtroppo c'è sempre quello, faccio un esempio banale, quando ero piccolo mio padre non voleva che io avesse il motorino, quindi non andavo sul motorino e non avevo il motorino, i miei amici avevano il motorino, quindi cosa accadeva?
20:12Che loro magari andavano, frequentavano altri posti, frequentavano altre cose, altre amicizie e io non potevo farlo e in poche parole era come se mi sentivo escluso, poi ho affrontato questa cosa, l'ho messa sull'arte e ho fatto tutt'altro.
20:27L'esempio che voglio fare è che quando i ragazzi vanno a scuola e magari non hanno i social, è impensabile quasi non avere il telefono cellulare perché non riesci quasi a socializzare, ti senti escluso, quindi c'è anche questo conflitto che a volte accade e i ragazzi vivono che tornano a casa, litigano i genitori perché non possono avere un social e tutti quanti sono lì a fare video.
20:51Bisogna anche cercare di affrontare questo discorso Pilla, non è facile nemmeno questo?
20:58Assolutamente non è facile, come dicevamo prima tutto deve essere dimensionato sia rispetto a quanto noi viviamo in famiglia sia quanto i ragazzi vivono al di fuori della famiglia.
21:11L'interazione digitale può essere di tanti tipi e non deve essere sempre demonizzata, l'abbiamo detto adesso e lo ripetiamo. Gli aspetti fondamentali da considerare sono due secondo me, il primo riguarda il fatto che accanto alle relazioni digitali ci debbano sempre essere le relazioni fisiche.
21:29Noi non avremo danni da social, da interazioni digitali finché ci sarà uno spazio nella vita dei nostri figli e dei nostri ragazzi in cui loro, come lei diceva, si incontrano ancora a scuola e si vedono ancora a scuola.
21:43La seconda parte, e ritorniamo ancora una volta a quello che dicevamo prima, sì, l'utilizzo dei social va benissimo per permettervi di essere in un contesto, proviamo però insieme a loro a definire quali possono essere gli aspetti che li disturbano, quali possono essere gli aspetti che a loro non piacciono per capire insieme come trovare un approccio condiviso a questi aspetti.
22:08Nel momento in cui si condivide possiamo imparare qualcosa anche noi dei nostri figli e di come permetterli di non soffrire per qualche cosa che semmai cresce dentro di loro e di cui non abbiamo conoscenza.
22:20O possiamo farli sfogare anche con qualcos'altro, a partire dal semplice sport, andarsi a fare una bella passeggiata in giro.
22:28La fisicità, il mondo fisico è importante.
22:32Chiudo solo con una piccola cosa che a volte potremmo aprirlo anche in un secondo momento.
22:40Anche l'utilizzo dei filtri, dei social, sono molto pericolosi anche su questo perché ne vale l'accettazione a volte, questo lo fanno anche gli adulti, questo è il messaggio che manda a tutti, bisogna accettarsi così come uno è.
22:54Il troppo utilizzo dei filtri a volte cambiano veramente il viso.
23:02Questo al di là per gli adulti che ormai sono in grado di decidere per loro, ma bisogna fare attenzione ai ragazzi che magari cominciano a non accettarsi perché si vedono più belli con il filtro.
23:12Quindi cominciano a volere magari il labbro rifatto, adesso io la butto là, una pelle di un modo, il capello di un altro.
23:20Quindi bisogna fare anche attenzione su questo ed è un altro argomento che potremmo aprire, TikTok ci sta lavorando su ciò, potremmo farlo magari in un secondo momento.
23:28Ma comunque oggi, social, genitori e figli, argomento super importante, potrete rivedere questa replica sul sito di radionoma.it prestissimo.
23:38Fiorenzo Pilla, grazie per essere stato con noi, bellissima chiacchierata, ci tengo a dirlo.
23:45Molto bella anche per me, grazie.
23:47Grazie davvero, le auguro di ritornare ovviamente con noi, quindi ci sentiremo sicuramente prestissimo.
23:53Grazie, fatemelo salutare, grazie davvero di nuovo e ci sentiamo presto e ovviamente ci vedremo presto a punto di rottura.
23:59Di nuovo Pilla, grazie.
24:01A voi.
24:02Torniamo in studio, chiudiamo così la settimana.
24:05Bene, ringrazio la regia di Matteo Lupini, sono stati tanti gli argomenti che abbiamo affrontato in questi giorni, da lunedì al venerdì, vi ricordo.
24:13Alle 12 mi trovate qua in replica, alle 19 vi auguro un buon weekend.
24:18Punto di rottura insieme al Salon Rush tornerà lunedì.
24:22Ciao a tutti.
24:24Punto di rottura, l'informazione che spacca con Rush.