NEBRODI TOUR SINAGRA 1 puntata
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00:30Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:51Benvenuti a questa puntata di Nebro di Tour
00:54Un viaggio attraverso un territorio meraviglioso, tutto da scoprire
00:58Ci troviamo a Sinagra, secondo gli storici è uno dei primi insediamenti dell'entroterra nebroideo
01:04perchè ubicato sopra una fiumara, che una volta era navigabile e quindi punto di collegamento tra l'entroterra ed il mare
01:29Si pensa che l'origine del nome Sinagra potrebbe derivare dal latino Sinus, in senatura
01:34nome peraltro coerente con la posizione del paese
01:37le prime notizie documentate su Sinagra sono comunque da collocare in epoca normanna
01:43Dal XVI secolo a governare la baronia di Sinagra fu la famiglia Afflitto
01:48che la cedette successivamente ai Ventimiglia
01:51Negli anni successivi nasce un unico dominio che comprende Sinagra e Naso
01:59Dopo i vesperi siciliani, le terre tolte e francesi vennero redistribuite ai nuovi feudatari
02:05e così il territorio di Sinagra venne concesso nuovamente alla famiglia Lancia
02:10e sotto il dominio dei Lancia, la nuova baronia conobbe un lunghissimo periodo di splendore
02:16Nel 1812 Sinagra diventa comune e autonomo, ma nel 1827 una disostrosa alluvione
02:22e lo straripamento del fiume causarono notevoli danni e soprattutto la distruzione di numerose chiese
02:28Non ancora ripresosi da questo evento calamitoso, la baronia si è rinforzata
02:33e si è rinforzata di nuovo per la prima volta
02:36La baronia si è rinforzata e si è rinforzata di nuovo per la prima volta
02:43Non ancora ripresosi da questo evento calamitoso, soltanto dieci anni dopo
02:47un altro straripamento causò la distruzione di tantissime abitazioni
02:52La ricostruzione, la resilienza e l'attuale Sinagra nasce proprio dalle macerie di quell'ultimo evento calamitoso
02:59Questo comune è stato caratterizzato da catastrofi ambientali molto importanti
03:03principalmente legate allo straripamento del fiume e quindi alle alluvioni
03:09Ecco, questo è un problema che si è risolto a Sinagra
03:12Ma guardi, il distesto idrogeologico è un vulnus
03:18che si è rinforzato e si è rinforzato
03:24Nel frattempo molto è stato attuato, speso, nelle fiume ma non solo
03:29nei costoni rocciosi, nelle montagne, proprio per evitare questo
03:34che nasce per ragioni prima di tutto antropiche e poi si sommano i cambiamenti climatici
03:40Noi molto abbiamo lavorato con l'Italia, con l'Italia
03:46Noi molto abbiamo investito e stiamo investendo
03:49Ci sono cantieri che da qui a breve partiranno per mettere in sicurezza tutte quelle che sono le zone
03:54che secondo la mappatura del PAI sono state individuate come più rischiose
03:59quindi con rischi R4 o a limite R3
04:03Alcuni cantieri sono già partiti, alcuni sono già conclusi
04:08altri sono già conclusi, altri sono già conclusi
04:12Alcuni cantieri sono già partiti, alcuni sono già conclusi
04:15altri partiranno perché l'impegno, perché venga messo
04:20contemplando quelle che sono le vicissitudini attuali e quindi i cambiamenti climatici
04:26e la mancata coltivazione delle nostre aree, particolarmente scoscese
04:31e contemplando tutto questo abbiamo confezionato quanti più progetti possibili
04:36per mettere in sicurezza il nostro ambiente
04:40e perché la nostra fiumara sia sempre, come ho già detto, il nostro fil rouge, la nostra essenza
04:49anche in tal senso proprio per la rigenerazione abbiamo lavorato in sinergia
04:55a dimostrazione di quanto ci teniamo un po' tutti
04:58in sinergia con altri cinque comuni
05:01a partire da quello più alto della Sicilia che è il comune di Floresta
05:04passando per Raccuia, Ucria, Sinagra, Ficarra
05:09quindi con lo sbocco al mare
05:11identificando tutto il bacino, tutti i comuni che ricadono su questo bacino idrografico
05:17e siamo stati bravi, abbiamo confezionato un progetto importante
05:21che pone particolarmente attenzione a questo territorio, a questo bacino idrografico
05:29e siamo stati destinatari del finanziamento
05:32solo due associazioni di comuni hanno superato i 4 milioni da parte del Dipartimento di Casa Italia
05:37con il quale sinergicamente con uno spirito condiviso fra sei comunità
05:43di cui Sinagra è capofila
05:45riusciremo a mettere in pratica altre buone pratiche per tutto l'intero territorio
05:51perché questo territorio possa essere messo maggiormente in sicurezza
05:55rispetto a quello che è il rischio idrogeologico
05:57rispettandone la bellezza e rigenerando i luoghi che lo contraddistinguono
06:07Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
06:38La storia di ogni singolo paese dei Nebrodi è legata anche alla storia di una famiglia
06:43e nel caso di Sinagra quella del Barone Sebastiano Salleo
06:46è decisamente importante per la nascita anche di questo comune
06:50ma la nascita anche del Palazzo Salleo
06:53ne parliamo adesso con il corrispondente della Gazzetta del Sud
06:56e con lo storico di Sinagra, il Professor Domenico Orifici
07:03Benvenuto a Nebrodi Tour al Professor Domenico Orifici
07:06Allora, raccontiamo questa storia, la storia del Palazzo Salleo di Sinagra
07:09Si tratta di un'antica costruzione
07:12non sappiamo esattamente da quando le prime fondamente furono costruite
07:17prima era a forma di ferro di cavallo, mancava la parte centrale
07:23ed è stato proprietario della famiglia Salleo
07:29abbiamo le prime notizie della famiglia Salleo a Sinagra
07:32con il primo arciprede di cui troviamo documenti del 1775
07:39poi abbiamo un arciprede Salleo morto nel 1829
07:43presente qua quando un alluvione ha distrutto la chiesa
07:47questo Palazzo è stato sempre all'attenzione del comune
07:52da quando i Salleo si sono spostati un po' a Messina
07:55e poi nel periodo estivo vanno ad abitare in campagna incontrate a Baronia
08:00per farne un posto per conferenze, per rappresentazioni varie
08:10si fa quasi una carta e tante altre manifestazioni, la prologo ecc
08:15è una bellissima costruzione dove ci sono anche delle pitture
08:22che pare che si attribuiscono a pittori di un certo valore
08:30accanto al Palazzo Salleo poi c'è un'altra struttura storicamente importante per Sinagra, il convento
08:43i dati ci portano che sia stata costruita dai Carmelitani
08:49i quali secondo un documento lasciato dall'arciprede Salleo intorno al 1820 circa
08:57i Carmelitani furono a Sinagra nel 1330 ed era allora Manfredi Lancia proprietario
09:07il barone di Sinagra, praticamente il proprietario
09:11arrivato nel 1330 si pensa che la chiesa per il popolo, per tutti è considerata la chiesa del convento
09:22mentre nei documenti la chiamano la chiesa del crocifisso perché c'è un crocifisso ligno
09:29di grande importanza, di una bellezza unica oppure dei Beate del Purgatorio
09:37perché c'è un altro quadro che si attribuiscono sempre ai monaci del tempo
09:44quindi questa chiesa è stata costruita nel 1330 con l'arrivo di Cosa fino al 1450
10:02il comune di Sinagra è ricco di leggende, di storie antiche, di tradizioni ma anche di partecipazione
10:09da parte dei sinagresi stessi che continuano ancora oggi a mantenere pulito e ordinato il proprio comune
10:14con iniziative davvero particolari come quella per esempio dei vicoli e dei balconi fioriti
10:19ne parliamo con la presidente della Proloco di Sinagra, Enza Mola
10:22questo progetto vi ha consentito anche di entrare a far parte dei comuni fioriti, quindi un progetto importante
10:29la Proloco ha iniziato questo progetto nel 2002 proprio pensando che era una cosa semplice
10:35però con l'andato del tempo sempre di più le persone si sono interessate a questo progetto
10:42infatti oggi abbiamo tantissimi giardini, il giardino dell'amore, il giardino segreto, il giardino fatato
10:49il giardino romantico, il giardino celesto, insomma abbiamo tantissimi giardini
10:55che questo ci ha consentito grazie anche alla collaborazione di tutti i cittadini
11:01che ad entrare nei comuni fioriti, infatti siamo stati il primo comune nel 2009
11:08della Sicilia a far parte dei comuni fioriti e siamo l'unico diciamo che resistiamo dal primo anno
11:15i cittadini veramente hanno fatto una cosa indescrivibile perché c'è una gara fra di loro
11:21per abbellire e rendere sempre più bello il nostro proprio comune
11:27Un traguardo importante per il piccolo centro Nepruideo
11:32che ha visto proprio grazie all'adesione ai comuni fioriti una crescita esponenziale di visitatori e turisti
11:38ciò che però rende questa esperienza ancora più interessante
11:42è la passione che i sinagresi hanno da subito messo a disposizione per la comunità
11:47come ci spiega il sindaco Nino Musca
11:50perché i sinagresi sono particolarmente sensibili
11:53e la bellezza che lei dice, la cura che ogni sinagrese pone
11:58a ognuno dei quali va il nostro ringraziamento
12:01ha fatto sì che siamo anche fra i comuni fioriti, quelli con quattro fiori
12:05perché la cultura, questo grazie all'impegno della Prologo della Presidente Ensamola
12:11la cultura della bellezza attraverso il verde, nella fattispecie attraverso i fiori
12:17è una cultura che ormai devo dire è essere radicata nei sinagresi
12:24Campania, Lazio, Sicilia e Piemonte
12:28da sole coprono circa il 98% della produzione nazionale totale di nocciole
12:34l'estensione di 12.000 ettari garantisce però alla Sicilia
12:38il primato nazionale per la produzione delle nocciole
12:41questi monti rappresentano un habitat protetto
12:44è caratterizzato da una straordinaria biodiversità
12:47e la nocciola dei Nebrodi acquista un significato che non si può dimenticare
12:51i Nebrodi acquista un significato che va ben al di là dell'eccellenza del territorio
12:56che pure la stessa rappresenta per definire il filo rosso attorno cui
13:00si dipanano i ricordi dell'infanzia
13:03questo frutto inoltre costituisce un elemento fondante della cultura popolare locale
13:07che ancora oggi si esprime nelle feste e nelle sagre
13:10inevitabile però sottolineare come bisogna rivolgersi oggi più che mai
13:14a quanti hanno qualche responsabilità dell'attuale situazione
13:18in cui si trova questa corillicoltura
13:21agricoltori, tecnici, politici affinché prendano i necessari provvedimenti
13:25per risollevarla e riportarla agli antichi splendori
13:28a maggior ragione in questo momento storico
13:31in cui l'accresciuto interesse dei mercati per la nocciola
13:34sembrerebbe porre le premesse per renderne redditizia la coltivazione
13:38soprattutto laddove c'è un legame con il territorio
13:43a un popolo non si possono tagliare le radici
13:46perché se noi lo stacchiamo dal proprio territorio facciamo un grande danno
13:50e il danno poi diventa irreversibile perché si perde la storia
13:53si perde la tradizione e quindi ha altro che il recupero
13:56allora noi dobbiamo recuperare questa produzione per dare storia e continuità a quel popolo
14:01se si vuole dare luce a questi nembrodi
14:04perché così come in passato sono state diciamo fonte di grossi guadagni
14:08e per le famiglie che lavoravano in noccioleta ma un po' per tutto
14:11perché la ricchezza prima scendeva dalle montagne
14:14non veniva poi dal mare oggi al contrario oggi si parte dal mare
14:19anche la natura ci ha messo lo zampino tra ghiri, cimici
14:22insomma sono problemi che ancora state vivendo voi?
14:24è chiaro che i punti di debolezza sono soprattutto diciamo i danni causati dai ghiri
14:29lei immagina che in alcuni anni come il 2019, 2018, 2020
14:36il prodotto è stato azzerato dai ghiri
14:39e dove l'Università di Palermo ha fatto uno studio
14:43dietro la nostra sollecitazione
14:45hanno individuato circa da 200 a 250 ghiri per ettaro
14:50e quindi l'immagine su 10 ettari sono 2500 ghiri
14:56dicono gli amici animalisti ma ci sono gli antagonisti naturali
15:00è vero ci sono gli allocchi ci sono gli altri animali
15:03ma l'allocco quanto caccia?
15:06caccia per il fabbisogno suo e i suoi parboli
15:09quindi un allocco può consumare 3 ghiri al giorno su 250 ghiri
15:14risolvere questo genere di problemi significa anche aumentare l'occupazione sul territorio
15:18che è fondamentale a parte la produzione di qualcosa di davvero tradizionale per i nebrodi
15:24due problemi si possono risolvere dando continuità a questo
15:28intanto riportare i guardiani sul territorio che sono i contadini e i produttori
15:33hanno oltre che una funzione importante per la loro redditorietà risolvendo questo problema
15:39anche per la mitigazione del rischio idrogeologico
15:42quando noi daremmo a questo territorio la possibilità di poter fare tornare i noccioleti come una volta
15:49loro rossi dai nebrodi
15:51allora sì l'immagine che i lavori che prevedono le operazioni culturali in un ettaro
15:57sono di 51 giornate lavorative
15:59moltiplicare 51 giornate per 12.000 ettari
16:03vedete quante giornate e quante risorse arrivano
16:08immagine che riusciamo a produrre mediamente 25 quintali per ettaro
16:12li moltiplichiamo come oggi
16:14il prezzo medio di oggi che è 200 ettari a quintale
16:20immagine quale grande enorme massa di denaro arriva su queste zone
16:24e quindi certa volta l'occupazione, la risoluzione ce l'abbiamo in mano
16:27bisogna affidarle a chi ha la capacità di poter capire quello che può determinare occupazione e risorse
16:42spesso i boschi dei nebrodi sono cintati da reti altissime
16:46e basta accostarsi ad esse per notare un piccolo branco di suini che vi gruffola nelle vicinanze
16:52di taglia piccola e mantello scuro
16:54i suini neri dei nebrodi sono allevati allo stato semibrado e brado
16:58in ampie zone adibite a pasculo
17:01l'importanza è la tutela della tecnica di allevamento
17:04la particolarità di questi suini, il territorio in cui essi sono allevati
17:08sono stati gli elementi decisivi che hanno fatto nascere il presidio slow food
17:13l'estinzione di questa razza suina costituirebbe una grave perdita per il patrimonio genetico
17:18ma anche e soprattutto per l'economia locale e per il piacere gastronomico
17:24Franco Borrello da generazioni lavora la carne del suino nero
17:28ed oggi vanta oltre 1200 capi in allevamento sui monti di Sinagra
17:32ma in cosa si differenzia questa razza rispetto ad un normale suino?
17:36c'è una grandissima differenza
17:38intanto è una razza autocrote, una delle cinque razze italiane
17:43è una razza che risale al settimo sevolgolo avanti Cristo
17:48da ricerche storiche risale a questo
17:51è un animale che vive e si adatta benissimo allo stato brato, semi brato
17:56quindi pascola fuori, si ciba di quello che trovi sotto al bosco
18:00e all'occorrenza lo integriamo con cereali
18:03poi ha una qualità di carne eccellente che non ha paragoni con gli altri
18:08infatti quando uno assaggia e mangia questa carne non può tornare più indietro
18:13poi vive in pieno benessere, non è stressato, vive all'aperto
18:18è tutta un'altra cosa, è un allevamento proprio sostenibile
18:21è un allevamento in pieno benessere
18:23è l'unico dei maiali che si adatta a stare fuori all'aperto
18:27se noi prendiamo un maiale di una razza selezionata
18:30un bianco nazionale o estero
18:33lo mettiamo fuori e dopo un mese muore perché non si adatta
18:37il maiale è troppo ingentilito il maiale
18:39del maiale bisogna valorizzare tutto il maiale nero
18:41perché è un maiale che bisogna trattarlo bene
18:45dall'orecchio, al muso, al piede, al fegato, al cuore
18:48noi utilizziamo tutto
18:50già dagli anni 80 che già io trasformo, faccio salumi
18:53e che facciamo anche ristorazione con i miei genitori
18:56già dagli anni 60 noi abbiamo continuato
18:59ora già ci sono i figli, siamo alla terza generazione
19:02quindi perciò principalmente deve essere una passione
19:05sennò questo lavoro una vita non si può fare
19:10sfatiamo un po' questo mito che il suino nero è caro
19:13rispetto a un'altra tipologia di carne
19:16perché in fondo non è così
19:18qualche euro in più costa
19:20ma non è affatto caro
19:22se uno va direttamente al consumatore finale
19:25non è assolutamente caro
19:27qui in azienda da noi è alla portata di tutti
19:30comprare il suino nero
19:31proprio alla portata di tutte le famiglie
19:33cerchiamo di mantenere i prezzi sempre
19:36anche per questo motivo fare in modo
19:38che tutti possano gustare questa carne
19:41che è eccezionale, è una carne molto buona
19:43vivono allo stato brado
19:45su 100 ettari di tua proprietà
19:47quindi diciamo che lo spazio non gli manca
19:49ci vuole, ci vuole tanto spazio
19:51perché devono camminare, devono muovere
19:55devono trovare anche come cibarsi
19:57diciamo non del tutto ma in certi periodi
20:00quando ci sono ghiande, castagne
20:02non hanno bisogno di nessuna integrazione
20:04quando comincia a finire noi integriamo un po' di cereali
20:07ma sempre prodotti naturali, prodotti siciliani
20:09i nostri maiali sono tutti alla nascita
20:12entro un mese dalla nascita
20:14vengono tutti marchiati e numerati
20:16i numeri vengono comunicati all'ASPE
20:18e all'ANAS, l'associazione nazionale di allevatori
20:21che quando questo maiale andrà al macello
20:25dopo un anno, un anno e mezzo o non prima
20:27perché noi li teniamo almeno un anno
20:29prima della macellazione
20:31scarichiamo un certificato che l'ANAS ci produrrà
20:36dove certifica che questo maiale è nato in una nostra azienda
20:39dove è nato, dove è cresciuto, quanti mesi ha
20:42chi è il padre, chi è la madre
20:44senza questo non è un suino nero di nebro originale
20:48SINAGRA
21:04ogni angolo, ogni stradina o cortile di Sinagra
21:07nasconde una storia, una leggenda
21:10oltre ad essere identificata come la perla dei nebrodi
21:13Sinagra è anche conosciuta come il paese degli innamorati
21:16per una storia che ha dell'incredibile
21:19e che si tramanda da generazioni
21:21come ci racconta la presidente della Proloco, Enza Mola
21:26Sinagra, il paese degli innamorati
21:29è questo l'appellativo che alcuni anni fa
21:31la Proloco ha dato al paese
21:33proprio per questi cuori che ci sono nel comune di Sinagra
21:37adesso ce ne sono soltanto 20
21:39perché in seguito al terremoto e al divorzio
21:43sono stati un po'
21:45chi tolti, chi messi in campagna
21:47chi col cemento di sopra
21:50abbiamo genziato questi cuori
21:52la storia parte nel 1800 circa
21:56c'era un signore detto Il Zoppo
21:59che era bravissimo a scolpire la pietra
22:02va a lavorare da lui un ragazzo poverissimo
22:04ma bellissimo
22:05si innamora di una delle tre figlie di questo signore
22:08ma non può chiederle sposa perché era povero
22:10passa un po' di tempo
22:12il vecchio si ammala
22:14questo ragazzo che cosa pensa di fare?
22:16di scolpire una...
22:18di ricavare da una pietra un cuore
22:20va e chiede a questo signore la mano della propria figlia
22:24questo talmente si commuove
22:26che acconsente a fargli fare fidanzata
22:29e subito dopo si sposano
22:31lui dice quando vi sposate
22:33però dovete mettere nella facciata della casa
22:35questo cuore
22:36diventa una moda il paese
22:38se tutte le case avevano un cuore
22:50ogni singolo paese del territorio dei Nebrodi
22:53ha una leggenda
22:54una storia da raccontare
22:56spesso sono legati anche alla religione
22:59a quello che è stata la storia cattolica
23:02o comunque religiosa di questo comune
23:04con il professor Domenico Rifici
23:06parliamo di un luogo davvero incredibile
23:09la grotta del Beato Diego
23:11ecco questa grotta è stata costruita
23:14proprio da un sinagrese
23:15stiamo parlando della fine del 1500
23:17ma dietro questo sinagrese c'è una storia incredibile
23:20come comincia?
23:21all'epoca si tratta di Fabrizio di Blasi
23:24figlio di un carrettiere
23:26il quale seguì il padre nel mestiere
23:29era bravo anche nel lavorare le ossa
23:32con cui faceva delle immagini sacre
23:34e si vestì l'abito francescano
23:38dei francescani scalzi
23:41ma non era il tipo di stare nei conventi
23:44e quindi prima non hai chiesa
23:46e poi partì in giro per l'Italia
23:49e vestito tutti i luoghi sacri
23:51ritornò a Senagra
23:53a Senagra con le proprie mani
23:56col proprio scappello
23:57con il proprio mantello
23:58così costruì questa grotta
24:00e se ne venne a pregare
24:02qui collaborava magari con i monaci
24:04i cernicarmelitani
24:05a poche centinaia di mesi da qui
24:08la gente lo cominciò a considerare un santo
24:12anche perché fece qualche miracolo
24:14qualcuno hanno chiesto delle grazie
24:17e il signore gliel'ha concesso
24:19lui però si sentiva in colpa
24:21perché non si sentiva idoneo a fare miracoli
24:25ma perché i miracoli li fai a Dio
24:28così di notte se ne ritornò ad Aggira
24:33dove morì
24:35e fu sepolto in una chiesa
24:38nel 1990 il professore Mangione di San Fratello
24:43dagli annali dei Francescani
24:46ha tratto la storia del Beato Diego
24:50e si è fatto qua un giorno di festa
24:52in quell'occasione è stato messo
24:54quel crocifisso che c'è qua
24:59c'è anche una importante tradizione religiosa
25:03qui a Sinagra
25:04con una festività che è caratteristica
25:06il passaggio sul Ponte del Santo
25:08e a questa attività religiosa
25:10e a questa festa padronale
25:12si associano anche un'altra serie di iniziative
25:14perché prima parlavamo di enogastronomia
25:16quindi presumo che anche le sagre
25:19anche di prodotti un po' particolari
25:21che uno non pensa possano essere presenti a Sinagra per esempio
25:25Sì sì, le tradizioni sono forti
25:28come ripetono in tutto il territorio
25:30qua in modo particolare c'è il nostro Santulio
25:33San Leone
25:34che celebriamo l'ottomaggio
25:37ma con una festa particolare
25:39che è la Sera di Pasqua
25:40quella che io amo definire la residenza invernale
25:43quando viene portato all'inizio del mese di novembre
25:46il simulacro viene portato in questa chiesetta di campagna
25:49la Sera di Pasqua
25:50quando abbiamo tutti celebrato la Pasqua
25:53in tutta Italia
25:54bene, la Sera di Pasqua
25:55noi sinagresi ci riallacciamo strette le scarpe
25:58andiamo in campagna a prendere questo santo
26:00e tornare indietro
26:01facendo una corsa sul ponte
26:03in mezzo ai fuochi
26:05simboleggiando il passaggio di San Leone
26:07sui fuochi
26:08quando ai tempi
26:10nella sua sfida catanese
26:12ecco, partendo da lì
26:14forte la tradizione di San Leone
26:17ma non solo
26:18poi le nostre tradizioni
26:20sono che celebriamo con delle sagre
26:23la Sagra delle Anguille
26:24perché questo era un fiume
26:26dove la pesca dell'anguilla
26:28era particolarmente praticata
26:32siamo in fase di studio
26:34con delle università
26:35per poter fare
26:36dall'Università di Bologna
26:37agli Atenei Siciliani
26:39per poter fare uno studio approfondito
26:41e Sinagra diventa partner
26:43non solo
26:45nel tempo si è aggiunta anche
26:47la Sagra degli Agrumi
26:49e recentemente anche
26:51quello a cui facevo riferimento
26:53del piturro e del biancomangiare
26:55il piturro è una cosa sinagrese
26:58di cui nessuno
26:59si tratta di una frittura
27:01fatta con le verdure di stagione
27:03le uova
27:05specialmente quella invernale
27:07ma un po' tutte
27:08con la presenza della salsiccia
27:09nasce invernale
27:10perché all'epoca il maiale
27:12si preparava d'inverno
27:14oggi ne disponiamo anche d'estate
27:16e quindi abbiamo celebrato
27:18questo piturro
27:19con una sagra
27:20per cui siamo stati anche
27:21destinatari di finanziamenti
27:23perché è stata riconosciuta
27:25la valenza
27:27antropica
27:29di questa tradizione nostra
27:38tra le tante leggende
27:39che riguardano il comune di Sinagra
27:40ce n'è un'altra
27:41sempre in relazione
27:43al mondo religioso
27:44legata strettamente
27:45al santo patrono
27:47di questo comune
27:48cioè San Leone
27:49ne parliamo
27:50con il professore
27:51giornalista
27:52Domenico Orifici
27:53è la pietra di San Leone
27:55professore
27:56ci racconta questa storia?
27:57di questa pietra
27:58si dice che il santo
28:00scendendo e salendo
28:04diciamo dal paese
28:05e abbia incontrato
28:06in questo posto
28:07il diavolo
28:08che gli promise
28:09ricchezze enormi
28:11e abbandonasse l'idea
28:13di convertire la gente
28:14dove qua era forte
28:17il paganesimo
28:18l'eresia
28:19e San Leone lo schiacciò
28:21col segno della croce
28:23scolpì in questa pietra
28:25la croce
28:26perché il diavolo
28:27non venisse più qua
28:36Sinagra non è soltanto
28:38religione
28:39tradizione
28:40storia
28:41ed enogastronomia
28:42Sinagra è soprattutto
28:43natura
28:44è meraviglioso
28:45perdersi nel verde
28:46dei boschi
28:47e respirare
28:48quell'aria pulita
28:49e sana
28:50un paesaggio
28:51che regala serenità
28:52pace e benessere
28:53la posizione geografica
28:54del paese
28:55consente di vivere
28:56a pochi minuti
28:57sia dal mare
28:58che dalla montagna
28:59ed è forse questo
29:00il vero segreto
29:01di Sinagra
29:02Sinagra intanto
29:03per la sua conformazione
29:04si trova
29:05in questa vallata
29:06per noi bellissima
29:07verde
29:08nella zona
29:09più verde
29:10della Sicilia
29:11perché questi nebrodi
29:12questo costituiscono
29:13e quindi si trova
29:14a 10 chilometri
29:15a meno di 10 minuti
29:16dal mare
29:17con la bellissima
29:18spiaggia del Pontenaso
29:19ma non solo
29:20Brolo
29:21Capodorlando
29:22i posti famosi
29:23ma si trova
29:24alla stessa maniera
29:25a 20 minuti
29:26dal comune
29:27più alto della Sicilia
29:28che è Floreste
29:29quindi in una posizione
29:30strategica
29:31potendo godere
29:32dell'una cosa
29:33e dell'altra
29:34e avendola
29:35a poca distanza
29:36e godendosi
29:37contemporaneamente
29:38che è sotto estate
29:39una zona più fresca
29:40rispetto
29:41al mare
29:42vero e proprio
29:45La gastronomia
29:46dei nebrodi
29:47è rinomata
29:48soprattutto
29:49per le eccellenze
29:50che offre
29:51grazie all'esperienza
29:52e la genuinità
29:53delle aziende locali
29:54e delle risorse
29:55agroalimentari
29:56del posto
29:57dai salumi
29:58del suino nero
29:59ai formaggi
30:00alle farine di grano antico
30:01o alle conserve
30:02sott'olio
30:03c'è soltanto
30:04il piacere
30:05della scelta
30:06Abbiamo così
30:07voluto dedicare
30:08ad ogni puntata
30:09di Nebrodi Tour
30:10uno spazio
30:11dedicato alla cucina
30:12con la ricetta
30:13che caratterizza
30:14questo meraviglioso
30:15territorio
30:19Ci troviamo nella cucina
30:20del ristorante
30:21della Trattoria
30:22dei Fratelli Borrello
30:23con lo chef
30:24Gio Benedetti
30:25questo è un piatto
30:26che presentiamo
30:27che ha come protagonista
30:28il guanciale
30:29e il fungo
30:30perché il periodo
30:31è quello che è
30:32e poi la produzione
30:33di guanciale
30:34su questo territorio
30:35di suino nero
30:36specificiamolo
30:37è davvero importante
30:38si tratta di ravioli
30:39ravioli che
30:40vengono realizzati
30:41intanto parliamo
30:42di come viene realizzato
30:43dunque viene realizzato
30:44con un trito
30:45di funghi da porcini
30:46della ricotta di pecora
30:47sempre del nostro territorio
30:48e del pecorino
30:49sempre del nostro territorio
30:50si amalgama tutto
30:51e si fa un trito
30:52che poi va
30:53a completare
30:54il nostro raviolo
30:55una volta realizzato
30:56il raviolo
30:57la mezzaluna
30:58al raviolo
30:59si mette a bollire
31:00praticamente
31:01nel bollitore
31:02la pasta
31:03e poi come si spadella
31:04cioè quali sono gli ingredienti
31:05abbiamo detto
31:06prima
31:07si deve fare
31:08come si spadella
31:09la pasta
31:10e poi
31:11la pasta
31:12prima si deve fare
31:13con il guanciale
31:14si deve far rosolare
31:15poi si aggiunge
31:16il pistacchio
31:17con della cipolla
31:18che va sempre
31:19rosolata
31:20e poi si saltano dentro
31:21con un pochettino
31:22di crema di latte
31:23si spolverizza
31:24con un po' di
31:25di granella
31:26e in più
31:27si mette del guanciale
31:28croccante
31:29messo di sopra
31:30che si tiene
31:31prima da parte
31:32e poi
31:33per guarnire
31:34il piatto
31:35siamo pronti
31:36dunque per
31:37l'assaggio
31:38dei ravioli
31:39che abbiamo visto
31:40con lo chef
31:41ma siamo anche
31:42in compagnia
31:43di Pippo Borrello
31:44della trattoria
31:45dei fratelli Borrello
31:46il vostro nome
31:47è inevitabilmente
31:48legato all'enogastronomia
31:49di questo paese
31:50perché si tratta
31:51di generazioni
31:52che svolgete
31:53questa attività
31:54ci vuole passione
31:55ci vuole passione
31:56e amore
31:57per questi luoghi
31:58per questo posto
31:59sicuramente
32:00è una trattoria
32:01che da
32:02da 60 anni
32:03che esiste
32:04sono incominciati
32:05i miei genitori
32:06e poi è stato
32:07tramandato
32:08a me
32:09ora ci sono
32:10i nostri figli
32:11che si occupano
32:12pure loro
32:13è incredibile
32:14come un nome
32:15può essere legato
32:16a un territorio
32:17perché molti conoscono
32:18Sinagra
32:19per le sue bellezze
32:20ma anche e soprattutto
32:21per i fratelli Borrello
32:22ma sicuramente
32:23per la buona cucina
32:24e per le tradizioni
32:25per tenere in vita
32:26sempre le vecchie tradizioni
32:27i piatti antichi
32:28tutto quello
32:29che era di buono
32:30di una volta
32:31e l'abbiamo riproposto
32:32in versione
32:33diciamo
32:34moderna
32:35o diciamo
32:36un po' rivisitata
32:37però sempre con
32:38un po' di
32:39caratteristica
32:40e
32:41ne abbiamo già parlato
32:42si produce
32:43e si consuma
32:44praticamente
32:45questa è una caratteristica
32:46dei fratelli Borrello
32:47infatti abbiamo
32:48il chilometro zero
32:49non a caso
32:50perché effettivamente
32:51tutti i prodotti
32:52la maggior parte
32:53dei nostri prodotti
32:54viene
32:55prodotto
32:56allevato
32:57o coltivato
32:58nelle nostre aziende
32:59e poi portato a tavola
33:00quali sono i prodotti
33:01che è maggiormente usato
33:02in questo
33:03il suino nero
33:04è da padrona
33:05perché abbiamo
33:06tutti i prodotti
33:07di eccellenza
33:08in assoluto
33:09poi guanciale
33:10che facciamo
33:11tanti piatti
33:12poi
33:13lardo
33:14tutto
33:15mortadella
33:16perfino la mortadella
33:17e
33:18la carne fresca
33:19comunque
33:20la facciamo assustita
33:21qua nel nostro barbecue
33:22che è
33:23proprio alle nostre spalle
33:24a vista
33:25dove il cliente
33:26sceglie
33:27la carne che vuole
33:28assustita
33:29e noi la cuciniamo
33:30sempre di produzione propria
33:31e poi cucinata
33:32bene
33:33allora siamo pronti
33:34per l'assaggio
33:35siamo pronti per l'assaggio
33:36abbiamo visto come si cucinano
33:37dove
33:38la caratteristica
33:39è la portata principale
33:40rimane naturalmente
33:41il fungo
33:42insieme alla guanciale
33:43di suino nero
33:44non vedo l'ora
33:45di assaggiarlo
33:46e
33:47naturalmente
33:48presumo anche Pippo Borrello
33:49che conoscerà
33:50sicuramente molto bene
33:51assaggiamo questi ravioli
33:55che ci ha preparato
33:56lo chef
33:57Gio Benedetti
33:58eccolo qua
33:59buon appetito
34:00buon appetito
34:02si chiude così
34:03questa puntata
34:04di Nebruditour
34:05abbiamo scoperto
34:06tante cose
34:07sul comune di Sinagra
34:08ma non soltanto
34:09sull'intero territorio
34:10perché i Nebrudi
34:11rimangono
34:12un luogo
34:13tutto da scoprire
34:14meraviglioso
34:15e da conoscere
34:16quindi cercheremo
34:17in questo lungo viaggio
34:18che ci porterà
34:19tra i comuni dei Nebrudi
34:20di farvi scoprire
34:21questo territorio
34:22grazie per essere stati con noi
34:23e vi aspetto
34:24alla prossima puntata
34:25Sottotitoli a cura di QTSS