Una fuga dalla routine. O un atto di ribellione. Solo il finale ci saprà dare una risposta. Arriva al cinema per Wanted il 12 dicembre Solo per una notte, l'opera prima di Maxime Rappaz con protagonista l'attrice francese Jeanne Balibar. Un film delicato e per nulla giudicante. Anzi, un ritratto pieno d'amore di una donna e madre. Qui sopra trovate una clip in esclusiva che ci fa fare la conoscenza di Claudine.
La trama di "Solo per una notte"
Siamo nell’estate del 1997, nella parte di Svizzera tra Italia e Francia. Claudine (Jeanne Balibar) è madre single di un giovane uomo disabile, Baptiste (Pierre Antoine Dubey), che accudisce a casa, dove lavora come sarta. Questa è la sua vita di tutti i giorni, a eccezione del martedì, giorno della settimana in cui prende il treno e va lontano.
Nei pressi della diga della Grande-Dixence c'è un hotel, ed è in questo luogo che Claudine si reca ogni settimana per scegliere un uomo, solo, e il cui soggiorno si preannuncia di breve durata, con cui intrattenersi senza legami. Italiano (Gianfranco Poddighe), inglese (Alex Freeman), svizzero (Philippe Schuler): dopo un cordiale scambio di battute incentrate sul paese d'origine dei forestieri, Claudine li invita senza alcun pudore a condurla nella loro camera con lo scopo finale di godersi un momento di piacere, allontanare la solitudine e non rivedersi mai più.
Un giorno però incontra Michael (Thomas Sarbacher), un ingegnere idrico affascinante e affascinato. Che fa progressivamente deragliare la sua routine ascetica. Claudine, spinta da un amore inatteso, riscopre il desiderio di libertà e si interroga sul proprio futuro.
Il ritratto di una donna e madre: l'esordio al Festival di Cannes 2023
C'era molta attesa per questo primo lungometraggio di uno dei nuovi talenti del cinema francese. E nella sezione del cinema indipendente del Festival di Cannes 2023, Solo per una notte ha raccolto molti applausi. «La figura materna ha sempre alimentato il mio desiderio di raccontare una storia. Perciò era evidente fin dall'inizio che il personaggio principale di Solo per una notte sarebbe stata una madre», spiega il regista. Che attualmente sta scrivendo il suo prossimo lungometraggio.
«Volevo ritrarre una donna in quel momento cruciale della vita in cui il tempo che si ha ancora da vivere è più breve rispetto al tempo già trascorso. Il momento cruciale - che può sorprenderci - in cui, più che mai, possiamo sentire il bisogno di fare un cambiamento nella nostra vita».
Il cuore gelido di Claudine
Solo per una notte è la storia dell'emancipazione di una madre devota, di un'amante esigente, di una donna ispirata dall'amore, una donna che ci permette di entrare nel suo mondo per la durata di un'estate. «È un mondo romanzesco ambientato tra valli e montagne, scenari che favoriscono l'introspezione», prosegue Maxime Rappaz. «Un mondo organizzato da Claudine e che le consente di far coesistere diverse sfaccettature del suo carattere. Ma è un mondo gelido che si scioglie al calore di un sentimento d'amore. Una svolta imprevista che risveglia in Claudine una intensa sete di libertà e, allo stesso tempo, un doloroso interrogarsi sul suo futuro».
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Siamo nell’estate del 1997, nella parte di Svizzera tra Italia e Francia. Claudine (Jeanne Balibar) è madre single di un giovane uomo disabile, Baptiste (Pierre Antoine Dubey), che accudisce a casa, dove lavora come sarta. Questa è la sua vita di tutti i giorni, a eccezione del martedì, giorno della settimana in cui prende il treno e va lontano.
Nei pressi della diga della Grande-Dixence c'è un hotel, ed è in questo luogo che Claudine si reca ogni settimana per scegliere un uomo, solo, e il cui soggiorno si preannuncia di breve durata, con cui intrattenersi senza legami. Italiano (Gianfranco Poddighe), inglese (Alex Freeman), svizzero (Philippe Schuler): dopo un cordiale scambio di battute incentrate sul paese d'origine dei forestieri, Claudine li invita senza alcun pudore a condurla nella loro camera con lo scopo finale di godersi un momento di piacere, allontanare la solitudine e non rivedersi mai più.
Un giorno però incontra Michael (Thomas Sarbacher), un ingegnere idrico affascinante e affascinato. Che fa progressivamente deragliare la sua routine ascetica. Claudine, spinta da un amore inatteso, riscopre il desiderio di libertà e si interroga sul proprio futuro.
Il ritratto di una donna e madre: l'esordio al Festival di Cannes 2023
C'era molta attesa per questo primo lungometraggio di uno dei nuovi talenti del cinema francese. E nella sezione del cinema indipendente del Festival di Cannes 2023, Solo per una notte ha raccolto molti applausi. «La figura materna ha sempre alimentato il mio desiderio di raccontare una storia. Perciò era evidente fin dall'inizio che il personaggio principale di Solo per una notte sarebbe stata una madre», spiega il regista. Che attualmente sta scrivendo il suo prossimo lungometraggio.
«Volevo ritrarre una donna in quel momento cruciale della vita in cui il tempo che si ha ancora da vivere è più breve rispetto al tempo già trascorso. Il momento cruciale - che può sorprenderci - in cui, più che mai, possiamo sentire il bisogno di fare un cambiamento nella nostra vita».
Il cuore gelido di Claudine
Solo per una notte è la storia dell'emancipazione di una madre devota, di un'amante esigente, di una donna ispirata dall'amore, una donna che ci permette di entrare nel suo mondo per la durata di un'estate. «È un mondo romanzesco ambientato tra valli e montagne, scenari che favoriscono l'introspezione», prosegue Maxime Rappaz. «Un mondo organizzato da Claudine e che le consente di far coesistere diverse sfaccettature del suo carattere. Ma è un mondo gelido che si scioglie al calore di un sentimento d'amore. Una svolta imprevista che risveglia in Claudine una intensa sete di libertà e, allo stesso tempo, un doloroso interrogarsi sul suo futuro».
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno, il posto è libero?
00:09Da dove viene?
00:19Da Lucerne.
00:21Perché?
00:22Deve essere una città incantevole.
00:25Il ponte della cappella, le mura che sovrastano la città vecchia.
00:30Sa, non ci sono mai stata.
00:36Sì, dovrebbe visitarla.
00:39Potrebbe invece farmi visitare la sua camera.
00:43E non vuole bere qualcosa prima?
00:53Preferirei salire subito.
00:55Così mi è, città.