• settimana scorsa
Prima una telefonata di un finto carabiniere in servizio nella provincia di Catania per avvertire un’anziana che sua figlia avrebbe dovuto pagare subito una somma in denaro, altrimenti sarebbe stata arrestata. Poi lo stesso interlocutore che, insieme a un complice, va in auto davanti alla casa della vittima e riscuote 350 euro e gioielli, per il finto rilascio della ragazza trattenuta in caserma perché, in auto, aveva investito un minorenne. È quanto accaduto, nei giorni scorsi, a una pensionata di Linguaglossa, circuita da due pregiudicati poi individuati tramite una attività d’indagine e denunciati dai carabinieri per truffa aggravata. L’anziana signora, accortasi dell’inganno, avrebbe avvisato il figlio che, a sua volta, ha immediatamente chiamato il numero di pronto intervento del 112 per segnalare la truffa. L’auto coi due truffatori è stata poi rintracciata e bloccata nei pressi degli imbarcaderi di Messina dai carabinieri del Nucleo Radiomobile che hanno effettuato una perquisizione. Nascosti nell’autovettura, i militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato 11.500 euro e vari preziosi, tra i quali un anello e una fede nascosti nella scarpa indossata da uno dei due. Parte dei gioielli erano frutto del raggiro compiuto nei confronti dell’anziana donna.

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