• l’altro ieri

I disagi dei bambini a scuola possono manifestarsi in molteplici forme, influenzando sia il loro benessere emotivo, sia quello sociale, sia quello accademico. Tra le cause più note, ci sono le difficoltà di apprendimento, che possono generare frustrazione e un senso di inadeguatezza, e la mancanza di supporto emotivo, spesso legata a situazioni familiari complesse o all’assenza di un ambiente scolastico inclusivo.

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Trascrizione
00:00a casa di amici, il salotto di
00:04Radio Roma. Di iniziare, poi
00:06magari più tardi ricorderemo
00:08anche le repliche dove potrete
00:10trovare gli estratti di cui
00:12stiamo parlando, quindi
00:13relativi alle tematiche di cui
00:14stiamo parlando. Allora
00:15dottoressa, io ehm vorrei fare
00:17una breve introduzione.
00:19Purtroppo oggi viviamo in un
00:21momento molto particolare, ricco
00:23di episodi di bullismo, cyber
00:25bullismo, violenza fisica,
00:27violenza verbale ehm quindi
00:29diciamo anche per le anche se
00:31bisogna dire che è sempre
00:33esistita questa forma di
00:34violenza, è sempre esistito il
00:36bullismo eccetera. Chiaramente
00:37adesso anche con i social eh
00:39continua la la proliferazione,
00:41possiamo dire questo. E
00:43chiaramente alle volte i
00:44genitori si trovano in
00:45difficoltà. Anche gli insegnanti
00:47si trovano in difficoltà. Ma
00:48oggi ci focalizzeremo su un
00:50aspetto ben preciso. Mi metto
00:53nei panni di una mamma e chiedo
00:55ma come fare a capire, come
00:57posso capire se il mio figlio
00:59sta vivendo delle difficoltà
01:01magari con le maestre oppure se
01:03sta semplicemente reagendo a
01:06situazioni che possono essere
01:07considerate normali? Allora noi
01:11dobbiamo considerare che i
01:13nostri figli sono in una fase
01:14di sviluppo. Eh ogni età ha
01:17delle caratteristiche quindi se
01:19parliamo di bambini elementari
01:21e medi o di di seconda
01:23adolescenza insomma prima
01:24adolescenza diciamo così hanno
01:26caratteristiche diverse. Noi
01:28possiamo eh vedere i
01:30cambiamenti. Prima di tutto noi
01:33genitori dobbiamo osservare i
01:34nostri figli. Questa è una cosa
01:36importantissima. E
01:38ascoltarli. I cambiamenti che
01:41possono dare un segno di
01:44allarme si distinguono in due
01:46rami. Uno è diciamo è il
01:49comportamento non verbale e
01:52ad esempio il comportamento di
01:53aggressività eh passiva ehm di
01:57iperattività, disattenzione ehm
02:01anche il non dormire ehm l'appetito
02:05l'alimentazione quindi se mangia
02:07tanto o mangia poco e anche la
02:10parte psicosomatica che è la
02:12parte del corpo eh in cui i
02:14famosi mal di pancia che non si
02:17sa eh da quale origine hanno, i
02:20mal di testa, tutti questi
02:22segnali dove dietro non c'è
02:24apparentemente una motivazione
02:26concreta possono essere dei
02:28segnali di allarme che c'è
02:30qualcosa che a nostro figlio e
02:32ai nostri figli eh sta causando
02:34eh del dolore. Allora,
02:37importante per i genitori,
02:39qual è? Uno l'osservazione,
02:41l'ascolto e la vicinanza
02:44empatica. Allora, i bambini non
02:47sono come noi adulti, non sono
02:50sempre ecco capaci di
02:52esplicitare qual è il vero
02:53motivo del mal di pancia o del
02:56mal di testa o perché non hanno
02:58sonno e quindi bisogna imparare
03:01anche che eh ciò che è nella
03:03normalità per noi e quindi ho un
03:05mal di pancia perché sono
03:07nervoso, ho un mal di pancia
03:09perché ho mangiato tanto non è
03:11uguale a quello di un bambino e
03:15questo è importante perché se
03:16facciamo questa distinzione eh
03:19noi riusciamo a eh prenderci
03:21cura dei nostri figli e a
03:23comprendere qual è il disagio.
03:25Ecco, questa è una cosa
03:26importante e mi vorrei
03:27soffermare dottoressa su una
03:28parte eh come dire secondo me
03:31primaria eh prima parlavamo del
03:34fatto che non sempre i bambini
03:37riescono a far emergere no? Le
03:39loro emozioni negative quindi
03:42quello che stanno provando. Una
03:44nostra ascoltatrice ci ha
03:45mandato in questo momento una
03:47domanda e dice ci sono questi
03:50segnali e va bene ma io come
03:52posso aiutare mio figlio ad
03:54esprimere ciò che sta vivendo
03:56senza sentirsi giudicato o
03:59frainteso? Ha toccato dei tasti
04:00secondo me molto interessanti.
04:02Sì allora questa domanda ehm io
04:07la hm in qualche modo la
04:08ribalto cioè se io ho paura eh
04:12di far sentire mio figlio
04:14giudicato eh o un qualcos'altro
04:18insomma e e perché io faccio
04:21questo con me quindi e questa è
04:25la distinzione che noi dobbiamo
04:26imparare a fare quindi che cosa
04:28succede? Che quando io sto male
04:30allora noi adulti funzioniamo
04:32così per dire in parole molto
04:33semplici eh mi sento giù ho un
04:35problema eh però mi dico mi
04:37faccio forza e vado avanti so
04:40che lo risolverò oppure mi
04:41faccio forza e sorrido a tutti
04:43va tutto bene perché? Perché ho
04:46paura di dirlo perché qualcuno
04:48mi può giudicare eh ho paura di
04:50dirlo perché eh mi mi sento male
04:53io questo discorso qua spesso
04:56viene proiettato anche sul punto
04:58la relazione con i nostri figli
05:00ma in realtà ehm non è così in
05:03realtà non è così perché se noi
05:06ci comportiamo in una maniera
05:07empatica con i nostri figli
05:09accogliente li ascoltiamo senza
05:13in primis noi il giudizio il
05:17figlio si sente libero di
05:19aprirsi eh e faccio un esempio
05:22molto pratico se eh il bambino a
05:25scuola prende un brutto voto eh
05:28e io genitore vado e dico eh no
05:30non sei stato abbastanza bravo
05:32e no non va bene no così e no
05:34colato e prendere dieci e questo
05:36così è una diciamo critica che
05:39va sul distruttivo se invece con
05:41quel facciamo cinque sei adesso
05:45prendo un voto così anche quattro
05:47e dico vabbè non ti preoccupare
05:49andiamo a vedere dove si può
05:51migliorare eh io ti sto vicino
05:54ti aiuto se hai bisogno di
05:55qualcosa io sono qua allora lì il
05:58bambino anche l'adolescente non
06:00si sente giudicato ma si sente
06:03accolto e si sente sostenuto il
06:06punto principale su cui io voglio
06:08battere Giulia è che noi adulti
06:11ci portiamo dietro eh vuoi o non
06:14vuoi un po' la il nostro stile eh
06:17di attaccamento alle alle
06:20relazioni, la nostra educazione,
06:22un tempo era severa perlomeno
06:24insomma non era così diciamo
06:26morbida come quella che abbiamo
06:28oggi e solo che le cose uno sono
06:31cambiate eh la scienza si è
06:33evoluta anche la la psicologia
06:36adesso eh richiede l'empatia
06:39richiede l'ascolto un ascolto
06:41che noi ehm definiamo
06:42l'ascolto attivo ma io capisco
06:44che non è che tutti i genitori
06:46possono prendere un libro e
06:47cominciare a studiare
06:48l'ascolto attivo ma l'ascolto
06:49attivo che cos'è? È ascoltare
06:51una persona empaticamente voi
06:54non capite quanto l'empatia
06:56l'accoglienza la l'osservazione
06:59dell'altro possa nutrire
07:02l'animo di chi vi sta di fronte
07:04e quindi poi il bambino il
07:07figlio ma chiunque si sente
07:09libero di parlare allora
07:12questo questa parte dedicata
07:15alla comunicazione all'ascolto
07:17mi fa eh pensare anche che
07:19probabilmente sulla base dei
07:21nostri errori come genitori
07:23perché e premetto che non
07:25esiste un manuale no? Gli
07:26esperti dicono sempre non c'è
07:28un manuale ogni situazione è
07:29diversa è difficile fare i
07:30genitori però è una cosa che
07:32secondo me eh ascoltando anche
07:34le parole di tanti
07:35professionisti ovviamente anche
07:37le sue parole in questo momento
07:38mi fa pensare che l'approccio
07:40che si ha a livello
07:41comunicativo anche
07:42semplicemente con l'uso delle
07:44parole è è sbagliato è
07:46scorretto basta una parola per
07:48cambiare l'approccio e il
07:49rapporto con i propri figli
07:50quindi poi per arrivare anche
07:52a una predisposizione a un'empatia
07:54a un ascolto e quindi poi al
07:56supporto perché sicuramente
07:58ecco un'altra domanda
07:58interessante sarebbe stata
08:00quale strategia poter adottare
08:02per supportare forse questa è
08:03una di quelle sì sì l'accoglienza
08:07l'osservazione l'empatia allora
08:10puntare brevemente così ancora
08:12più semplice sulle emozioni
08:14allora ho il mal di pancia come
08:17ti senti cioè che emozione c'è
08:19dietro quel mal di pancia c'è
08:21tristezza c'è rabbia c'è ansia
08:25perché molto spesso uno degli
08:29allarmi insomma del dei nostri
08:32figli riguardo la scuola e
08:34l'ansia da prestazione l'ansia
08:36scolastica e quindi di non
08:40riuscire di non essere
08:43all'altezza sia nelle relazioni
08:46sociali con i compagni e sia
08:48proprio a livello di studio
08:50allora un altro un altro tema
08:52che volevo toccare dottoressa è
08:54quello del rapporto anche con
08:56gli insegnanti eh ovviamente
09:00qui andiamo delicati perché è
09:02una cosa veramente molto molto
09:04importante, una situazione
09:05veramente molto delicata però
09:06ci sono situazioni in cui si
09:08vuole magari comunicare con
09:09gli insegnanti che è giusto, è
09:11importante la comunicazione
09:12anche con gli insegnanti perché
09:14noi stiamo dando in parte anche
09:15l'educazione a loro. Magari
09:17alle volte ci sono delle
09:18situazioni spiacevoli e poi si
09:21ha paura magari di avere questo
09:22confronto quindi il genitore
09:24rapportarsi con le maestre
09:25con un atteggiamento crudo eh
09:27un atteggiamento anche
09:28abbastanza eh in diciamo è un
09:32po' predisposto al al al al a
09:35un litigio mettiamola così
09:37perché devo stare attentissima
09:38ai termini che che utilizzo e
09:40quindi la mia domanda a questo
09:42punto è per non alimentare
09:43conflitti, incomprensioni anche
09:45se magari quell'insegnante
09:47potrebbe avere un minimo di
09:48responsabilità come si può fare?
09:50Allora in linea generale con
09:53gli insegnanti si dà sempre del
09:55lei e si deve mantenere eh una
09:58comunicazione eh assertiva,
10:01diretta e soprattutto rispettosa
10:04ed educata del ruolo a cui gli
10:06insegnanti sono dovuti eh
10:08diciamo ehm sottostanno. Il
10:12punto è questo è che ehm tutti
10:15siamo uguali no? Il mondo è
10:16bello perché è vario. Quindi ci
10:18può essere una persona con un
10:19temperamento impulsivo, ci può
10:21essere una un genitore con un
10:23temperamento ansioso, un un
10:25genitore eh invece più
10:27tranquillo. Allora il punto è
10:29questo è che ehm noi dobbiamo
10:32comprendere che ci deve essere
10:34una collaborazione fra noi e le
10:37maestre, fra noi o o i
10:39professori. Insomma fra noi è
10:41la scuola. Per avere questa
10:43collaborazione e fare in modo
10:45che i nostri figli eh crescano
10:48in un ambiente sano, in un
10:50ambiente sereno ci vuole la
10:53collaborazione. La
10:54collaborazione è fatta di
10:55rispetto, la collaborazione è
10:56fatta di ascolto. Ci possono
10:58essere dei malintesi ma i
11:00malintesi in maniera adulta
11:02vanno chiariti. Ci possono essere
11:05delle modalità diverse ma sta a
11:06noi adulti comprendere cioè se
11:09io sono un genitore impulsivo e
11:11quindi vado dalla maestra tutta
11:13arrabbiata e gliene vado a dire
11:15quattro anche la maestra dovrebbe
11:17dire che dovrebbe capire più che
11:20altro che dietro questo
11:21atteggiamento impulsivo e
11:23ansioso c'è un genitore che ha
11:25paura, c'è un genitore ansioso e
11:27quindi la rassicurazione del
11:29genitore. La rabbia non
11:32corrisponde ad altra rabbia
11:35perché sennò davvero è una
11:36bomba ma dietro la rabbia noi
11:38ricordiamo sempre dietro i
11:40gesti impulsivi c'è il dolore.
11:42Poi chi lo riesce a diciamo
11:45gestire è chi no. Ecco perché
11:48molto spesso il lavoro fatto
11:50con le emozioni con i ragazzi è
11:53importante affinché poi da
11:55adulti poi sanno gestire tutte
11:57le relazioni che sono
11:58conflittuali. Noi dobbiamo
12:00ricordare che la scuola, la
12:02classe è l'allenamento per
12:05vivere nella società e nel
12:07vivere la società ci sono le
12:09regole e le regole vanno
12:11mantenute sia per i bambini e
12:13sia per gli adulti. Quindi la
12:15regola è che al alla maestra si
12:18dà sempre rispetto. Ci possono
12:20essere situazioni divergenti ma
12:23siamo adulti e gli adulti
12:24concordano insieme e anche qui
12:28un pizzico di empatia da ambe
12:29e due le parti eh è sempre eh
12:32ben voluta. Ecco. Anche perché
12:35la discussione a grandi
12:37termini mettiamola così non è
12:39comunicazione. Un'altra cosa
12:40no? No. Bene. A casa di amici
12:44il Salotto di Radio Roma

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