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00:00Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
00:27Benvenuti alla trentesima notte degli Oscar Tutto Bici, un'avventura iniziata nel 1995 con la rivista che ha deciso fin dai suoi albori di raccontare e premiare tutti i campioni del mondo del ciclismo.
00:40Direttore Piero Augusto Stagi, un anniversario importante.
00:43Gli Oscar compiano 30 anni. Tutto Bici compierà 30 anni esattamente nel maggio del 2025, quindi sono numeri importanti.
00:53Vuol dire che siamo stati bravi a stare sul mercato per 30 anni, però sono anche passati e quindi fa anche effetto. Sono numeri importanti e quindi vanno celebrati.
01:04Oggi è la festa del ciclismo, è la nostra festa, è la festa dell'imprenditoria che ci supporta, ma anche quelli che non ci supportano.
01:14È la festa di Natale del ciclismo italiano. Io credo che sia riconosciuta un po' ormai da tutti come un appuntamento importante a cui ambire.
01:25Devo dire che non mi capita più di dover spiegare perché devono venire all'Oscar Tutto Bici, anzi sono assolutamente interessate.
01:35La cosa bella è che anche i corridori professionisti, quelli importanti, mi chiedono a che punto sono. Ce la faccio, voglio venire quest'anno, quest'anno voglio venire io.
01:45E quindi questo è il riconoscimento più bello che noi potevamo avere, potevamo ambire.
01:50Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Alla fine dell'anno olimpico festeggiamo il meglio del ciclismo italiano.
01:58Sì, lo festeggiamo in questo evento che ormai è diventato un appuntamento fisso dove si festeggia una stagione, ma soprattutto si festeggiano tante categorie.
02:10Credo che sia l'unicità di questo premio che riesce a dare visibilità anche ai più giovani, non solo ai grandi campioni, per cui è un appuntamento al quale non posso mancare.
02:23Diceva anche Augusto che è la sua prima scelta ufficiale nel mondo del ciclismo, non lo so però che effetto le fa. Ha scelto un palcoscenico discreto.
02:33Allora sì, è la prima volta, però io il ciclismo l'ho sempre vissuto molto da bambina perché c'era mio papà che era un coppista, quindi da piccola quando passava giù l'Italia nelle finanze del nostro paese mi portava sempre.
02:49Poi ho avuto Ennio, che Ennio era anche lui un tifoso dei Coppi, che veniva la lacrima quando parlava dei Coppi, che era un gusto lo sa.
03:01Comunque, e poi abbiamo Ottomolo, un campione, tre volte campione del mondo, sul pista a Veneto, e è stato anche e ha vinto le Olimpiadi su Camden, Colombia e tutto.
03:17Quindi io il ciclismo l'ho sempre vissuto da bambina.
03:21Siamo con due grandi campioni, testimonial di Banca Mediolanum che questa sera premia i giovanissimi, i campioni del futuro.
03:29Che effetto vi fa Gianni Motta e Francesco Moser vedere questi ragazzini e ragazzine che sognano di carriere come le vostre?
03:38No, io pensavo che davi del ragazzino a noi, no no, va bene comunque.
03:42Sì, siamo qui per premiare, siamo qui per la Mediolanum, e quindi non possiamo dirgli no dal momento che io sono vent'anni che collaboro con loro, il Ceco è ventuno, dovevamo essere presenti.
03:53Poi al Pierre non si può dire di no.
03:58Francesco Moser, lo sceriffo stasera applaudirà Jonathan Milan, Elisa Longoborghini e tutti i campioni, uomini e donne del ciclismo italiano.
04:07È che per noi è già passato il tempo, ci siamo passati anche noi per tutti questi premi, questo giornale non c'era neanche quando correvamo noi.
04:18Jonathan Milan, primo corridore nella storia a vincere due Oscar nello stesso anno, sia Maglia Bianca, ACM Asfalti che Oscar Professionisti di Fondazione Ambrogio Molteni.
04:28Che stagione è stata Jonathan, una stagione da record?
04:32Sono contento di aver riuscito a conquistare questi due importanti premi e di essere qui stasera.
04:42Quest'anno è stata una stagione di cambiamenti, iniziando dalla squadra e poi siamo riusciti più o meno a raccogliere tutti gli obiettivi che c'eravamo prefissati.
04:53È stata una stagione abbastanza lunga, intensa e adesso siamo goduti una buona e meritata pausa e adesso è il momento di ricominciare.
05:04Tanti dei campioncini che premiamo stasera ormai ti prendono come un riferimento, senti questa responsabilità?
05:12Penso che ci siano tanti riferimenti al giorno d'oggi nel mondo del professionismo e quindi fa veramente piacere e vi faccio un grandissimo bocca al lupo a tutti loro.
05:24L'Oscar è un po' come il Natale, porta via tutte le feste ed è ora di pensare all'anno nuovo. Che obiettivi ti sei posto per il 2025?
05:33Adesso avremo il primo ritiro a dicembre e lì inizieremo a organizzare la stagione 2025. Obiettivi? Ce ne saranno tanti e bisognerà fare bene cercando di fare sempre un piccolo salto di qualità e quindi vedremo.
05:54Nicola Miceli, con la tua azienda di asfalti vuoi sempre essere vicino al ciclismo e soprattutto ai giovani.
06:01Sì, soprattutto perché è una rivista che parla molto del ciclismo giovanile e quindi bisogna sostenerla, soprattutto a Piero Augusto che lo conosco da tanti anni.
06:10Sei un ex pro e che effetto ti fa premiare Jonathan Milan, il giovane più promettente del nostro ciclismo?
06:18Tanta roba perché l'ho seguito tutto l'anno, ho fatto il tifo per lui tutto l'anno e sono veramente felice e onorato di poterlo premiare. Sono contentissimo di aver vinto la mia classifica, felicissimo.
06:29Mario Molteni per Fondazione Molteni che ormai da anni è alla notte degli Oscar Tutto Bici per dare il premio più importante e ricordare l'impegno della fondazione per gli ex ciclisti che passano qualche momento difficile.
06:44Buonasera a tutti, noi siamo onorati di essere presenti qui questa sera e vogliamo sempre ricordare a tutti che la mission della fondazione è davvero aiutare le persone meno fortunate di noi nel percorso della loro vita e quindi siamo davvero davvero contenti di essere qui presenti al fianco di Piero.
07:04Un sincero grazie a Piero Augusto non solo per averci onorato di questa bellissima serata ma perché penso che tutte le mattine ognuno di noi, io da qualche mese da quando sono presidente la prima cosa è andare a vedere che cosa scrive Tutto Bici anche perché non solo entra nel cuore ma soprattutto dà quella giusta e quella corretta e bella informazione che ne abbiamo bisogno in questo momento.
07:26Quindi credo che si merita un grosso applauso per Piero Augusto, per il suo impegno, per l'accentuazione e per averci sentito.
07:34Settimo Oscar negli ultimi dieci anni Elisa Longoborghini riceve l'Oscar Tutto Bici a lei ed ormai è la bandiera del ciclismo italiano.
07:43Per me è sempre un piacere essere qui alla notte degli Oscar, è un appuntamento al quale mi piace essere perché vuol dire che ho fatto una buona stagione e ovviamente Tutto Bici è uno dei punti di riferimento del giornalismo sportivo e di conseguenza è sempre bello essere qui.
08:03Elisa, tante delle ragazze premiate stasera ormai ti vedono come un modello, hai un suggerimento per loro?
08:09A loro auguro di crescere serenamente e di divertirsi andando in bici.
08:15Sei prossima a un cambio di maglia, lasci la Little Track e passi alla UEA DQ ma gli obiettivi, la fame agonistica credo siano sempre gli soliti.
08:23Sì, sarà un bel cambiamento come tutti i cambiamenti di casacca e l'anno prossimo spero di fare almeno anche solo un terzo di quello che ho fatto quest'anno perché sarebbe veramente tanto.
08:39Alessia Piccolo, a lei e da sempre vicina al ciclismo femminile e agli Oscar Tutto Bici premia la donna più forte della stagione.
08:47Sì, premio sempre la Longoborghini ed è un onore perché è comunque molto forte, molto brava e italiana dunque meglio di così.
08:55Diciamo che il ciclismo femminile mi sta molto a cuore e che spero di rientrare anch'io insomma in grande spolvero.
09:04Ci manca la tua squadra, possiamo dirlo.
09:06No, non sarà difficile che riuscirò a fare una squadra io con Ale ma insomma mi affiancherò a una squadra femminile prima o poi. Ci saranno delle grosse novità.
09:17Le leggeremo su Tutto Bici allora.
09:19Certo, lui è sempre il mio preferito e il primo a sapere le novità perché oltre a essere Tutto Bici è anche un amico.
09:27Marco Villa, il CT della pista, per la quarta volta è il miglior tecnico dell'anno e riceve l'Oscar Tutto Bici di Fondazione Isegni e Nervi.
09:35CT ormai hai battuto almeno per ora Milan, Ganna, Guazzini, Consonni. Hai vinto più Oscar di loro per ora?
09:43Beh più Oscar ma meno medaglie quindi va bene così io prendo gli Oscar. Insomma ringrazio chi mi ha votato. Mi dispiace per chi è arrivato dietro di me che ritengo che siano dei tecnici bravissimi e che lavorano tantissimo.
10:05Io da tecnico della nazionale faccio un lavoro un po' diverso però insomma grazie per chi mi ha votato. Sono contento di portare prestigio a questo premio però io credo che le medaglie degli atleti siano in primis.
10:25È finita la stagione olimpica ma già tra poco ci sono gli europei da preparare.
10:30Sì, gli europei anomali visto che doveva iniziare con atleti giovani si riparte però l'entusiasmo di ripartire ce l'ho ancora.
10:44Differenza di Parigi abbiamo quattro anni di tempo per prendere le misure per creare una squadra diversa e insomma ripartiamo.
11:00Hanno deciso da qualche anno di sposare anche la casa della notte degli Oscar del direttore Berlusconi anche per dedicare questo premio.
11:09Un premio che va sempre a uno dei miei colleghi che è l'esponente del mondo dei media e della comunicazione e questo è veramente emozionante soprattutto per Pier ma anche per tutti noi che lo leggiamo sempre.
11:29Perché fa parte della storia di Tutto Bici, è stato il braccio destro, l'ombra per certi versi perché non aveva le luci della riparta ma in realtà è tutto quello che è il lavoro di Tutto Bici, Tutto Bici Web, Tutto Bici Tech, sapete anche di questa splendida sezione del sito.
11:48E quindi oggi lo togliamo un po' dalla sua comfort zone ma è stato fondamentale nella storia degli Oscar di tutta la storia di Tutto Bici, Paolo Brocci!
11:58Prima facciamo la foto, diritto, classica, venite in mezzo, venite in mezzo.
12:12Allora ragazzi la tua prima impressione, non te l'aspettate, era una sorpresa, era una sorpresa in assoluto, è anche funzionato, è difficile vederlo così.
12:39Paolo veramente tutto quello che ha detto Luca è confermato, no è esagerato niente.
12:45Cosa gli hai detto su quanto a Paolo?
12:48Mi ha detto che la prima volta che abbiamo inventato io e la mia famiglia questo premio per te e mamma e mio papà ho accerto a Pier che si poteva premiare come primo giornalista, il primo è andato giù, ma il primo l'ho detto Paolo Brocci.
13:04Lo so che è fuori scaletta, però secondo me c'è Paolo, cioè io le parole a Pier le farei dire perché sta con il braccio destro, Pier.
13:12Meno ci metto alla faccia, ma non ci mette veramente tanto tanto lavoro e quello che io faccio potrebbe prendere forma se non avessi Paolo, così come tutta la ragazzone perché da soli non si va veramente da nessuna parte.
13:30Grazie, grazie a tutti e a tutta la famiglia.
13:44Questa sera festeggiamo i 30 anni degli Oscar Tuttobici, ma anche i 60 anni di Cicli Querciotti. Paolo, una storia lunghissima?
13:52Sì, siamo orgogliosi e felici di essere qui a festeggiare entrambe le cose, i 30 e i 60. Fa molto piacere, oltretutto siamo abbastanza vicini, dove siamo nati ciclisticamente a meno di un chilometro nel 1964.
14:07Milano è casa di Cicli Querciotti, Alessandro e Michele i tuoi figli che stanno portando avanti un marchio che è legatissimo al ciclocross.
14:15Sì, sicuramente per noi è un onore essere qua in questa serata. Abbiamo festeggiato i 60 anni Querciotti in terrazza Martini, il cerimoniere della serata è stato per Augusto Staggi, quindi siamo felicissimi di festeggiare con Tuttobici questo bellissimo traguardo.
14:31Noi che nel ciclocross oggi siamo molto attivi e tra due giorni avremo il nostro gran premio Querciotti, quindi stamattina eravamo con pantaloni e stivali e oggi è per un gran galà.
14:41Sì, siamo assolutamente molto felici ed orgogliosi di essere presenti questa sera e poter anche noi festeggiare insieme al team di Pier questi 30 anni di Tuttobici.
14:52Assolutamente orgogliosi e grati al nostro papà senza il quale chiaramente questi 60 anni non avrebbero mai potuto avere inizio, ma sicuramente lo viviamo come un nuovo inizio anche se vogliamo perché siamo carichi di entusiasmo e di voglia e lo testimoniano anche i due gioielli che vedremo più tardi sul palco.
15:10Grazie a tutti.
15:14Edoardo Zamperini con la maglia tricolore saluta la Trevigiani Energia Pura Marchio e l'Italia per la Francia visto che passerà la development dell'archea B&B Hotels con l'Oscar Tuttobici Under 23 Visit Malta sotto braccio.
15:30Sì, è una bellissima emozione essere qui questa sera. Ringrazio tutta la redazione di Tuttobici Web per questo premio. È sempre un onore essere premiati in questa serata e sono il fortunato.
15:46Sergio Meris ha vinto l'Oscar Tuttobici Elite Jaico a Lula ed è pronto al grande salto 3 Pro con la Unibet Tietema Rockets. Pronto per questa nuova avventura?
15:56Sì, sono contentissimo di aver raggiunto questo grande obiettivo e poi con una squadra con questa mentalità giovanile e soprattutto pronta per il nuovo anno.
16:11Brent Copeland general manager del team Jaico a Lula premia Sergio Meris migliore elite della stagione perché ogni corridore ha i suoi tempi.
16:21Sì, sono sempre eventi bellissimi e questo è un piacere venire ogni anno e per noi dare appoggio a questi giovani è sempre importante. Noi abbiamo dei buoni italiani in squadra e cerchiamo sempre di far crescere i giovani e questo è importante anche per il movimento italiano.
16:44Pronto già al lavoro per il nuovo anno sia con la formazione maschile che femminile?
16:48Sì, abbiamo già fatto due ritiri e andiamo in ritiro settimana prossima in Spagna. I due ritiri che abbiamo fatto sono più ritiri tecnici e non di allenamento però settimana prossima iniziamo con il lavoro vero. Abbiamo messo insieme una squadra buona e penso che riusciamo a fare quel passo in più l'anno prossimo.
17:12Lorenzo Mark Finn, abbiamo un campione del mondo alla notte degli Oscar Tuttobici, miglior junior della stagione ovviamente, riceve l'Oscar Tuttobici UAE Emirates. Una stagione da incorniciare?
17:26Sì, come dici te non mi sarei mai aspettato di fare una stagione del genere e finire addirittura con la vittoria del mondiale. È stato qualcosa di fantastico, indescrivibile e sono contento di essere qua.
17:40Hai vinto alla Pogacar questo mondiale, adesso cosa ti aspetti per il futuro?
17:45Mi aspetto due anni di Under-23 con la Red Bull Bora Hansgrohe Rookies e vediamo di continuare a migliorare e cercare di fare bene nelle gare più importanti.
17:58Mauro Gianetti, CEO e team principal della UAE Emirates, questa sera premia un ragazzo, il miglior junior che al mondiale di Zurigo ha fatto un'impresa alla Pogacar.
18:09È vero, è vero, ha fatto una stagione straordinaria ma soprattutto un campionato del mondo da vero padrone della gara, andando in fuga prima in due, poi aspettando il gruppo, poi ripartendo.
18:19È un corridore che ha dimostrato un tasso di preparazione eccellente, anche un carattere, una voglia di primeggiare, non solo per andare a vincere di rimesso o di nascondino.
18:39Senza nessuna paura si è messo in gioco dall'inizio, conquistando una maglia straordinaria che le lancia verso una carriera veramente interessante.
18:50Purtroppo corre con un'altra squadra, però la UAE Emirates si è confermata al numero uno assolutamente quest'anno.
18:56È stata un'annata eccezionale per noi con 81 vittorie, 21 corridori che si sono giudicati almeno una gara e poi con un Tadej Pogacar così è stato qualcosa di straordinario, giro, tour, campionato del mondo.
19:11Quindi andiamo davanti sereni, anche noi guardando avanti con ambizione per il futuro.
19:17Shantal Pegolo, dopo aver vinto Dall'Eva due anni fa, torna al primo anno ed è la miglior junior della stagione.
19:24Riceve l'Oscar tutto bici Mapei, un'azienda che non smette mai di pedalare e sostenere i giovani talenti.
19:31Buonasera a tutti, grazie per l'invito. Sono davvero contenta di ripetermi per la seconda volta e un grazie particolare va alla squadra che comunque mi sostiene sempre e mi aiuta in tutti gli ambiti.
19:46Dottor Claudio Pecci, direttore del centro ricerca Mapei Sport. Mapei Sport e Mapei non smettono di pedalare e premiano il talento nel ciclismo che è una passione di una vita.
19:58Certamente, la frase è tipica del nostro dottor Squinzi che purtroppo ci ha lasciato prematuramente, mai smettere di pedalare.
20:07Mapei Sport, istituita da lui con Aldo Sassi, fa di tutto perché chi si rivolga a noi possa continuare a pedalare in salute e soprattutto ottenere i risultati che è giusto che ottengano nella performance,
20:19seguendo dei criteri di tutela della salute e contemporaneamente di diritto a cercare di ottenere i migliori risultati.
20:28Voi sapete benissimo che Mapei è fortemente legato al ciclismo, è nel nostro DNA e fin dagli esordi di Mapei il ciclismo è stato parte integrante della nostra vita, quindi per me essere qui è come confermare il nostro amore per questo bellissimo sport.
20:47Poi mio papà andava in bicicletta, mio marito va in bicicletta, quindi non è solamente una passione che abbiamo avuto con la nostra grandissima squadra, quindi con i nostri petti di gloria, ma è una cosa che viene proprio vissuta a livello anche familiare.
21:09Sono contentissimo perché questo sport qui è quello che a me m'ha dato l'abitudine, dice che il ciclismo è una lezione di dignità e poi a me m'ha dato le lezioni negative e positive, però mi ha insegnato a diventare uomo e contribuire nel mio piccolo a tenere questi ragazzi mi fa solo piacere.
21:30Grazie a tutti gli invitati, sono una persona spettacolare anche oggi e quindi sono contenta di essere qui.
21:40Hai premiato la più giovane della serata, tante volte parliamo di giovani, nello sport in generale, in tutti i settori è molto importante anche la stagione.
21:50Il più giovane perché noi facciamo giocate per bambini e quindi premiamo i ragazzi più giovani, più vicini a noi.
22:10Appassionati di ciclismo, buonasera, ci troviamo a Visano, siamo all'autotrasporti Cavallari, siamo con Stefano Cavallari a parlare di ciclismo e di ciclismo qui a Visano con la famiglia Cavallari ce n'è veramente tantissimo.
22:28Si potrebbe parlare per una serata intera, ma siccome il tempo è tiranno noi parliamo con Stefano Cavallari e parliamo innanzitutto facendo gli auguri per il cinquantesimo anno di attività dell'autotrasporti Cavallari.
22:43L'autotrasporti Cavallari quest'anno fa il cinquantesimo e abbiamo festeggiato 50 anni di attività, mio padre è partito da lontano e con il suo camion ci ha avviato a fare questa attività.
23:11Un'attività che ha coinvolto tutta la famiglia, compreso la mamma.
23:15La mamma è ancora la capa di tutto, sorveglia un po' tutti, l'attività va bene, siamo bene strutturati.
23:39Parliamo di ciclismo, il ciclismo tuo papà Roberto Cavallari ancora oltre 60 anni fa appassionato di ciclismo con un gruppo di sportivi di Visano messe insieme una squadra.
23:58Una squadra prima di giovanissimi, poi sono cresciuti, sono diventati allievi, la visanese ha veramente sbaragliato il campo con un gruppo di ragazzi tra questi Archimede Conti che purtroppo è venuto a mancare ancora giovane, era campione regionale di Lombardo allievi.
24:16Ma la storia di Roberto tu l'hai conosciuta molto bene tu e i tuoi fratelli Fabio ed Egidio.
24:22Diciamo che è stato tutto lui che ha iniziato e è partito da qua a Visano con la squadra di Archimede Conti che gestiva e faceva un po' da direttore sportivo.
24:41Poi piano piano andando avanti ha gestito le varie squadre dove militavo anch'io ed è sempre stato un po' il direttore sportivo di riferimento per Visano.
25:00Poi diciamo che andando avanti il tempo è sempre meno perché si è un po' occupato dell'attività e quindi ha sempre avuto un po' meno tempo per gestire la parte ciclistica.
25:17Quando si arrivava a Visano negli anni 70-80 c'era sempre festa, ragazzi che giravano in bicicletta, gli sportivi che assistevano, che supportavano questi ragazzi e poi è stata inventata una corsa che tuttora viene svolta qui a Visano.
25:33Una corsa era per la categoria degli allievi, poi l'hanno fatta per la categoria degli juniors e poi ancora fra i dilettanti.
25:43Ma Roberto Cavallari era un appassionato e sapeva coinvolgere non gli sportivi ma le famiglie intere a Visano.
25:49Sì, era un vero e proprio trascinatore perché il riferimento a Visano è stato lui che ha portato il ciclismo, che alla fine ha creato questa gara e l'ha fatta diventare quello che è tuttora.
26:10Questa gara meriterebbe anche un po' più di riconoscimento per la gara che è e per la storia che ha e quindi merita un po' di più e anche di essere gestita un po' come si merita.
26:36Torniamo alla famiglia Cavallari perché iniziò Fabio a gareggiare con calma perché lui non ha vinto ma ha convinto perché poi è diventato un tecnico importante nelle categorie e si è tolto delle bellissime soddisfazioni.
26:52Fabio è stato molto bravo come direttore nelle squadre e a gestire le varie squadre in cui è stato.
27:01Più che corridore, ha fatto il suo percorso anche lui fino a junior e poi ha smesso ma poi si è inserito bene.
27:14Inizialmente a fianco di Papavati, comunque l'aveva inserito lui nelle squadre e poi ha proseguito nel gestire e poi anche con il discorso degli allestimenti.
27:28Fabio adesso è preso con il suo lavoro con gli allestimenti a fianco di Paolo Zanni che è un vostro amico di famiglia.
27:37Fabio ha fatto l'attività ciclistica ma più che altro ha fatto il tecnico con Roberto, la Feralpi, la Bosman, la Libertas ma poi tante altre squadre che insieme hanno messo a punto questo ciclismo di minore.
27:57E' un ciclismo minore che è comunque importante perché è quello della crescita.
28:01Arriva poi Egidio, Egidio ha il ciclismo e lui fra tutto vince una corsa importante, la Brescia-Montemagno, che era una classica per scalatori e chi vinceva quella corsa aveva dei titoli importanti.
28:14Ma poi Egidio è proseguito e la sua carriera è stata una carriera molto bella.
28:18Anche Egidio ha fatto una bella carriera perché aveva delle capacità importanti.
28:29E' arrivato poi fino alla categoria di lettanti dove poi ha smesso per problemi di salute.
28:36Però si è tolto delle belle soddisfazioni perché ha vinto delle gare importanti come la Brescia-Montemagno e tante altre gare nella categoria tra allievi e juniors.
28:49E' stato un buon corridore nelle categorie giovanili, si è difeso bene.
28:57E arriviamo a Stefano, Stefano Cavallari che ha iniziato piano piano con la sua magliettina e sull'almanaco del ciclismo il nuovo volume.
29:07Ha rappresentato tutta la famiglia con una storia molto importante di questa famiglia di ciclismo.
29:13Hai iniziato a gareggiare ma sei cresciuto molto, hai vinto, sei stato un gregario importante fra i lettanti e fra i professionisti, fra tutti i garzelli.
29:27Ma tu sei stato veramente il corridore di Visano e tuttora mi sembra, se non valo errato, sei stato l'unico professionista del ciclismo a Visano e hai raccolto tantissimi consegni.
29:39Sì, diciamo così, a Visano sono stato l'unico ciclista professionista e ancora tuttora, perché altri non ce ne sono stati.
29:49Sono cresciuto nella polisportiva visanese da piccolino, quando c'era ancora mio papà che seguiva un po' il tutto, ho proseguito poi tutta l'altra fila nella categoria allievi, nella Sprint Ghedi dove ho vinto l'Eco di Bergamo.
30:09Poi sono passato alla Feralpi, alle direttive che c'era mio papà che seguiva lui come direttore sportivo e poi siamo andati nei direttanti nel team Gavardo di Brescia.
30:31Poi siamo andati alla Paglioncelli e per l'ultimo anno nella Mantovani Rovigo dove ho fatto l'ultimo anno sono passato professionista.
30:42Hai vinto l'ultima tappa del Giro del Veneto per parlare un po' di ciclismo e poi sei lanciato nel professionismo con una bella esperienza.
30:50Bellissima esperienza, è stata un'esperienza che sognavo da bambino, è stata una cosa bellissima perché in pochi anni che ho fatto mi sono tolto le soddisfazioni.
31:04Ho imparato tanto anche nella squadra in cui ero, con il capitano con cui ho affiancato mi sono veramente tolto delle belle soddisfazioni.
31:20Sacrifici sopra sacrifici ed è arrivato anche il momento di parlare dell'azienda. 50 anni, attenzione perché 50 anni non sono pochi.
31:29Un'azienda che ora vive ancora con grande entusiasmo e quando abbiamo girato lo spot che è andato poi nella rubrica ciclismo oggi su Teletutto ma anche nelle fiere dove lui partecipa con queste aziende dove loro appunto lavorano ha avuto un successo bello, un bel successo e una giornata splendida.
31:49Prima di tutto la vostra azienda, che azienda è?
31:52Adesso è un'azienda che è arrivata comunque ad avere 10 mezzi che comunque si occupa per il trasporto prevalentemente di ferro nel settore del forgiato.
32:09Abbiamo mezzi per il trasporto pesante e speciali in cui ci stiamo attrezzando e investendo particolarmente.
32:29L'azienda è cresciuta particolarmente negli ultimi anni, è stato un incremento di lavoro, siamo contenti che abbiamo del personale che ci segue, che è qualificato, sono bravi.
32:49Cerchiamo comunque di fare del nostro meglio, di onorare questa azienda, il nome che ha e quello che è stato negli anni perché è un'azienda storica e cerchiamo comunque di portarla avanti nel miglior modo possibile, in modo che meriti per il nome che ha.
33:14E di tutto questo è felice sicuramente papà Roberto Cavallari che è stato vicino e è tuttora vicino a questa famiglia.
33:27Per capire, per vedere quanta felicità, quanta serenità e quanto appoggio hanno la classe operaria, gli amici che li assecondano, è stata fatta una festa per il cinquantesimo, è una festa riuscita con lo spiedo ma più che altro con tutta quella gente che hai chiamato sorridente, allegra,
33:48che parlavano dell'azienda, del ciclismo, che parlavano più o meno, sapevano ancora scherzare, avevano ancora quella grinta in quei momenti difficili per le guerre, per tutto quello che sta succedendo per la gioventù che è una parte, non si comporta bene con la società, dobbiamo dire che quella lì è stata una giornata da incorniciare.
34:05Assolutamente, è stata una bellissima festa che ci ha comunque permesso di festeggiare proprio il nostro cinquantesimo, tutta la gente sia dal paese che fuori, i collaboratori sono stati comunque molto partecipi, hanno vissuto in ordine persona.
34:33Diciamo che è uscita comunque veramente bene.
34:36Una festa veramente bella, la regia ci sta proponendo le immagini che eravamo presenti anche noi a registrare appunto quella festa che è stata una giornata veramente intensa.
34:47Un servizio che stiamo facendo, stiamo parlando del più o del meno dell'azienda e ritorniamo un po' a quella corsa di Visano, quello Sportivi di Visano Memorial Archimede Conti.
34:59Hai detto con un po' di rancore che sarebbe una corsa bella, storica, dedicata anche a tuo padre Roberto che è stato colui che ha fatto nascere tutto questo.
35:11Sicuramente, sarebbe una cosa per me bellissima onorare questa corsa anche in nome di mio papà che comunque l'ha fatta nascere.
35:26Facendola e organizzandola come si deve e degna per la corsa del nome che ha, quindi sarebbe comunque una bella cosa.
35:45Il giorno della festa sentivamo i tuoi amici non di Visano, fuori Visano, i tuoi clienti presenti che parlavano se fai quella corsa, se fai quella corsa, pronti subito ad essere vicini a questa iniziativa.
35:58Tanti mi chiedono, essendo stato nel ciclismo, se riesco a fare qualcosa perché anche loro vedono che la gara è una gara storica, è un certo rilievo e vorrebbero qualcosa di più.
36:22Perché comunque merita qualcosa di più e cercano supporto da me e persone che hanno vissuto nel ciclismo due anni e hanno un po' di esperienza e possono portare qualcosa in più a una gara così di rilievo.
36:43Passiamo ancora all'azienda, cosa vuoi per il futuro di questa azienda?
36:53Io vorrei crescere ancora perché siamo un'azienda importante che ha clienti importanti, che ha servizi di clienti storici,
37:13che sono nati ancora con il papà ai tempi e che noi adesso stiamo servendo con professionalità, con tutto l'impegno possibile,
37:28quindi è giusto che l'azienda cresca e porti a fare i suoi investimenti per poter servire al meglio i nostri clienti maggiori.
37:44Voi siete presenti nel Bresciano, in Lombardia?
37:47Sì, soprattutto noi nell'Alta Italia, dove si sviluppano le aziende che serviamo, è un lavoro giornaliero,
38:04dove i nostri mezzi partono alla mattina presto e in giornata fanno il servizio di consegna e ritiro dove i nostri clienti maggiori hanno la loro esigenza.
38:20Abbiamo fatto una chiacchierata del più e del meno, abbiamo coinvolto azienda, ciclismo, storia e siamo alle feste natalizie 2024.
38:29Vuoi fare gli auguri a tutti coloro che ti conoscono come azienda ma che conoscono la tua famiglia per quello che avete fatto per il ciclismo?
38:36Faccio gli auguri comunque a tutti i nostri collaboratori, i nostri clienti, a tutti quelli che ci stanno vicino, a voi che ci avete supportato,
38:52che ci avete dato questo servizio che è bellissimo anche per il ciclismo oggi.
39:07Per noi, per la nostra famiglia e per l'azienda è una cosa bellissima, quindi auguro un buon Natale.
39:18Un felice 2025 magari, finalmente!
39:25Speriamo!
39:27Auguri veramente!
39:29Grazie mille a voi!
39:49E' quella del 2024 una stagione importante da ricordare perché la Delio Gallina compie 60 anni ma partiamo dal grande amore insieme alla tua azienda, quella per il ciclismo.
40:05Vorrei che tu ci parlassi delle squadre che sponsorizzi, che appoggi, la squadra principale tra l'altro quest'anno è stata presentata all'interno di un luogo meraviglioso di cultura che è il Museo Santa Giulia.
40:18Hai scelto di presentare la tua squadra principale proprio in questo luogo?
40:23Sì perché l'abbiamo presentato un po' in tutta la provincia, da Gardone a Sirbione, a Città Castello e abbiamo cercato di andare anche a Santa Giulia per completare un pochino gli anni di Bergamo e Brescia, della storia e tutto il resto.
40:43Quindi capitale della cultura e a proposito di cultura, lo sport è assolutamente cultura, la cultura del benessere, della sana competizione. Io credo che il tuo amore per il ciclismo abbia anche questo senso.
40:57Sicuramente, da tanti anni che facciamo gli sponsor, lo facciamo per passione, per amore, anche per dare una mano ai giovani perché adesso sponsorizziamo anche una squadra di giovani di cui ci tengo a precisare che è una gioia veramente sponsorizzare, vedere i giovani divertirsi in bicicletta.
41:18Tra l'altro questi ragazzi anche in termini di risultato ti hanno dato delle belle soddisfazioni in questa stagione.
41:24Sì, sono stati bravissimi i giovani della Ronco e un po' meno la squadra superiore, però speriamo che il 2025 sia migliore.
41:37A proposito di ciclismo abbiamo parlato delle squadre che tu supporti da sempre. Ci racconti come è nata la tua passione per il ciclismo?
41:48Ancora da bambino, perché a Prevalle c'era una squadra che si chiamava Classi Bonomi e da lì è partito tutto. Ancora a Prevalle eravamo diventati sportivi del ciclismo e siamo cresciuti così.
42:03Poi è partita la Gas Prevalle e dopo, 50 anni fa, abbiamo fatto questa società che si chiama Deglio Gallina.
42:11E da lì è stata un'avventura che ti ha, vi ha regalato grandissime soddisfazioni anche in termini di risultati, di performance.
42:21Come hai visto cambiare il mondo del ciclismo con i tuoi occhi? Come l'hai visto cambiare in questi 50 anni?
42:28Dio, ci sono stati dei momenti un po' migliori di questi perché una volta andare in bicicletta, il ciclismo era una cosa bellissima per tutti.
42:42Adesso è cambiato un pochino, è cambiato e non so dove si andrà a finire, però vedo che le corse ce ne sono sempre meno, le ciclistiche non vogliono andare in bicicletta sempre meno e insomma c'è un problema.
42:57C'è uno sport che comporta grande talento ma anche impegno e sacrificio.
43:02Sicuramente, sicuramente.
43:04Impegno e sacrificio che valgono in ogni ambito, compreso quello tuo professionale.
43:10La storia della Deglio Gallina compie proprio in questo 2024 60 anni.
43:16Li avete recentemente festeggiati, come piace a te?
43:19Diciamo così nell'intimità delle persone che sono al tuo fianco, eravate a Soiano in un contesto in cui avete certamente potuto festeggiare, ma credo che tu abbia un po' anche ripercorso la storia di questi 60 anni.
43:35Diciamo che abbiamo fatto una festeggiata con i nostri collaboratori e è stata una gioia immensa, bella, proprio una serata, non so, mi ha emozionato molto.
43:47A proposito di grandi emozioni, emozionante è proprio la tua storia.
43:52Come è cominciata la storia della Deglio Gallina? Raccontiamolo ai nostri telespettatori.
43:57È iniziato io che avevo 22 anni, pian pianino, facevo porta a porta, adesso non so in gergo che dire porta a porta, andare a suonare.
44:08Si capisce benissimo, andavi proprio a suonare i campanelli come si faceva una volta.
44:10Per vendere una cassa di acqua e così via, poi siamo entrati, almeno io, ero solo, dopo qualche anno abbiamo visto che si poteva fare qualcosa di meglio e dopo sette anni abbiamo acquisito un'azienda,
44:30Toscolano Maderno, che era dieci volte nostra e con grande sacrificio, grande impegno, grande desiderio, grande voglia di fare.
44:40Il coraggio, perché quando ci si butta in avventure così, ci vuole certamente la garanzia che ti impegnerai da lì al futuro, ma anche quel coraggio che ti fa buttare il cuore oltre l'ostacolo.
44:52Sicuramente ci vuole il coraggio e altre cose, se le voglio elencare sono tante, però anche il coraggio, però mi ha dato tanta gioia, quella è immensa, è una cosa meravigliosa.
45:12Tutt'ora, tutt'ora ho voglia di fare, non è cambiato niente. Quello che ho fatto 50 anni fa acquisendo aziende, ne abbiamo acquisite 12 e l'ultima acquisita qui ai primi di novembre, abbiamo iniziato con una ditta nuova che abbiamo acquisito e non è cambiato niente.
45:34Questi 60 anni almeno io ho sempre avuto voglia di fare, quando ero solo, ma adesso ho anche diversi collaboratori di cui non diciamo più facile, ma insomma sono contento, sono soddisfatto anche dei miei collaboratori perché sono bravi, sono impegnati e tutto il resto.
45:55Per chi come te è partito da solo, è facile riuscire a delegare e che cosa ti fa capire quando scegli le persone che sono le persone giuste per te?
46:06Diciamo, delegare sicuramente è una cosa sempre anche difficile, ma soprattutto anche un po' di gelosia perché ti porta via un po' di potere, però è una cosa che si deve fare nella vita perché se no non puoi far tutto.
46:22Allora anch'io ho deciso ancora già 15 anni fa e così via. Adesso in questi momenti sta entrando mio figlio a darmi una mano, speriamo.
46:35Poi apriamo una parentesi dedicata a questo allora, quello che sarà il futuro di Leo Gallina, cosa ti piacerà pensare per la tua azienda? Ma prima mi piacerebbe sapere in tanti anni di questa storia, lungo appunto 60 anni e lo ricordiamo, e tanti auguri, quali sono stati quegli incontri che ti hanno cambiato anche la vita professionale? C'è qualcuno a cui devi dire grazie in modo particolare?
47:02Prima cosa devo dire grazie a tutti i miei collaboratori che veramente ci hanno dato una mano, poi la voglio di fare, la voglio di avere, di fare, sono sentimenti che si sente internamente quando uno lavora.
47:20Io dico che il lavoro è una cosa importante nella vita dell'uomo, anche della donna logicamente, della persona, per sentirsi realizzati anche internamente, quello che è la cosa più bella della persona, almeno a me.
47:39Anche ieri sera che abbiamo fatto questa festa a Villa Aurora a Soiano e ho visto i miei collaboratori felici, contenti, orgogliosi, di cui si dà quei momenti di grande gioia e soddisfazione internamente che non saprei esprimere.
48:01Si sentono parte di una grande famiglia e tu sei il patriarca di questa grande famiglia, ma adesso ti faccio una domanda personale, al di là del lavoro, del ciclismo, quali sono state nel corso degli anni le tue passioni diverse appunto dal tuo lavoro, il tuo tempo libero, a che cosa l'hai dedicato?
48:23Il mio tempo libero è stato dedicato un po' andare in giro per il mondo anche. Quindi sei un viaggiatore. Sì, ho girato, sono stato tante volte in America, in Africa, in tutta Europa, ho girato tutto, quello mi piaceva moltissimo.
48:42E poi divertirmi, non so, amici, amiche, ristoranti, discoteche, quando c'eravamo così, non so, si stava in discoteca fino alle tre di notte e poi si veniva alle sei del mattino a lavorare, insomma, non dava fastidio. Quindi per dare qualità al lavoro bisogna anche avere una bella qualità di vita in generale.
49:02Sì, sicuramente. Poi ho sempre avuto anche, divertirmi, belle macchine, insomma, piace. Ti piace il bello? Ti è sempre piaciuto stare nel bello? Il bello pulito, perché poi frequentando quei locali c'è anche il brutto e si cerca sempre di andare nelle cose pulite e quella è stata la mia strada.
49:21Se Delio Gallina avesse vent'anni in questo mondo contemporaneo, riuscirebbe a fare tutto quello che ha fatto sessant'anni fa? Per come vedi adesso il mondo che ti circonda?
49:35Diremmo forse meglio, perché conoscendo già il mondo come è circondato e le cose, in quei tempi era una sorpresa tutti i giorni, adesso invece acquisito tutta questa esperienza, però è un mondo diverso, un mondo un po', io lo vedo, la gente si lamenta troppo per il benessere, voglio dire, la gente non sono abituati a fare il sacrificio e il lavoro non è un sacrificio ma è una gioia.
50:03Allora se una persona vede così non fa fatica a lavorare e vedere cose fatte bene. Quei tempi che corrono con la gente che non ha tanta voglia di lavorare è un motivo in più, ti senti più realizzato ancora.
50:18Tu ti sei mai chiesto cosa sarebbe stata la tua vita se non avessi scelto questo lavoro? Un'idea di un piano B ti è mai venuta in mente o eri talmente concentrato su questa tua realtà che non ci hai nemmeno mai pensato?
50:32Io da ragazzino ho sempre avuto il mio piano B che era costruire, sicuramente, io non sono nato per fare commerciante, sono diventato dopo perché è stata una situazione di famiglia. Io lavoravo in Svizzera da 16 anni, facevo carpenteria, facevo case e così e dopo poi è successa una disgrazia in famiglia e è morto mio fratello, 20 anni, mia madre non voleva più andare in Svizzera e sono andato al suo posto.
51:01Al suo posto facevo commerciante di vino, l'azienda Berardi e aveva la Fonte di Valio e allora ho stato 4 anni lì a fare l'autista e poi dopo dico non sono nato per fare questo lavoro, il cambio è iniziato pian pianino.
51:17Comunque tu sei un uomo destinato a essere al centro delle cose, proprio per indole e per carattere, non sei uno che è destinato a essere il secondo, sei sempre stato destinato a essere il primo nel tuo lavoro, nella tua vita in generale e lì è proprio una questione di propensione personale.
51:47Poco fa hai toccato un tema importante, cioè quello di immaginare il futuro della Delio Gallina che tra 100 anni potrà essere senza di te e quindi hai citato Marco che è tuo figlio che non vive in Italia, vive all'estero, ce l'avevi già raccontato in un precedente incontro.
52:10L'idea però credo che tu abbia è quella proprio che lui venga in Italia e porti avanti il nome della Delio Gallina, ho sbaglio?
52:21Sì, lui ci tiene anche lui, forse più di me e io spero che abbia le capacità come ragazzo, purto modo specialmente in questi giorni che è qui, di vedere bene e penso che abbia delle grandi capacità, poi dopo si vedrà insomma.
52:43E so che hai anche dei nipotini, che rapporto hai con loro anche se loro vivono lontani?
52:49Nipotini? Vabbè mi vengono a trovare spesso, un mese sì, un mese no, dieci giorni vengono giù a trovarmi, c'è un maschetto, due femminucce, sono ragazzini svegli, belli, simpatici.
53:06Quindi l'idea è che la Delio Gallina continui sulle orme non solo di tuo figlio ma chissà anche dei tuoi nipotini.
53:15Penso che mio figlio penserà anche sui figli.
53:19È una storia che continua, c'hai mai pensato quando eri diciamo nel pieno della tua carriera al fatto di lasciare qualcosa anche a loro nel futuro proprio per continuare a raccontare quello che è stato Delio Gallina?
53:33Sì, lui viveva in Germania di cui era un po' distante, poi è venuto due anni qui a fare l'università in Italia, poi non si trovava bene, è ritornato, però al cuore d'Italia, lui è più italiano di me.
53:47Quando si vive all'estero si tende a essere ancora più vicini all'Italia.
53:52Sì, è vero, insomma normale, normale per lui almeno, lui si sente più italiano di me quando si parla.
54:01L'Italia è l'Italia, ma i Bresciani sono ancora un'altra cosa.
54:06Il tuo essere Bresciano, quindi essere concreto, pensieri ma anche idee, magari raccontare poco e fare molto, ti senti Bresciano in questo?
54:15Molto.
54:17E il tuo essere diciamo così in provincia ti ha aiutato?
54:21Tu sei comunque sempre stato a Prevalle, poi in giro per il mondo, hai fatto tante cose anche con le tue altre società, però hai sempre voluto tenere qui le radici?
54:31Sì, sì, io sicuramente sono un Bresciano più che altro anche diciamo del lago, a me piace il lago, mi piace la vita del lago, è bello.
54:42Diciamo la mattina io vivo un po' a Polpenazza e quando al mattino vengo, queste mattine bellissime, quando vedo il panorama del lago con il sole è bellissimo.
54:54È il posto più bello del mondo.
54:55È un sogno, inizi bene la giornata.
54:57È vero, è vero.
54:58Io direi che siamo arrivati al termine di questa chiacchierata, se mi consenti vorrei fare un brindisi a te e ai 60 anni della Delio Gallina.
55:07Grazie.
55:08Salute.
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