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NovitàTrascrizione
00:00Siamo a pochissimi giorni da Natale, oggi vogliamo affrontare temi che riguardano la
00:27solidarietà, quella vera, quella profonda, quella organizzata con la straordinaria storia
00:33di Biagio Conte, il missionario laico mancato quasi due anni fa, il 12 gennaio sarà il
00:38secondo anniversario. In questi giorni lavorano nei pressi attorno alla missione di Via Archirafi
00:45dove è nata tutta l'avventura di Biagio Conte, lavorano 22 artisti, stanno dipingendo
00:52altrettanti a Freschi, sono murales che raccontano la vita di questo straordinario uomo che ha
00:58creato una macchina della solidarietà enorme che non accenna a diminuire, che anzi cresce
01:06di giorno in giorno, un po' grazie all'operato di Dompino Vitrano, il suo alter ego vero
01:12e proprio e poi davvero grazie a tanta solidarietà che non ha neanche bisogno di darsi un nome
01:18e un cognome. Tanti privatamente fanno avere contribuzioni, oggetti, cose materiali, cibo,
01:26tutto quello che serve per reggere una macchina enorme, 600 persone ospitate e tanta voglia
01:32di offrire aiuto. Cominciamo con questa notizia che di fatto vediamo in anteprima della lavorazione
01:38di questa opera d'arte attraverso 22 pannelli, vediamo cosa sta succedendo in Via Archirafi.
01:49Il progetto com'è articolato? Articolato sono 22 murales, 22 pannelle di misura intorno a 6 metri
02:03del lineare e 1.070 di altezza, rappresentano tutte le tappe più importanti di Biagio Conte
02:11nel suo percorso praticamente, nella sua missione. Avete dovuto ristudiare la storia di Biagio che
02:18è abbastanza conosciuta, però state rappresentando episodi particolari, ce ne racconta qualcuno
02:23in particolare? Sì, qualcuno in particolare che mi ha colpito di più è quello di Aspra,
02:28quando fanno la pesca miracolosa, praticamente Biagio Conte con Dompino e tutto lo staff
02:36vanno ad Aspra su una barca a pescare, a calare le dete di giorno e ci sono stati alcuni pescatori
02:45disponibili, non tutti sono stati disponibili, quelli che sono andati lì hanno pescato abbastanza,
02:50la notte stessa poi calando le dete hanno fatto una pesca proprio miracolosa, si parla di 18.000 euro di pesca.
02:56Tutto autofinanziato o qualcuno vi dà una mano? Ci sono degli sponsor che hanno provveduto a fornirci
03:04materiali, però a livello di fondi no, soltanto i materiali, a noi comunque basta per il momento
03:11perché non potevamo cominciare senza che gli sponsor si fossero messi avanti, a cominciare dal signor Vaccaro
03:21che è qua di fronte, che ci ha fornito tutto il materiale per ripristinare il muro e renderlo pronto per la pittura.
03:30Che emozione vi dà fare questo lavoro in questo posto dove tutto è cominciato?
03:35L'emozione è tanta innanzitutto, poi il fatto di rivivere determinati momenti, ad esempio nel mio pannello,
03:43sto offrendo tanto per un ragazzo di colore che ha partecipato a questo pranzo assieme al Papa e che mi ha notato
03:52notizie che è morto, un ragazzo giovane, mi ha fatto una tenerezza, una tristezza, quindi riviviamo anche noi
03:57questi momenti particolari.
03:59Come sta lavorando? Lei ha qui il prototipo?
04:03Abbiamo una foto ricavata dal bozzetto, questo è Fra Ettore che ha fondato anche lui una missione a Seneso
04:14e sta dando da mangiare a un crociato trovato lì, ed è il viaggio che ha fatto Biagio Conte in questa cittadina.
04:25E appunto ha fatto questo viaggio, ha incontrato la gente casa per casa, infatti ha trovato una persona che ha cercato
04:37di dargli un po' di ospitalità, ma lui come sempre rifiuta qualsiasi cosa, prende solo un bicchiere d'acqua,
04:44gli vuole offrire il caffè, niente.
04:47Con che tipo di tecrita sta lavorando?
04:49Con l'acrilico, bianconero acrilico.
04:55L'associazione Cala Panama sta ancora lavorando, hanno bisogno di aiuto, hanno bisogno ancora di qualche sostegno per poter andare avanti,
05:10è un'opera d'arte molto impegnativa quella a cui stanno lavorando.
05:14Vi dicevo dunque, il Natale nelle missioni fondate da Biagio Conte in via Archirafi, la prima di tutte,
05:22per la quale ci fu una grande battaglia, via Decollati, via Garibaldi, dove vivono tante donne con i loro figli,
05:29ma anche Inici, Scopello, Valguarnera, altre realtà fondate da Biagio Conte sono in piena attività.
05:39Dompino Vitrano è stato invito all'alterego di Biagio Conte, adesso con accanto un piccolo esercito di buona volontà
05:46porta avanti una macchina ormai di grandi dimensioni, in via Decollati si sta lavorando per realizzare nuovi spazi,
05:54un ambulatorio medico per esempio per chi avrà bisogno di aiuto, per gli ospiti che avranno bisogno di aiuto.
06:00Sono giorni in cui arrivano anche tanti doni sotto Natale, anche senza clamore, questo ci piace.
06:08Dompino, a microfoni spenti, ci racconta un piccolo episodio, ci ha raccontato come il cardinale Pappalardo nei primi anni 90,
06:17quando seppe che lui prete si era posto al fianco di un laico che veniva definito un po' matto da tutti quanti,
06:26Biagio Conte lo mandò a chiamare e gli chiese se fosse vero che Biagio Conte accoglieva prostitute, tossicodipendenti,
06:35in che modo li accoglieva, si favoleggiava di chissà quali atmosfere in via Archirafi.
06:41Ebbene, Dompino Vitrano disse al cardinale Pappalardo che non succede niente di male,
06:46diamo solo aiuto a chi chiede aiuto e a chi ha bisogno di essere accolto.
06:52Il cardinale Pappalardo chiese a Dompino di seguire le vicende di Biagio Conte ma non ce n'era bisogno,
06:59Dompino era diventato già l'alter ego di Biagio Conte e non si sarebbero mai lasciati,
07:05tant'è che ci dice ancora io lo sento al mio fianco. Guardate.
07:29Siamo a due giorni da Natale, volevo chiederle, ci racconti un po' oggi come sono le missioni Speranza e Carità?
07:37Quanta gente ci vive? Come si vive? Cosa si fa? Cosa c'è? Cosa manca? E cosa vi serve?
07:44Ecco, la missione continua con la scia di fratello Biagio a vivere l'accoglienza, l'ospitalità,
07:56che è proprio, possiamo dire, il carisma della missione, l'ospitalità che va a 360 gradi,
08:04dalla comunità femminile che accolgono donne e bambini, mamme soprattutto con bambini,
08:10e questo è un impegno non indifferente.
08:15Com'è qui la sua vita?
08:18Meravigliosa, non perché è seperta, ma la verità.
08:22Vai da sola qui?
08:24Sì.
08:25Sì? Ci vive da sola o?
08:28Con me.
08:29Ha una bambina?
08:30Sì.
08:31E lei è palermitana?
08:32Sì.
08:33Posso chiederle come si è trovata qui, come mai ha avuto bisogno?
08:39Ho avuto bisogno.
08:41Ho avuto bisogno.
08:42Ho avuto bisogno.
08:44Che casa? Non si può vivere a casa dove c'è casa io, ma ho avuto bisogno anche per salvare la mia figlia.
09:00Poi qui arrivano continuamente sollecitazioni e chiamate da varie parti.
09:07Fino all'altro ieri abbiamo ospitato nella Figanistan 4, perché ci hanno chiamato da Piazza Armerina della zona di Enna
09:17ad accogliere queste persone che non sapevano loro come ospitarle.
09:23Poi arrivano problematiche di ogni genere, persone che sono per strada o che sono sole o che hanno perso la casa.
09:35Qui è un continuo a 360° a dare risposte di una società che sembra che viva già bene, tutto tranquillo, ma invece i problemi sono variegati e sono di tante entità.
09:53Quante persone?
09:55Noi siamo in questo momento oltre 600.
09:58Tanti?
10:00Sì.
10:02Li disloghiamo nelle varie comunità. Prima erano più ammassati in via Decollati, oggi sono più dislogati sia nei vari centri che abbiamo, anche di piccole comunità, a Inici, a Scopello, ad Aggira, abbiamo ad esempio a Galliano Castelferrato un'altra piccola comunità, Val Guarnera.
10:27Interagiamo oggi su territori più ampi proprio per dare anche più senso di famiglia.
10:40Martino Borsa da tanti anni qui in missione, ma da dove era arrivato?
10:45Viveva a mezza strada, contenitore, qua si mangiava, viveva qua a Monnizza e grazie a loro che ha fatto nascere di nuovo perché era giù, troppo giù.
10:59E io grazie sempre a Dompino perché quello che fa e fa avanti andare la missione, Giacomo che sta vicino, deve stare vicino, poveri, Dompino che va da nostro padre e Giacomo pure che sta troppo vicino a Dompino.
11:18Questo e grazie pure ai volontari che vengono ogni giorno, che danno mano, non dimenticate poveri questo periodo perché è troppo triste, non arriva la providenza perché Biagio, io ho detto quando ho morto, Biagio ho lasciato, non arriva più la providenza.
11:39E io questo Buon Natale a tutti, non dimenticate poveri, ultimi che ancora continua l'emergenza, ancora l'emergenza continua.
11:54Tonino con i guanti perché stava cucinando?
11:56Sì frittata come padre, stavo cucinando le uova.
11:59Per fare cosa?
12:00Frittata, poi rifrullavo e poi mettiamo nel forno per fare la frittata con i fratelli e passiamo il sugo.
12:09Hai imparato quindi un mestiere qui in missione?
12:11Sì abbastanza.
12:12Cioè cosa?
12:14Il nostro colossore è polivalente, nel senso aiutante chef, non è un solo chef, il polivalente è un ragazzo che affianca o abbergo o cucina, aiutante.
12:26Giacomo è il nostro tutore, eravamo dieci o dodici persone, quattro mesi di corso, quattrocento o qualcosa di ore e poi siamo stati, un mese di maggio abbiamo fatto gli esami qui, per esempio nella regione, si hanno fatto gli esami, uno bocciato e l'altro.
12:48La vita l'ha portata qui, e com'è la vita qui?
12:51Io in diversi fasi, da Villabà, da Roma a Palermo, diciamo che io sono uno di più di dieci anni qua, prima la missione era un trampolino di lancio, quando ho fatto lo viaggio ha aperto questa casa, si è reso conto che aveva dei fratelli che avevano un mestiere, ma nessuno lo sapeva.
13:11Ha incentivato per metterli di nuovo alla società, chi fa i fabbri, chi fa il muratore, chi fa il cuoco, chi fa i giardinieri, io ho fatto pure i giardinieri, nelle campagne non posso fare più perché ho delle atrosi e ne ha molti.
13:26Lei oggi è sereno qui?
13:28Abbastanza signore.
13:36Il disagio non riguarda solo l'immigrazione, riguarda tutti.
13:40Sì, dal palermitano all'europeo, a chi viene anche dall'Africa, dall'Asia, a volte ti arrivano da varie parti dei vari continenti.
13:56L'altro ieri dalla comunità femminile è partita una famiglia con cinque bambini per l'Australia, perché hanno trovato lì qualcosa che li accoglieva, una sorella di una immigrata.
14:13Allora per noi è un continuo andare, venire e trovare conforto, a volte sono giovani, a volte sono adulti già maturi e dobbiamo a tutti dare speranza.
14:32Giorni fa una giovane donna ha partorito a pochissima distanza da qui, da via Archirafi, rivolgiamo un appello a chi ha una necessità di questo genere, c'è accoglienza per chi deve affrontare anche un parto per esempio?
14:48Soprattutto noi lo viviamo con la comunità femminile, quante sono donne a volte incinta che arrivano lì e vengono accolte proprio per prepararsi poi al parto.
15:02Evitare il parto in strada come ha caduto?
15:04Certo, questo fu una cosa inaspettata, io proprio l'ho saputo la mattina dopo pochi minuti, però mi hanno detto che la polizia aveva già provveduto e ho detto che quando saremmo interpellati o ci interpellano noi con tutto il cuore, se c'è da aiutare aiutiamo subito.
15:26E' una enorme macchina della solidarietà, funziona ancora questa macchina?
15:34La solidarietà funziona in un modo oggi ancora forse più rafforzato, ma andiamo meno alla pariscenza e di più alla sostanza.
15:55E quindi come i fiumi sotterranei esiste e si prodiga sempre, anzi aumenta.
16:04Spesso c'era anche questa idea di apparire, io vado a fare questo, io vado a fare quella, oggi nel silenzio ti arrivano anche persone non solo per contribuire economicamente, ma ti arrivano anche per contribuire.
16:26Io sono pensionato, vorrei fare qualcosa e allora si mettono in movimento tante persone qualificate che si prodiga sia come medico, sia come avvocato, sono tante.
16:46Anche quello che viene a servire ai tavoli, non siamo quelli che vogliamo accumulare, ma vogliamo solamente ridistribuire tutto quello che arriva in modo tale che sia famiglie esterne, sia anche i fratelli, le sorelle, le mamme, i bambini possano tutti avere quel cibo necessario per andare avanti.
17:10Le faccio una domanda che tanti anni fa rivolsi anche a Biagio Conte, come ci si sente ad essere sostituti delle istituzioni di fatto?
17:18Allora noi non ci sostituiamo alle istituzioni, una volta ci è arrivato da un presidente della regione una lettera di ringraziamento proprio sotto Natale, grazie fratello Biagio perché tu fai quello che dovremmo fare noi e che non facciamo.
17:42Chiaramente noi non l'abbiamo detto noi, ce l'hanno detto loro e allora questo noi ringraziamo le istituzioni per quello che fanno, noi cerchiamo di contribuire nel piccolo, siamo una goccia come diceva madre Teresa, però quella goccia se può essere di riempimento a quel vaso noi siamo ben felici.
18:10Cosa accadrà a Natale?
18:12Natale per noi è stare vicino ai fratelli, alle sorelle, alle mamme, ai bambini, stare vicino a loro perché Natale non è il panettone, la mangiata, questo e quell'altro, per noi Natale è più che altro condividere la nostra gioia di vivere insieme.
18:35Il pranzo di Natale sì, la cena sarà molto probabilmente nella frugalità perché non è il mangiare che ci fa stare bene.
18:47Qui all'esterno nelle mura di Cinta della missione di via Archirafi per la quale faceste una grandissima battaglia indimenticabile oltre 30 anni fa, sono all'opera tanti artisti che stanno dipingendo 22 murales dedicati alla vita di Biagio Conte, come è nata quest'idea?
19:08La proposta è stata fatta da loro di arricchire invece queste pareti esterne con le immagini della storia di fratello Biagio e noi siamo rimasti veramente ammirati da questo spirito di dedizione, di qualità anche perché ognuno di loro è un artista vero e proprio che si sta prodigando a fare qualcosa di bello.
19:35Che serve non solo a noi ma anche alla città, alla città serve anche chi passa, possono essere stranieri, possono essere curiosi vari di cui attenzionare questo luogo che veramente è oggi nel cuore di Palermo un cuore che pulsa.
19:57Il 12 gennaio saranno due anni da quando Biagio non c'è più eppure poco fa il suo più stretto collaboratore Giacomo Milton mi diceva in realtà non è cambiato niente qui nelle nostre missioni perché è come se fosse sempre presente, è così?
20:11Sicuramente noi che siamo qui e che dobbiamo operare continuamente è come se lui fosse accanto a noi a suggerirci, a consigliarci, a vivere tra l'altro proprio per il 12 gennaio non solo vogliamo ricordarlo con la celebrazione eucaristica ma prepareremo anche quei giorni.
20:42Proprio quel giorno con dei momenti proprio significativi di cui giorno 11 saremo lì sempre in via decollati dove inaugureremo una ex garrita militare a Cappella dell'Annunziata di cui lui era proprio devoto e voleva proprio realizzarla.
21:06Il processo di beatificazione richiederà probabilmente tempo, che notizie le arrivano?
21:12Tanti ci chiedono ma quando, ma quando si fa qualcosa?
21:17Ho detto guardate sono i tempi che la Chiesa, anzitutto i tempi canonici che la Chiesa vuole, i tempi di Dio che dobbiamo anche sapere attendere.
21:30Don Pino Vitrano come sta? Questo carico, questa responsabilità, questa eredità come la gestisce?
21:38Prima di lasciare anche io questo mondo cerco di poter portare a compimento anche quello che con lui abbiamo pensato o guardato in progetto in futuro.
21:53E quindi sentendomi accanto a fratello Biagio e lui accanto a me ecco la cosa più bella è proprio poter realizzare quello che era nel progetto di Dio e che si serviva di noi per poterlo portare avanti.
22:13Dico come ci ha insegnato fratello Biagio, lui ci ha lasciato questo, a noi tocca continuare, noi stiamo continuando e l'acqua scorre sempre.
22:23Esempi, quelli che vi abbiamo mostrato sono figure esemplari, fra poco un'altra, Silvio Garattini, farmacologo, scienziato, studioso, 96 anni e tante cose da insegnarci, fra poco.
22:53E adesso un'altra figura esemplare, quella di Silvio Garattini, farmacologo di fama internazionale, 96 anni, fondatore dell'istituto Mario Negri, ha 5 figli, 7 nipoti, una vita ancora attiva, tanti viaggi nonostante l'età perché la longevità non è impossibile.
23:15Ce lo spiega lui come fare, lui che conduce una vita abbastanza frugale, nella quale si mantiene in attività, nel suo lavoro e nella quale ha rispettato una serie di abitudini.
23:27Ecco l'intervista di Giuseppina Varsalona, Garattini è stato a Palermo per tenere una lezione magistrale davanti a decine di studenti, nell'aula Maurizio Ascoli del Policlinico di Palermo, seguiamo l'intervista.
23:39Professore lei dice sempre che la prevenzione è una rivoluzione contro il mercato dei medicinali.
23:45Contro il mercato in generale perché non c'è solo quello dei medicinali, c'è anche il mercato alimentare, ci sono tanti tipi di mercati.
23:53Il mercato è in conflitto di interessi perché il mercato vuole farci credere che le malattie piovano dal cielo, in realtà la maggior parte delle malattie e soprattutto le malattie croniche dipendono dai nostri comportamenti.
24:09Quindi noi possiamo evitare le malattie, abbiamo 4 milioni e mezzo di diabetici in Italia, il diabete di tipo 2, quello dell'adulto, che hanno poi grandi complicazioni visive, cardiovascolari, renali, ma il diabete di tipo 2 è evitabile, non è una malattia che deve venire, dipende dalle nostre abitudini.
24:37Non aumentiamo le liste d'attesa ma siamo noi che le determiniamo, potremmo fare moltissimo per il servizio sanitario nazionale evitando di fare tanto lavoro inutile, il 40% dei tumori è evitabile, muoiono ogni anno 180 mila persone di tumore in Italia.
24:57Pensiamo a tutto quello che si può evitare di sofferenza, non solo per noi ma anche per i familiari, le malattie hanno anche problemi di tipo economico ma poi soprattutto ingolfano il servizio sanitario nazionale.
25:27Come si prevengono i tumori? I tumori si prevengono attraverso le vie fondamentali, il fumo, l'alcol, l'alcol è cancerogeno però ce lo dimentichiamo perché fa parte della nostra cultura, il vino, ma trattiamo l'alcol in modo diverso dalle sigarette, sulle sigarette c'è scritto che fa male,
25:57sulle bevande alcoliche non c'è scritto, bisogna andare in Nuova Zelanda per leggere su una bottiglia di vino questo prodotto che può nuocere la tua salute, facciamo il festival del vino, non faremo il festival delle sigarette, le sigarette le vendiamo in un posto molto specifico per controllare, l'alcol lo vendiamo dappertutto.
26:17Abbiamo atteggiamenti diversi, le droghe sono un altro problema che afflighisce soprattutto i giovani, ma non solo, le buone abitudini di vita, camminare, muoversi è molto importante per una buona relazione cerebrale, abbiamo bisogno di mantenere un peso corporeo ideale,
26:48di persone grasse, sovrappeso, obese, è molto importante l'alimentazione evidentemente, siamo quello che mangiamo come si dice, però dovremmo mangiare relativamente poco, mangiare poco è una delle condizioni di longevità.
27:10Qual è il suo rapporto con i farmaci?
27:12Il suo rapporto con i farmaci è che i farmaci sono qualcosa di molto importante, il farmaco va assunto tutte le volte in cui c'è bisogno, però il mercato invece ci spinge a usarne molto di più, abbiamo persone anziane che hanno anche 15 farmaci al giorno,
27:32che è una cosa senza senso perché nessuno ha mai dimostrato che 15 siano meglio di 10 o 10 siano meglio di 5, abbiamo il problema delle donne che ricevono i farmaci che non sono mai stati studiati nelle donne, sono stati studiati nei maschi,
27:50quindi ci sono tanti problemi nell'uso improprio dei farmaci e poi ci esprimiamo all'impiego di farmaci che fanno bene a chi li vende, basta pensare che spendiamo 5 miliardi all'anno per comprare integratori alimentari per cui non c'è nessuna base di attività giustificata da ricerche che abbiano valore scientifico.
28:18Anche qui siamo di fronte a un grande mercato e ci dobbiamo porre al mercato, dobbiamo usare i farmaci conoscendoli e questo richiede, nelle scuole richiederebbe che ci sia un insegnamento alla salute, basterebbe un'ora alla settimana per ogni classe,
28:40fatto da persone competenti per cambiare molto l'idea della salute che hanno i giovani e che poi avranno anche quando saranno adulti.
29:10Autore del bisogno