• 21 ore fa
Milano, 27 dic. (askanews) - Anche nel 2025 la Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo ha scelto di costruire la propria programmazione intorno al progetto diffuso "Pensare come una montagna". Il direttore della GAMeC, Lorenzo Giusti, ci ha raccontato cosa succederà nel nuovo anno: "Pensare come una montagna è un programma biennale che abbiamo deciso, dopo un anno di progetti diffusi sui territori della provincia di Bergamo, di rinominare il Biennale delle Orobie, cercando di sottolineare proprio la durata e il lungo termine di questo progetto, che per questo rivede anche un po' i format biennali tradizionali. Non è un evento che accade ogni due anni, ma per due anni ed è legato alle comunità del territorio. Ogni progetto scaturisce dall'incontro tra artisti internazionali e comunità sparse, della Val Brembana, della Val Seriana, dei comuni della Bassa, dell'isola bergamasca. L'essenza è proprio questa: riflettere sui temi della sostenibilità e della collettività attraverso i linguaggi dell'arte". In questo nuovo modo di pensare la parola "biennale" è chiaro che a essere cruciale è proprio il modo in cui il museo guarda ai territori. "Quello che stiamo cercando di fare è di non far atterrare dal cielo come se fossero delle astronavi alieni i progetti sui territori, ma cercare di far scaturire le idee, le progettualità e anche di ragionare sulla sostenibilità dei diversi progetti con le comunità che incontriamo, che possono essere comunità di vario tipo, enti territoriali, associazioni, volontari, cittadini comuni, studenti. Così il format viene trasformato e diventa più locale, diventa anche in scala, quindi una scala che non è la più grande possibile, ma è una scala che si adatta alle esigenze e alle possibilità dei diversi contesti che abitiamo".Tra gli artisti che saranno protagonisti ci sono Maurizio Cattelan, Cecilia Bengolea, Julius von Bismarck e Bianca Bondi.

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00:00Anche nel 2025 la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ha scelto di costruire
00:05la propria programmazione intorno al progetto diffuso Pensare come una montagna.
00:09Il direttore della gamma, Clorenzo Giusti, ci ha raccontato cosa succederà nel nuovo
00:13anno.
00:14Pensare come una montagna è un programma viennale, che abbiamo deciso dopo un anno
00:18di progetti diffusi sui territori della provincia di Bergamo di rinominare il viennale dell'Europa,
00:23cercando di sottolineare proprio la durata, il lungo termine di questo progetto, quindi
00:28che rivede anche un po' i format viennali tradizionali, non è un evento che accade
00:32ogni due anni, ma per due anni, ed è legato alle comunità del territorio, ogni progetto
00:37scaturisce l'incontro tra artisti internazionali e comunità sparse, della Val Brembana, della
00:42Val Sieriana, dei comuni della Bassa, dell'isola Bergamasca, l'essenza è proprio questa,
00:46riflettere sui temi della sostenibilità e della collettività attraverso linguaggi
00:50dell'arte.
00:51In questo nuovo modo di pensare alla parola viennale è chiaro che l'essere cruciale
00:54è proprio il modo in cui il museo guarda ai territori.
00:58Quello che stiamo cercando di fare è di non far atterrare dal cielo, come se fossero
01:01delle astronavi aliene, i progetti sui territori, ma cercare di far scaturire le idee, le progettualità
01:09e anche di ragionare sulla sostenibilità dei diversi progetti con le comunità che
01:14incontriamo, che possono essere comunità di vario tipo, enti territoriali, associazioni,
01:19volontari, cittadini comuni, studenti, e così il format viene trasformato e diventa
01:24più locale, diventa anche in scala, quindi una scala che non è la più grande possibile
01:29ma è una scala che si adatta alle esigenze e alle possibilità dei diversi contesti che
01:34abitiamo.
01:35Tagli artisti che saranno protagonisti ci sono Maurizio Cattelan, Cecilia Bengolea,
01:39Julius von Bismarck e Bianca Bondi.

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