Oltre 150 uomini mobilitati e 75 ore di lavoro ininterrotto. Tanto è servito per portare in salvo la speleologa Ottavia Piana che il 14 dicembre era rimasta intrappolata nell'abisso di Bueno Fonteno, vicino al lago d'Iseo, in seguito ad una caduta di quasi 5 metri. Un'operazione di salvataggio estremamente complessa e articolata che ha tenuto con il fiato sospeso tutta l'Italia. Una corsa contro il tempo e contro le insidie della montagna per riportare in superficie la donna. .Nel mini documentario "Fuga dall'abisso" ripercorriamo il salvataggio della 32enne bresciana con le voci di chi era con lei al momento dell'incidente e di chi si è calato nelle profondità della grotta per soccorrerla, e immagini inedite delle operazioni.
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NovitàTrascrizione
00:00Una speleologa è rimasta intrappolata in una grotta della Bergamasca in seguito a una caduta
00:13di diversi metri e allora la comunicazione da portare all'esterno era che era un incidente
00:18grave e quindi doveva attivarsi una macchina importante.
00:27Era una sensa sosta il lavoro dei 150 soccorritori per portare in salvo Ottavia Piana.
00:32Le notizie che arrivavano fra l'altro erano molto drammatiche quindi si temeva veramente
00:37il peggio.
00:38E sono le ore più difficili per riportare in superficie la speleologa Ottavia Piana,
00:47rimasta intrappolata nell'abisso di Buenofonteno.
00:50Se ci fosse presentato una situazione a rapida evoluzione probabilmente non ce l'avremmo
00:55fatta a tirarlo fuori.
00:57Io sono Claudio Forcella e sono il Presidente di Ottavia Piana.
01:27Siamo dell'associazione Progetto Sabino, questa associazione è nata nel 2007 a seguito
01:35della scoperta del complesso carsico di Fonteno.
01:38Innanzitutto lo speleologo è un esploratore, siamo spinti dalla curiosità, dalla voglia
01:47di conoscere, come si vuole andare sulla Luna, si vuole andare su Marte, noi invece siamo
01:53spinti dalla voglia di sapere cosa abbiamo sotto i piedi.
01:57Mi chiamo Giorgio Pannuzzo, sono speleologo appassionato ed ero nella stessa spedizione,
02:06chiamiamola così, in cui è successo l'incidente di Ottavia.
02:09Era una giornata esplorativa, quindi c'era stato il ritrovamento di una nuova diramazione
02:18che a sua volta aveva delle sottodiramazioni qualche giorno prima.
02:23Quindi sapevamo che c'erano tantissimi ambienti nuovi, sconosciuti, in cui nessuno è mai
02:29entrato prima.
02:30L'abisso di Buenofonteno è stata una scoperta eccezionale.
02:34In speleologia si intende abisso una grotta che supera i 50 metri di dislivello.
02:41In questo caso Fonteno è una grotta che arriva fino a 500 metri di profondità, anzi il complesso
02:48nell'interezza sono 750 metri di dislivello.
02:51Qui ci sono anche dei rami che vanno verso l'alto.
02:54A tutt'ora siamo arrivati quasi a, anzi probabilmente abbiamo in questi giorni superato abbondantemente
02:59i 36 chilometri di sviluppo.
03:12Questa è la zona dell'abisso Buenofonteno e questa è Nuova Vida.
03:17L'ingresso di Buenofonteno si trova in questa zona, circa 900, anzi a 850 metri di quota.
03:24La zona dell'incidente dovrebbe essere grossomodo collegata in queste punte, quindi bisogna
03:28prima scendere per poi risalire.
03:30Infatti il luogo dell'incidente era quasi a quota del livello d'ingresso.
03:36È una grotta di per sé molto labirintica.
03:38Al momento siamo a circa 35 chilometri di sviluppi sotterranei e di ambienti vari ed
03:43è anche proprio molto differenziata come tipologia di ambienti, per cui ci sono dei
03:49grandi pozzi.
03:50Nello stesso sistema ce n'è uno che è circa 180 metri di profondità.
03:55È una grotta classica, diciamo da questo punto di vista, perché è composta da meandri
04:01che scorrono inclinati, intercetano dei pozzi, riparte il meandro, pozzo, meandro, fino a
04:06arrivare al livello di falda dove è tutto allagato e non si riesce più a passare, se
04:12non gli spede subito.
04:13Ci sono normali passaggi in cui cammini, alcuni in cui strisci, alcuni in cui ti arrampichi
04:19facilmente, altri in cui è meglio che ci sia una corda di sicurezza.
04:24In quegli ambienti lì la temperatura è abbastanza critica.
04:28Ci sono circa 7-8 gradi nelle zone interne della grotta e sono costanti in tutto l'anno.
04:44Ottavia era quella che si occupava della topografia della grotta.
04:48Cosa vuol dire topografare la grotta?
04:50Vuol dire andare a misurare, diciamo, tutto il percorso dei vari rami che compongono la
04:56grotta e una volta portati fuori i dati, su un computer si riesce a vedere come si muove
05:02la grotta all'interno della montagna, quindi si possono fare tante valutazioni.
05:06Essendo in nove persone ci siamo divisi in tre squadre per riuscire ad ottimizzare il
05:12nostro tempo, il nostro lavoro.
05:14Fra l'altro due o tre di queste persone facevano parte anche del soccorso speleologico.
05:20Sono ambienti nuovi perché non c'è mai entrato nessuno prima di noi e quel giorno
05:25era un giorno da quel punto di vista che non c'era nessuno.
05:28E' un giorno che non c'è mai entrato nessuno, è un giorno che non c'è mai entrato nessuno.
05:33E quel giorno era un giorno da quel punto di vista particolarmente fortunato perché
05:38in una sola giornata, in tre squadre, siamo riusciti a scoprire circa due chilometri di
05:43ambienti nuovi, che è una cosa epocale.
05:45Purtroppo quell'inizio fortunato della giornata è stato poi funestato da una sfortuna davvero
05:54singolare, inaspettata, che è quello che è successo poi a Ottavia.
06:02Le squadre che entrano cedono sempre notizia di sé, sia avvertono quando entrano e avvertono
06:16quando escono.
06:17Quel giorno lì abbiamo visto che non uscivano, però eravamo molto fiduciosi perché sapevamo
06:26che erano in zona esplorativa e di solito quando c'è ritardo, in questi casi, vuol
06:30dire che si sta esplorando e che si è trovato e quindi si tende a restare all'interno molto
06:34più a lungo.
06:35Quando è successo l'infortunio io ero lontano da Ottavia, quindi in realtà non ho visto
06:39la dinamica precisa di quello che è successo, però mi sono fatto raccontare da due ragazzi
06:43che erano con lei e praticamente lei si trovava in un passaggio tranquillo che però sotto
06:52aveva uno sfondamento.
06:53Da quel passaggio ci sono passati gli altri due ragazzi, lei che era per ultima e improvvisamente
06:59sotto i piedi quel passaggio ha ceduto e lei si è ritrovata nel vuoto perché non
07:03è riuscita a trattenersi nelle pareti e quindi è caduto un po' male.
07:18Abbiamo capito subito la gravità della situazione sia per quello che ci ha detto lei, sia per
07:24il tipo di caduta che ha subito, che dopo i cinque metri di caduta viene sempre data
07:31l'assunzione che ci siano delle ferite importanti e che la persona potrebbe essere a greve rischio.
07:38Appena subito dopo la caduta è stata subito lucidissima, ha descritto subito tutto, quello
07:43che ho potuto vedere io dalla sua espressione, sì sconforto perché chiaramente sapeva quello
07:49che l'aspettava e ancora più incredula perché non era la prima volta che le succedeva ma
07:58proprio a me di nuovo, ancora a me.
08:11La cosa che vien da dire a tutti quelli che la conoscono è che è stata veramente sfortunata
08:17perché so che è molto attenta alla sicurezza, addirittura a volte è al limite del pedante,
08:22proprio quella che si occupa, non so, negli armi in grotta, va sempre a verificare che sia tutto
08:28a posto, che le corde siano installate correttamente, non l'ho mai vista prendere rischi.
08:34Abbiamo capito che c'era un problema a tutte e due le gambe, che c'era un problema alle spalle,
08:40alla schiena non era ben chiaro, che aveva picchiato la faccia, infatti aveva degli ematomi
08:45e tutto ciò era un quadro per cui dobbiamo dare per scontato il peggio e allora la comunicazione
08:55da portare all'esterno era che era un incidente grave e quindi doveva attivarsi una macchina importante.
09:01Io sono Corrado Camerini, sono il responsabile del soccorso speleologico della Lombardia e mi
09:20occupo fondamentalmente della gestione degli interventi speleologici che accadono appunto in
09:26Lombardia. La chiamata è arrivata intorno alle nove di sera. Ovviamente quando arrivano questo
09:32tipo di segnalazioni la procedura vuole che la prima cosa da fare è di valutare quali sono le
09:39forze disponibili e di avere il più possibile di informazioni perché è ovvio che in base alle
09:46informazioni che si hanno si potrà poi costruire le ipotesi di intervento. Il guaio spesso è che
09:53in queste prime fasi le informazioni sono drammaticamente scarse. Quindi sono uscite due
09:57persone insieme per andare a dare l'allarme all'esterno, loro ci hanno messo credo sulle
10:03tre quattro ore ad arrivare all'esterno, poi dall'esterno dovevano arrivare in un punto in
10:07cui c'era campo telefonico, poi finalmente hanno potuto avvisare i soccorsi. In questo caso chi
10:15ha dato l'informazione era un nostro tecnico che era in grotta insieme a Ottavia, quindi le
10:21informazioni erano sufficientemente dettagliate per farci già presagire che non si sarebbe
10:30trattato di un intervento facile perché ci hanno subito detto una prima valutazione delle lesioni
10:38e soprattutto ci hanno comunicato che la grotta era in esplorazione e che si trattava di un lungo
10:44tratto di meandro. Questo significava grosso sforzo, grosso impegno perché il trasporto in
10:54questi frangenti è estremamente difficoltoso.
11:06Le informazioni che sono arrivate erano abbastanza drammatiche. Avevano già individuato che c'erano
11:11lesioni a livello degli arti inferiori, che c'erano lesioni a livello costale, che c'erano
11:17lesioni a livello del massiccio facciale e soprattutto della sintomatologia che per noi
11:25era estremamente drammatica. C'era un problema di respiro, c'era una frequenza respiratoria molto
11:33elevata. A complicare gli aspetti è il fatto che si trattava di una cospicua zona di grotta
11:42appena esplorata. Ottavapiana era almeno quattro ore di cammino dall'ingresso, quindi si trovava
11:50di fronte a una grotta vergine appena esplorata con tutte le difficoltà che poteva presentare.
11:56Abbiamo portato in grotta tre chilometri di cavo, convinti di averne l'abbondanza,
12:06e siamo rimasti sotto di un chilometro. Questi avevano esplorato due chilometri
12:11di grotta nuova, per certi aspetti il caso peggiore che ci potevamo aspettare.
12:26Per cui abbiamo indirizzato subito i sanitari e non un sanitario ma due. Rino Bregani,
12:39medico del soccorso alpino-speleologico Lombardo e nazionale. Ottavia si è fatta male alle 18 di
12:47sabato. Noi siamo stati alertati alle 10, giusto il tempo quattro ore, perché qualcuno uscisse,
12:55siamo entrati in grotta alle due di notte della domenica mattina e abbiamo avuto un contatto con
13:00lei tra le nove e le dieci del mattino di domenica. All'inizio si parlava dell'incidente comunque a
13:06quattro ore dall'ingresso, una caduta da quattro metri, quindi si prospettava comunque un trauma
13:11importante, ma sul posto sono arrivate notizie molto più allarmanti di un soggetto che faceva
13:17fatica a respirare, che aveva un disturbo della visione e si prospettava del rischio di una
13:22neumologia cerebrale o un trauma polmonare costale molto molto importante che ci ha preoccupato
13:28seriamente perché in poche ore, da come poteva essere l'ipotesi che abbiamo prospettato,
13:33potevamo trovarci incontro a un esito fatale, quindi la pressione era molto, la fretta tanta
13:40perché c'era un forte timore di arrivare troppo tardi. Le prime fasi di intervento sono la discesa
13:46sull'infortunato con quelli che noi chiamiamo sacchi di primo intervento. Sono sacchi che hanno
13:52una dotazione sanitaria, una dotazione per il comfort e una dotazione di presidi per
13:58l'immobilizzazione di prima battuta. Trovare Ottavia tranquilla, sveglia e respirante alla
14:05prima occhiata già ci siamo tranquillizzati, ha detto bene, intanto è viva perché non era
14:11affatto scontato che l'abbiamo trovata ancora in condizioni di respirare o di un stato di
14:18coscienza vigile che potesse rispondere, quindi è già stato il primo respiro di sollievo per trovare
14:24una situazione abbastanza stabile. In pochi minuti, valutando il respiro, la saturazione, il polso,
14:30vari parametri medici che abbiamo subito verificato, abbiamo capito che la situazione era se non
14:38altro stabile. Nel caso di Ottavia abbiamo posizionato un corsetto rigido perché lamentava
14:44un forte dolore alla schiena, che è una zona che aveva picchiato cadendo e che abbiamo anche
14:50ricostruito facendoci raccontare l'accaduto, dopodiché l'abbiamo spostata a quei pochi metri
14:55per andare in un punto caldo, in quel punto lì arriverà la barella e poi si passerà al posizionamento
15:02di barella per poi proseguire il trasporto.
15:13Difficile stimare il tempo totale di quanto durerà questo recupero, si parla ancora comunque di giorni, non è una questione di ore la fine dell'evento.
15:26Il calcolo che fa il nostro soccorso è che per una persona sana che impiega un'ora a percorrere la grotta, una barella con una persona in condizioni serie,
15:42quindi che bisogna trasportare con molte precauzioni, si calcola 20 ore o 25 ore, quindi sapevo che sarebbe stata una cosa molto lunga.
15:53E in un intervento così lungo può succedere di tutto.
15:58Parliamo di interventi che durano, come in questo caso, anche molti giorni, quindi quello che è stabile, assodato nelle prime ore
16:05può diventare un problema a distanze di tanto tempo sommando il freddo, la tensione, la disidratazione, una nutrizione necessariamente deficitaria
16:16per una persona che è in grotta e senza mezzi.
16:19La grotta la conoscevamo e questo ci ha permesso di sapere già in anticipo qual era la logistica che ci serviva.
16:28Se è vero che ci possono essere ambienti particolarmente ampi, altrettanto vedo che ci sono ambienti molto più angusti
16:35e soprattutto con morfologie che in qualche caso male si adattano al recupero di una barella rigida e ingombrante.
16:45Punti in cui la progressione con una barella è estremamente difficile, a volte impossibile
16:50e quindi bisogna operare con tante persone che possano aiutare per allargare, per cercare di sagomare la grotta
16:58ma nel contempo dove non è possibile pensare a soluzioni mediche per trasportare un ferito con una barella che in certi punti fa fatica a passare.
17:07Sì, in alcuni tratti abbiamo utilizzato l'esplosivo, in alcuni tratti è sul stato sufficiente martello, leverino, piedi di porco
17:16e qualche decina di tratti a partire da dove si trovava l'infortunata fino all'uscita.
17:22Per fare passare la barella in totale sicurezza quindi in perfetta orizzontalità è stato necessario purtroppo usare anche delle microcariche
17:31che comunque sono sempre un rischio, ovviamente non per gli operatori nel momento in cui le usano perché vengono comandate a distanza, è ovvio questo qua
17:43però per esempio si possono generare dei fumi che potrebbero anche creare problemi al ferito.
17:50Le strategie in questi casi sono diverse, possono variare dal fatto che i tecnici banalmente si mettono con la schiena contro una parete e le ginocchia contro la parete di fronte e la barella gli scorre sopra.
18:06In qualche caso si crea un piano di scorrimento posizionando dei tecnici piegati se la fanno scorrere sulla schiena.
18:37C'è la possibilità laddove si riesce a raggiungere il soffitto di creare quello che noi chiamiamo il pendolo per cui c'è un attacco che arriva sulla barella e la barella viene traslata appesa.
18:51Per voler essere pessimista ci vorrà una settimana però in realtà ci è voluto per fortuna abbastanza di meno ma neanche troppo di meno.
19:12Complessivamente sono stati mobilitati 159 speleologi praticamente da tutta Italia.
19:20Il tempo che abbiamo impiegato complessivamente da quando siamo arrivati, quindi quando ho avuto le prime valutazioni, le prime cure fino a che non è uscita è stato di circa 75 ore al giorno.
19:36Si è trattato del secondo intervento più lungo in assoluto fatto in Italia per uno speleologo.
19:44Sicuramente percepire la difficoltà, l'impervietà del posto, i mezzi estremamente particolari che si devono utilizzare ma che poi alla fine risiedono sulle poche capacità umane di forza, di coraggio, di resistenza, di sacrificio.
20:02Questa cosa qui forse potrebbe enfatizzare l'interesse, l'attenzione e la compartecipazione emotiva anche di tante persone.
20:10Io ero presente nel momento in cui la barella è uscita perché eravamo la squadra che poi l'ha accompagnata fuori.
20:30A questo momento verrà verricellata dall'elicottero che la porterà poi in ospedale.
20:40Quindi finalmente dopo quattro giorni ce l'abbiamo fatta ed è finita così.
20:52Come sta?
20:53Sta in condizioni stabili, normali, è tutto un altro discorso, è fuori e quindi ha la possibilità di essere poi curata nel modo più opportuno.
21:11I primi momenti sono stati abbastanza pesantissimi. Con le informazioni che avevamo, se ci fosse presentata una situazione a rapida evoluzione probabilmente non ce l'avremmo fatta a tirarla fuori.
21:30Era troppo lontana e non avevamo ancora attivato lo sforzo sufficiente.
21:37Finché l'ho vista uscire a livello personale l'ho subita.
21:44Quando siamo usciti fuori sì, chiaramente c'è stato finalmente un momento di rilassamento, ok, ma non perché ci fossero dei dubbi prima.
22:01In tutta questa vicenda una cosa che mi ha disturbato davvero ma davvero tanto è tutto quello che è successo all'esterno.
22:10Una quantità di persone, non solo popolino diciamo così, che purtroppo si sente in dovere o in diritto di commentare,
22:25senza avere la più pallida idea di quello di cui sta parlando.
22:36Per cui l'unica cosa che ha colpito l'attenzione è che questa ragazza si è fatta male due volte di fila nella stessa grotta.
22:44Da un lato si assiste a un'enorme solidarietà, tutti noi siamo volontari, tutti noi abbiamo ritagliato il tempo per salvare una persona come noi,
22:53una persona con la nostra passione che stava male, soffriva, poteva morire.
22:58Dall'altra faccia di questa medaglia ci si è trovati di fronte a un pensiero incontrollato, demotivato.
23:07Io lavoro in ospedale tutti i giorni, se dovessi al fumatore che ha il tumore del polmone dire te lo sei cercato,
23:14a chi ha la cirrosi epatica e ha bevuto se l'hai cercato, a chi ha mangiato pesante e gli è venuto l'infarto,
23:21cioè è un discorso da cui non si viene fuori.
23:25Noi nel momento in cui uno ha bisogno, è impossibile pensare a queste cose, pensa a chi ha bisogno e il discorso finisce lì.
23:32I soccorsi, chi li paga? Partiamo dal presupposto che noi ci paghiamo la nostra assicurazione e quindi l'assicurazione già copre.
23:42Tutti gli speleologi o il 90% oltretutto sono anche soci del club alpino italiano, il CAI,
23:49diciamo che siamo noi stessi che ci proteggiamo da quel punto di vista.
23:55Il grado di civiltà di un paese si misura anche dalla qualità dei soccorsi che è in grado di offrire.
24:01In Italia abbiamo la fortuna di avere un soccorso speleologico che è un'eccellenza, non lo dico per dire, siamo tra i migliori al mondo.
24:11Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce a chiunque il soccorso sanitario urgente, chiunque sia.
24:18Da qualsiasi parte arrivi, a prescindere dal fatto che abbia cittadinanza italiana o meno.
24:24E questo secondo me è un segno di civiltà sicuramente e non certo il segno di un problema che esiste.
24:48Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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