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In un'intervista rilasciata a LaPresse, Renzo Ulivieri ricorda Aldo Agroppi, morto all'età di 80 anni nella sua Piombino."Conservo una sua lettera che mi scrisse in un momento difficile per me. Fu un segno di grande sensibilità", ha detto Ulivieri, presidente dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio, protagonista di diverse sfide in panchina proprio contro Agroppi. "Con Aldo tante partite da avversari, ma non c'è mai stato alcuno screzio"

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Trascrizione
00:00Tanti ricordi, tanti ricordi, e conservo una lettera che mi scrisse in un periodo molto
00:09difficile per me, uno dei pochi, uno che si ricordò di me in quel periodo oscuro, per
00:18me, e quindi fu un segno di grande sensibilità. Era di scoglio lui, perché c'erano di scoglio,
00:33di sabbia e di terra. Io ero di terra perché ero dell'interno, quindi né di sabbia né
00:40di scoglio. Di sabbia era Marcello Ripi, Fassetti, erano di sabbia, via. L'avevano classificato
00:51così, credo che questa classificazione l'abbia fatta Gropi, che sia stato proprio lui a farla.
00:57A Gropi e Sonetti erano di scoglio e poi c'era una parte che eravamo di sabbia, via. Un dispiacere
01:09che alla mia età ci si fa allenamento, che non è una parola a questo tipo di dispiacere,
01:20perché quando sei giovane questo tipo di dispiacere ce n'hai uno ogni cinque o sei anni. Quando
01:28cominci a invecchiare passano gli anni e ce n'hai ravvicinati qualche più giocatore.
01:37Ieri in questi giorni è morto Calciatori, Marco che era stato mio calciatore a Vicenza.
01:43Qui ne capita di più, è la vita. Avversari però non c'è mai stato nulla. Durante le partite,
01:56durante le corse non c'è mai stato nulla, né uno screzio, mai, via. Ci si salutava,
02:06ci si salutava come vecchia amicia.

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