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La vita di Mario Ubaldo Rossi, criminale attivo a Genova dagli anni ’70, nell’Italia degli anni di piombo, e fondatore di una delle bande criminali più temute del Nord Italia.

Regia di Errico D'Andrea, Lucio Laugelli. Un film con Pancrazio Chiruzzi, Mario Rossi (IV), Mario Tuti. Genere Docu-fiction - Italia, 2025.
Disponibile su Prime Video.
Trascrizione
00:00Eravamo poveri, mio padre mi faceva ragionare, mia madre invece era manesca e io le ne combinavo
00:09di tutti i colori.
00:10Ho cominciato a fare, poco meno di 18 anni, le rapine in banca.
00:17C'è un'indagine, in questo procedimento c'entra Mario Rossi come il capo di una banda.
00:24La storia di questa banda qua è una storia di rapinatore.
00:28Un sequestro schiaffino, quello di Saradomini, per cui sono stato condannato.
00:34Mi ha puntato col pistola e tamburo e mi ha fatto arrabbiare.
00:39L'ho fatto prima, BOOM, ci ho sparato ed è morto.
00:42E' un po' ribelle all'interno del carcere e quindi è nel circuito dei braccetti.
00:49Io stesso sono finito al braccetto perché ho giustiziato un infame.
00:53E' uno svuotarti dentro.
00:57Un posto di deprivazione sensoriale.
01:00Ho sequestrato il direttore e le guardie, chiedere di poter avere la macchina blindata
01:07della direzione, raggiungere il posto, sequestrare qualche natante e poi andare all'avventura.
01:13Il carcere è molto silenzioso e soprattutto ha reso la situazione più gestibile della
01:22mia persona.
01:24Per Mario la pittura è il gesto, la possibilità di una pennellata che si riconosca e che sia
01:31la sua.
01:32Mario non ha capito che i primi nemici non è la polizia, i primi nemici sono quelli
01:42dell'ambiente.
01:43Sono loro che non ci vogliono fuori.
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