La lunga battaglia legale dell’Ipab Ambrogio Fonti si conclude con una vittoria: la palazzina di via Ripetta 234, da anni occupata a canoni irrisori, torna nelle mani dell’istituto. Gli appartamenti, affittati a familiari di ex commissari per soli 400 euro al mese, saranno ora destinati a progetti per il «dopo di noi».
Il presidente Massimiliano Monnanni ha elogiato le recenti sentenze del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, che hanno condannato l’inerzia della precedente amministrazione e supportato le azioni legali intraprese dall’ente. L’obiettivo è rilanciare la missione sociale dell’Ipab, trasformando un simbolo di nepotismo in una risorsa per le persone più vulnerabili. Il recupero dell’immobile in via Ripetta, ha spiegato Monnanni, è solo l’inizio di un processo più ampio di rivalutazione e riqualificazione delle risorse destinate ai servizi sociali.
Il presidente Massimiliano Monnanni ha elogiato le recenti sentenze del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, che hanno condannato l’inerzia della precedente amministrazione e supportato le azioni legali intraprese dall’ente. L’obiettivo è rilanciare la missione sociale dell’Ipab, trasformando un simbolo di nepotismo in una risorsa per le persone più vulnerabili. Il recupero dell’immobile in via Ripetta, ha spiegato Monnanni, è solo l’inizio di un processo più ampio di rivalutazione e riqualificazione delle risorse destinate ai servizi sociali.
Categoria
🗞
Novità