Firenze, 21 gen. (askanews) - La sentenza sul referendum sull'autonomia differenziata "è un'ulteriore bocciatura della Corte costituzionale rispetto a quella che era stata la legge. Il ragionamento della Corte è che ha talmente smontato la legge Calderoli che non c'è bisogno di fare il referendum". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, rispondendo ai giornalisti."Allora - ha aggiunto Giani- io rilancio la nostra impostazione. Le Regioni non hanno bisogno di differenziarsi tra di loro sul piano delle competenze formali, hanno bisogno di un'autonomia equa e solidale che si basi, da parte del Governo, sulle risorse. Quello che ci proponeva Calderoli erano competenze formali a costo zero, mentre ciò di cui abbiamo bisogno sono risorse per far fronte alle esigenze dei cittadini. Apriamo una grande campagna perché l'autonomia siano, nell'ambito delle funzioni che le Regioni esercitano, risorse, a partire della sanità, il traporto pubblico, le rigenerazioni urbane, gli interventi che possano alleviare le diseguaglianze e i distacchi sociali", ha concluso Giani.
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00:00Un'ulteriore bocciatura della Corte Costituzionale rispetto a quello che era stata la legge,
00:05perché sostanzialmente il ragionamento che la Corte ha fatto è che ho talmente smontato
00:10la legge Carderoli sull'autonomia differenziata che non c'è bisogno di fare il referendum.
00:15Io allora rilancio quella che è stata la nostra impostazione.
00:19Le regioni non hanno bisogno di differenziazione fra di loro sul piano delle competenze formali,
00:26hanno bisogno invece di un'autonomia che sia equa e solidale e si fondi da parte del
00:31Governo soprattutto sulle risorse, perché quello che ci proponeva Carderoli erano competenze
00:36formali a costo zero, mentre invece quello di cui abbiamo bisogno è la necessità di
00:41risorse per far fronte ai bisogni dei cittadini, quindi abbiamo una grande campagna per che
00:47l'autonomia sia nell'ambito dei compiti e delle competenze che le regioni esercitano
00:54risorse a partire sulla sanità e a continuare sul trasporto pubblico, sulle rigenerazioni
01:00urbane, sugli interventi che possano alleviare le diseguaglianze e gli stacchi sociali.