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un estratto per il web di "Vivere in Piedi" La vita di Teresa Noce, Madre Costituente e Combattente Partigiana, attraverso le parole tratte dallo spettacolo teatrale «Vivere in piedi», prodotto da ArTeMuDa nel 2017. Video realizzato in occasione del 25 aprile 2020 da ANPI Sezione Chiomonte-Alta Valle di Susa e Associazione ArTeMuDa.​«In tempi di teatri chiusi, abbiamo realizzato questa versione ridotta e artiginale perché fosse fruibile da tutti, la vita di Teresa Noce è straordinaria e merita di essere conosciuta»

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Trascrizione
00:00Prendi il fucile e gettalo per terra, vogliamo la pace, vogliamo la pace, vogliamo la pace
00:15e non vogliamo più la guerra.
00:20Qualche tempo fa mio nipote di Luca mi chiese, preoccupato se ora che era tutto finito io
00:27mi sentissi sola.
00:29Risposi, no Luca, tua nonna Stella non è sola, hai libri con lei, da leggere, da scrivere,
00:38tengono compagnia sai e non solo per gli autori ma per tutti i personaggi che in essi lottano
00:44e vivono e ti rendono partecipe di tutte le loro storie, dei loro sentimenti, dei loro
00:51pensieri.
00:53Ma in realtà un po' sola si sentiva, abituata come era stata per tutta la vita a lottare,
01:00viaggiare, studiare, sempre e mezzo a donne, ai compagni, sempre.
01:05Fino a quel 1953, apprese la notizia dal giornale, Luigi Longo, dirigente del partito comunista
01:14italiano, come lei e del resto, aveva richiesto e ottenuto l'annullamento del matrimonio
01:20da Teresa Noce.
01:22A D. 26 ottobre 1953, presso il tribunale di San Marino, si dichiara annullo il matrimonio,
01:31contratto il 3 settembre 1925, tra Longo Luigi di Giuseppe e Noce Teresa Fucchietto, per
01:40la invalidità del consenso da parte del Longo.
01:44Furiosa e convinta che si trattasse di un'invenzione, trasmise la smentita al giornale asserendo
01:51che da comunista mai avrebbe accettato di ricorrere al tribunale di San Marino per risolvere
01:58un matrimonio, espediente questo prettamente norghese.
02:02Purtroppo, invece, era vero.
02:05Longo, aiutato da qualcuno, aveva agito a sua insaputa.
02:09Come se non bastasse, il partito per il quale aveva gettato sangue una vita intera, la accusò
02:15di aver gestito la situazione con impulsività e senza alcuna autorizzazione.
02:20Questo portò alla sua esclusione dalla dirigenza del Partito Comunista Italiano.
02:26Si ritiene inammissibile che un membro della direzione del partito invia a un giornale
02:32una lettera di questa natura e di questo contenuto.
02:35Ogli atti chiami subito Teresa Noce e le parli a nome del partito.
02:40Del resto, la compagna Noce ha sempre litigato con tutti, compagni, dirigenti, persino con i
02:49dottori, si è sempre rifiutata di chiudere i propri articoli con la dicitura di partito
02:54sotto la guida del compagno Stalin.
02:57Non solo, scrive libri e li dedica ai propri figli.
03:02La direzione del Partito Comunista decreta che Teresa Noce non è più un membro della direzione stessa.
03:11Quello fu il più grave trauma della mia vita, più del carcere, più della deportazione.
03:20Umiliata e ferita, mi ritirai definitivamente dalla vita politica, decidendo di dedicarmi
03:29soltanto più all'altra, più a grande passione, la scrittura.
03:34Abituata, come era stata per tutta la vita, a lottare, viaggiare, studiare,
03:39sempre in mezzo a donne, ai compagni.
03:42Prima sartina, poi stiratrice, poi operaia alla Fiat Bredetti,
03:48conosce la politica militante rendendosi subito protagonista di prime grandi vittorie.
03:54Fu grazie a lei che si ottenne per la prima volta l'indennità di licenziamento per le
04:01donne costrette ad abbandonare il posto di lavoro in vista del ritorno dei Reducidi al fronte.
04:06Gli anni da rivoluzionaria professionale, come amava definirli,
04:12li passò fra all'Unione Sovietica, dove si formò, in Spagna a combattere contro il generale
04:18Francisco Franco e in Francia come responsabile della mano d'opera immigrata,
04:24e nel gruppo dei Francs-Tiroler-Partisans e nel Partito Comunista Francese.
04:29Fu internata e poi liberata per intervento delle autorità sovietiche.
04:34Nel 1943 venne arrestata e dopo alcuni mesi deportata in Germania e poi in Cecoslovacchia.
04:43Le forze della Resistenza liberano l'Italia.
04:472 giugno 1946. L'Italia vota Repubblica.
04:52Dopo la liberazione entrò nella direzione del Partito Comunista Italiano,
04:57venne eletta all'assemblea conseguente e diventò parlamentare fin dalla prima legislatura.
05:04Erano anni di ricostruzione con inverni rigidi. I bambini, soprattutto quelli di Milano,
05:10erano in pericolo. Erano deboli, erano denutriti. Non ce l'avrebbero fatta
05:15sopravvivere ad un'altra stagione fredda. Decisi allora di rivolgermi ai compagni di Reggio Emilia,
05:21che erano più fortunati di noi da un punto di vista alimentare, e agli Alleati,
05:26dopo tutto comandavano ancora loro. I dirigenti del mio partito, prima fra tutti i Longo,
05:32non erano d'accordo. No, no, no, no, compagna Stella.
05:38I compagni di Reggio Emilia possono ospitare sì e no dieci bambini e allora questi devono
05:44essere i nostri bambini, figli di partigiani, figli di comunisti. Insomma, deve essere una
05:51cosa interna al partito. No, questa volta sono io a non essere d'accordo. Anzitutto perché io
05:57mi fido dei compagni di Reggio Emilia. E poi noi non possiamo pensare soltanto ai nostri bambini.
06:04Teresa Noce, con l'aiuto del partito, organizzò quelli che passarono alla storia come i treni
06:12della felicità. Compagna Stella, abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Quanti?
06:18La prossima volta cercheremo di fare di più. Compagna, quanti? Due mila. Due mila? Due mila
06:30bambini? Compagna, mi stai dicendo che riusciremo a salvare dalla fame del freddo non dieci,
06:37ma due mila bambini? Sì. Quei bambini diventarono 35 mila, poi 70 mila, fino ad arrivare a cento
06:48mila. Compagni, si è liberato a Roma un posto come segretario generale dei tessili. Non lo
06:57vuole nessuno. Lo diamo alla compagna Stella? Quei primi mesi furono sfibranti e amari. Intenso
07:05anche lì fu il mio impegno in un ambito formato prevalentemente da donne, per le quali lottai per
07:12le loro condizioni di lavoro e per la tutela delle lavoratrici madri. Non conosce il lavoro
07:18sindacale attuale. Occorreva riorganizzare tutto il lavoro. Non conosce i problemi tecnici. Occorreva
07:25preparare una piattaforma rivendicativa generale e batterci per il contratto di lavoro nazionale.
07:31E soprattutto è una donna. Sì, e soprattutto sono una donna. E infatti mi resi conto da subito
07:38che i problemi più importanti per le donne erano l'adeguamento professionale, la parità di salario
07:44e la maternità. Le tessili percepivano un salario inferiore a quello maschile, di ben 50%, ma il
07:52problema principale rimaneva comunque la tutela della maternità. Così il 2 giugno 1948 feci la
08:00mia prima proposta di legge parlamentare sulla maternità. Sì, assai più che di iniziativa
08:05parlamentare sarebbe giusto parlare di iniziativa popolare. Eh sì, certo. È la prima proposta
08:11presentata dalle lavoratrici interessate. Discussa e corretta articolo per articolo,
08:17in grandi assemblee di donne e di madri. Compagna Stella, questa lotta ci sta estenuando. La
08:25maggioranza ci concede cinque mesi di riposo obbligatorio pagati al 75%. È una buona proposta,
08:32accettiamola. No, Togliatti, io li voglio riconosciuti al 100%. Questa battaglia la
08:38conduco io sotto la mia responsabilità. Basta, non dico più niente. La sua testaccia dura di
08:46Piemontese ebbe la vittoria e alla fine, grazie alle compagne, riuscì a strappare l'80% e la
08:53legge sulla maternità venne approvata. Prendi il fucile e gettalo per terra, vogliamo la pace,
09:07vogliamo la pace, vogliamo la pace, non vogliamo più la guerra. Non è ancora così per tutte
09:20oggi, Stella, mi dicono. Qualcuna ti ha seguita, qualcun'altra va aspettata, ma la battaglia per
09:27le donne è ancora aperta. Già, ricordate compagne, se una classe è discriminata, qualunque essa sia,
09:36si combatte per quella. E non può esserci emancipazione femminile se non si emancipano
09:43prima gli uomini. Compagne sì, compagne, perché questo non è un appellativo di partito, ma un
09:52appellativo femminile, perché le donne sono compagne dell'uomo, sono compagne di lavoro,
10:00sono compagne di lotta per la nostra emancipazione. Ecco perché mi rivolgo a tutte voi chiamandovi
10:07compagne, a qualunque partito apparteniate o senza partito che siate. Tenete gli occhi aperti,
10:17compagne, nessuna vittoria è per sempre.
11:07Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
11:37Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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