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«L'orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altri fede avvenuto in quegli anni non può essere dimenticato né negato». Così Papa Francesco al termine dell'Angelus ricordando che il 27 gennaio ricorre la Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell'Olocausto. «Ottanta anni della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz», ha detto il Pontefice che ha citato «la brava poetessa ungherese Edith Bruck che abita a Roma. Lei ha sofferto tutto quello. Oggi se volete potete ascoltarla nel programma `Che tempo che fa´. È una brava donna», ha sottolineato. «Ricordiamo anche tanti cristiani, tra i quali numerosi martiri».

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00:00Domani ricorre la giornata nazionale di commemorazione in memoria delle vittime
00:10dell'Olocausto, 80 anni della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
00:20L'orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altri fede avvenuto in quegli anni
00:34non può essere né dimenticato né negato.
00:38Ricordo la brava poetessa ungherese Edith Brooke, che abita a Roma. Lei ha sofferto
00:50tutto quello. Oggi, se volete, potete ascoltarla nel programma Che tempo che fa. È una brava donna.

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