Il personaggio del giorno: Lando Fiorini
Lando Fiorini, pseudonimo di Leopoldo Fiorini, nacque a Roma, nel rione di Trastevere, il 27 gennaio del 1938. Ancora oggi è considerato una figura indimenticabile della storia della musica, perfettamente in grado di mescolare con immenso talento, la tradizione della canzone popolare romana, assieme al teatro e alla comicità.
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https://www.radioroma.it/2025/01/27/lando-fiorini-la-voce-di-roma-il-cuore-di-unepoca-con-francesco-fiorini-video/
Lando Fiorini, pseudonimo di Leopoldo Fiorini, nacque a Roma, nel rione di Trastevere, il 27 gennaio del 1938. Ancora oggi è considerato una figura indimenticabile della storia della musica, perfettamente in grado di mescolare con immenso talento, la tradizione della canzone popolare romana, assieme al teatro e alla comicità.
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TVTrascrizione
00:00A casa di amici, il salotto di Radio Roma. Il 27 gennaio nacque Lando Fiorini e abbiamo
00:09deciso di dedicare questo spazio del personaggio del giorno proprio a lui, ma non lo faremo
00:16da soli perché fra pochissimo si dovrebbe collegare il figlio Francesco Saverio Fiorini
00:23per parlare insieme del ricordo meraviglioso del papà, non solo dal punto di vista musicale
00:29ma anche da diversi altri punti di vista, quindi io spero che tra pochissimo riusciremo
00:34ad intervistarlo perché ha veramente tantissime parole belle da raccontarvi. Nasce proprio
00:42in questa giornata importantissima, il 27 gennaio, Romano de Roma, inutile dirvelo,
00:49che ha dedicato alla voce di un'epoca e anche il cuore romano. Mi fanno segno dalla regia
00:56che dovrebbe essere in collegamento Francesco Saverio Fiorini. Buongiorno a te, grazie
01:04per l'invito, grazie a casa di amici, grazie a voi. Ma grazie a te, noi ormai siamo entrati
01:09un po' in confidenza in questi giorni quindi mi permetto di darti del tu, ma per me è
01:13un super onore. Grazie davvero per aver accettato l'invito. Grazie a voi per il ricordo che
01:19state facendo, mi onora. Anche per me è un po' di memoria, anzi tanta memoria, tanta
01:24vita. Ecco, tanta vita. Io di solito in questo momento parto proprio dal principio, dalla
01:31storia, mi piacerebbe proprio farlo anche con te, quindi dall'infanzia di tuo papà
01:36che insomma sicuramente vi ha trasmesso questo clima meraviglioso di musica ma soprattutto
01:42di arte. Raccontaci un po' come è iniziato tutto, qual è la tua testimonianza o i suoi
01:47racconti? I suoi racconti sono tantissimi e non basterebbero venti trasmissioni per
01:53dirgli tutti. Lui nasce il 27 gennaio del 38 da una famiglia poverissima a Trastevere,
02:00la sua Trastevere è la sua Roma, Trastevere è poi il simbolo della Rumanità, no? E piano
02:07piano poi cresce, non può studiare perché era una famiglia poverissima, a lui piaceva
02:12tantissimo studiare, però gli piaceva cantare, per cui quando malgrado poi scaricava i mercati
02:19generali, il padre era un facchino, mia nonna era un facchino di mercati generali, se lo
02:23porto a lavorare con lui, ma lui mentre faticava, mentre faticava cantava, cantava, cantava
02:30e comunque aveva questa grandissima passione e piano piano, con tanti sacrifici, con tanta
02:37forza di volontà poi è riuscito a realizzare il suo sogno. È una storia lunghissima, stiamo
02:43anche scrivendoci un film, una fiction, ora stiamo vedendo, molto bella, sulla sua storia
02:48è veramente particolare. Ecco, io sono andata un po' nei meandri di questa storia, caro Francesco,
02:56ci sono veramente delle esperienze bellissime che tu stesso hai detto, giustamente, ci servirebbero
03:01ore e ore per parlarne perché sono infinite, però secondo me un elemento che lega tutte queste
03:06storie è la sua forza di volontà, il suo impegno e di raggiungere un determinato obiettivo nonostante
03:13le difficoltà. Tu stesso hai parlato della sua famiglia che aveva tantissime difficoltà anche
03:17economiche, no? Ma guarda, è vero, a Roma la chiamano Tigna, a Napoli la chiamano Gazzim, ma devo dire che lui purtroppo ha avuto
03:28tantissime difficoltà, era una famiglia poverissima, tanto è vero che nel dopoguerra nel 46 lo mandarono
03:36i bambini, i famosi sfollati, lo misero su un treno, lo mandarono alla famiglia modenese di
03:42contadini, di montanari, di svetoli capizzo, per poter farlo mangiare perché a casa non c'era da
03:49mangiare e malgrado questo lui sempre sorridente, sempre con quella voglia di creare, di fare e di
03:57arrivare. Ti racconto un aneddoto, il giorno del suo funerale io vedi arrivare Bruno Conti e Bruno
04:05Giordano in chiesa, l'abbiamo fatta a Piazza Santa Maria di Trastevere e poi io risentì Bruno Giordano
04:11e lui mi disse sai il tuo padre per noi di Trastevere è stato un esempio di come che anche partendo da
04:17zero, anzi da sotto zero, si poteva avere successo e noi della generazione, lo prendevamo come esempio,
04:25a me questa cosa mi ha veramente inorgoglito. Lui è andato sempre contro tutti e tutti e però
04:34sempre con il timone verso il suo sogno e questa è stata una cosa che io dico a tutti i ragazzi,
04:42non mollate, se avete un sogno soffriteci, lavorateci sopra, ci stanno alti e bassi,
04:49ci stanno più bassi che alti però poi con la forza di volontà, con la voglia di fare si arriva. Ecco
04:58a proposito di questo c'è una canzone molto molto importante anche che racconta della sua vita e c'è
05:05questo significato che emerge, cioè lottare per raggiungere un obiettivo. Sì, assolutamente sì,
05:12lui è stato il suo mantra, è stato un grosso lavoratore, un grosso stacanovista, un grosso
05:17professionista devo dire e perché lui aveva cambiato grazie a questo lavoro, osteggiato da
05:25tutti, anche i familiari all'inizio, mettiti a fare un lavoro serio, è vero, mentre poi è riuscito
05:32a cambiare la sua condizione sociale ma non solo la sua, anche quella dei suoi familiari e lui ha
05:38sempre lavorato per perseguire questo obiettivo, era veramente determinato e per noi a casa è stato
05:47un esempio. Ecco, questa è una cosa bellissima anche perché l'esempio, quello che sta raccontando
05:53adesso può essere uno strumento molto importante di comprensione per i ragazzi, per i giovani che
05:59ci stanno seguendo, per i loro genitori perché magari anche alcuni di loro non sono d'accordo
06:03in questo percorso artistico e poi se veramente l'impegno c'è, la perseveranza c'è, chiaramente
06:09cambia tutto. Io adesso volevo parlare anche di un altro aspetto molto peculiare di Lando che è la
06:16romanità e nonostante questo anche con lui oggi parliamo di sportività, giusto? Sì, sì, sì, allora
06:23la romanità è il suo timbro, il suo timbro di fabbrica. Lui decise tantissimi anni fa, volevo
06:35essere il primo a Roma perché ci fu un giornalista, il capo dei cronisti del Messaggero, Francesco
06:41Saverio Procopio, io prendo il nome da la culto signore, che gli disse Lando vuoi essere il numero
06:47uno a Roma e il numero 20 in Italia, all'epoca nascevano Ivarice Lintano, Morandi, tutto un mondo di cose,
06:53dice no io voglio essere il numero uno a casa mia e lui ha lavorato per questo, per la romanità e l'ha
06:58portato in giro in tutto il mondo, voi pensate che lui con Rugantino, la commedia musicale Rugantino,
07:05la prima quella che esordì il 15 dicembre 1962 al Teatro Sistina, fu la prima commedia musicale a
07:14essere esportata all'estero, Canada, Argentina e Broadway al Mercki Ellinger di New York e lui ha
07:21sempre portato avanti la tradizione della canzone romana dappertutto, dappertutto insieme ad altri
07:27poi esponenti della canzone romana, Gabriella Ferri, Franco Califano, ma Gabriella Ferri è
07:33stata, pensate, un'italiana che ha venduto tutti i dischi in Sud America e loro portavano avanti
07:40questo tipo di romanità, la romanità, devo dire che adesso si sta riscoprendo, ci stanno
07:46tantissimi artisti che cantano Roma da Marco Comiti con l'orchestra Accia Ultimo che ha scritto
07:54dei brani in romano, anche le nuove generazioni Barbarossa, Adele Mannarino, me ne dimentico
08:00sicuramente qualcuno, ma sono tanti, sono tanti e questa è una cosa bellissima perché nel contempo si
08:06mantengono vivi i pionieri della musica romana, ma in conclusione ricordi qualche aneddoto
08:14particolare un po' per farci ridere, sai mentre parlavamo la regia faceva scorrere queste immagini
08:19non ce n'è una in cui non sorride, quindi magari ecco questo aspetto di divertimento può farci
08:24ricordare sempre e comunque così, assolutamente guarda te ne racconto uno, voi sapete tutti che lui era
08:30romanista, ha scritto anche i libri della Roma, quello dello Scudetto e quando aprirono il Puffa nel 68
08:36erano lui e il Montesano questo giovane imitatore all'epoca sconosciuto, è però lazialissimo nel
08:4374-75 ci fu un derby dove praticamente ci fu una scommessa cogliardica quelle di una volta, chi perde
08:51si fa il giro in mutande al gennaio sotto la statua di Garibaldi, sta cosa andò a finire sui giornali
08:58e allo stadio durante la partita prima andò in vantaggio la Roma per cui sfottò di una volta
09:05Enrico incomincia ad allevare i pantaloni, poi la Lazio mi inseguò uno, papà puntuale sotto la
09:11statua di Garibaldi che faceva 0 gradi quella sera, con 3.000 persone perché poi la cosa era
09:17andata sul giornale, si spogliò, venne Montesano e gli disse Lando se scrivi Forza Lazio non te faccio
09:23fare questa cosa, ma che sei matto, si spogliò e fece il giro di questa statua di Garibaldi in mutande
09:29con un freddo di quelli proprio cani, poi la segretaria voleva dietro la storia carina
09:35dando copia che ti va via la voce e quella è uno dei tanti cogliardie di quegli anni
09:45che erano veramente dove poi si rideva, si scherzava, si lottava, si stava insieme la notte
09:50potevo pensare che al Puff a fine spettacolo si trovavano Maurizio Costanzo, Gianni Minà, tanti
09:56autori perché si mangiavano le cose avanzate dai clienti che c'era la fame, e poi
10:03fantasticavano per come svolta, dice per come svolta, vediamo che possiamo scrivere, che possiamo fare
10:11era un'epoca meravigliosa devo dire a casa di amici il salotto di radio roma