Bruexelles, 28 gen. (askanews) - Mettere le "pietre d'inciampo" davanti alle case delle vittime dell'Olocausto, per non dimenticare. In tutta Europa se ne contano ormai 100.000 (1.500 solo in Belgio). Nel giorno dell'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, a Bruxelles (sulla Rue des Tanneurs) sono state inaugurate tre nuove "Stolpersteine", per ricordare altrettanti ebrei rastrellati nel settembre 1942, deportati e poi assassinati nel campo nazista di Auschwitz.Bella Swiatlowski, membro dell'Associazione per la memoria delle vittime della Shoah, che si occupa di queste cerimonie dal 2007: "Di solito, prima dell'installazione, contattiamo le scuole e andiamo in alcune classi per spiegare loro il significato delle pietre d'inciampo, per chi e perché sono sigillate. Quest'anno, purtroppo, ho contattato due presidi che hanno rifiutato la mia visita per motivi politici".All'inizio di gennaio, scrive Afp, due presidi di Anderlecht - un quartiere con forte presenza di immigrati di origine mediorientale - si sono rifiutati di partecipare alla sigillatura delle pietre della memoria nel comune di Bruxelles, giustificandosi con l'estrema sensibilità dell'argomento nel mezzo della guerra di Israele a Gaza.Alla cerimonia hanno partecipato diverse decine di studenti delle scuole belghe, i quali hanno posato una rosa bianca sui sampietrini di ottone. "Ci è capitato in precedenza, negli anni precedenti, di essere contestati dagli studenti che ci chiedevano 'Signora, ma cosa fa per la Palestina?' ed io ho semplicemente risposto 'Attualmente, oggi, qui, in questo momento, non vengo per parlare della Palestina, vengo a parlare delle nostre famiglie e di tutte le vittime che furono assassinate perché ebree, come i miei genitori che furono deportati nel settembre del 1942. E non vorrei mischiare la politica con quanto accaduto in passato".
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00:00Mettere le pietre d'inciampo davanti alle case delle vittime dell'olocausto per non
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00:24Bruxelles sono state inaugurate tre nuove Stolpersteine, per ricordare altrettanti ebrei
00:29rastrellati nel settembre 1942, deportati e poi assassinati nel campo nazista di Auschwitz.
00:36Bella Zwiatlowski, membro dell'Associazione per la Memoria delle Vittime della Shoah,
00:40che si occupa di queste cerimonie dal 2007.
00:43Di solito, prima dell'installazione, contattiamo le scuole e andiamo in alcune classi per spiegare
00:53loro il significato delle pietre d'inciampo, per chi e perché sono sigillate.
00:58Quest'anno purtroppo ho contattato due presidi che hanno rifiutato la mia visita per motivi
01:03politici.
01:04All'inizio di gennaio, due presidi di Anderlecht, un quartiere con forte presenza di immigrati
01:12di origine medio-orientale, si sono rifiutati di partecipare alle sigillature delle pietre
01:17della memoria nel comune di Bruxelles, giustificandosi con l'estrema sensibilità dell'argomento
01:23nel mezzo della guerra di Israele a Gaza.
01:26Alla cerimonia hanno partecipato diverse decine di studenti delle scuole belghe, i quali hanno
01:30posato una rosa bianca sui sanpietrini di Ottone.
01:34Ci è capitato in precedenza, negli anni precedenti, di essere contestati dagli studenti che ci
01:43chiedevano «Signora, ma cosa fa per la Palestina?»
01:46E io ho semplicemente risposto «Attualmente, oggi, qui, in questo momento, non vengo per
01:51parlare della Palestina, vengo a parlare delle nostre famiglie e di tutte le vittime
01:56che furono assassinate perché ebree, come i miei genitori, che furono deportati nel
02:00settembre del 1942, e non vorrei mischiare la politica con quanto accaduto in passato».