• 4 ore fa
Trascrizione
00:00Ma io ho scoperto quello che è il valore, il senso, la capacità di mettere a disposizione
00:09della memoria e della cultura della memoria, ciò che hanno vissuto in prima persona le
00:14Sorelle Bucci proprio attraverso il treno della memoria e quando questo è avvenuto
00:20ancora non c'era quel vasto eco della loro testimonianza, del loro essere, del loro modo
00:27di trasmettere con semplicità ma con un'efficacia straordinaria, ciò che poteva essere la dimensione
00:34con cui in una famiglia ebrea si viveva, loro avevano l'età con cui sostanzialmente si
00:42entra nella scuola elementare, quello che è il trauma, la dimensione che cambia totalmente
00:50la vita nel momento in cui con le leggi razziali e con quello che avviene anche in Italia dal
00:561938 quelle sono le norme, poi in realtà nel momento in cui Mussolini diventa sostanzialmente
01:04supino, schiavo nell'orbita del pensiero super umista nicciano che Hitler arriva a determinare
01:18poi nei comportamenti quindi con la cancellazione, il concetto della cancellazione di una razza,
01:25cancellazione degli ebrei e che si comincia a vivere nel nostro paese e arrivano quei
01:31treni che portano ai campi di sterminio. La loro testimonianza, il loro esempio ancor
01:38prima che il giusto grande riconoscimento del Presidente della Repubblica che a livello
01:43nazionale attraverso i media loro hanno vissuto, l'ho toccato con mano proprio nell'esperienza
01:52tutta toscana dei treni della memoria. La partorì questa idea il nostro Ugo Caffaz
01:59che è qui e lo vorrei ringraziare, vorrei che gli fosse dato un applauso. Negli anni
02:09in cui era il dirigente del settore cultura del regione toscana ma soprattutto persona
02:16impegnata socialmente, culturalmente e noi ricordo che prima del covid eravamo arrivati
02:23a dodici anni dell'esperienza del treno della memoria e quando io l'ho fatta questa esperienza
02:30ricordo insieme ad altri 500 liceali, ragazzi, il fatto di essere su un treno e di sapere
02:39che siamo di notte, arriveremo alle 5 la mattina ad Auschwitz in quel binario morto ma che
02:47binario morto in tutti i sensi perché si arriva, si finisce, ma l'esperienza e il racconto
02:53delle persone che uscivano dopo magari tre giorni di viaggio dall'Italia in carri bestiame
02:59perché il treno della memoria ci riportava a quella dimensione.

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