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Presidio per la Palestina sotto la sede dell'ambasciata americana a Roma, in seguito alle ultime dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. «Gaza non è un affare immobiliare, non è in vendita. Le dichiarazioni di Trump sono un crimine di guerra perché dimostrano un disegno genocida. Dicono che a Gaza ci sia il nulla, ma per noi quel nulla è tutto» afferma Maya Issa, del movimento degli studenti palestinesi in Italia.

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Trascrizione
00:00Dopo le dichiarazioni di Trump in cui dice che vuole creare la nuova Los Angeles, la nuova riviera del Medio Oriente, noi rispondiamo che la Gaza non è un affare immobiliare, la Palestina non è in vendita, noi siamo i padroni di quella terra, la conosciamo e dobbiamo ricostruirla.
00:16E quelle dichiarazioni sono fortemente un crimine di guerra perché dimostrano il progetto di voler realizzare e portare avanti la pulizia etnica e il genocidio del popolo palestinese espellendoli dalla loro terra ed è fortemente un crimine soprattutto inserito nel contesto di un genocidio.
00:33Quindi noi rispondiamo a Trump, e anzi i palestinesi a Gaza hanno riscosto a Trump facendo la marcia del ritorno perché hanno detto che a Gaza non è rimasto più nulla, hanno detto che a Gaza ritornano serie, nonostante ciò i palestinesi stanno ritornando a casa perché quel nulla per noi è tutto, perché è la nostra terra.
00:51Perché pensiamo che sia un momento di mobilitazione fondamentale contro il progetto di pulizia etnica che in linea con Israele e con il governo Netanyahu sta portando avanti anche Trump, pensiamo che le parole di Trump siano una vera e propria violazione del diritto internazionale e del diritto all'autodeterminazione di popoli.
01:11Questo è gravissimo e per questo da noi arriva una chiara e forte denuncia anche nei confronti del nostro governo che continua a supportare il genocidio in Palestina, l'escalation in Medio Oriente e che continua senza te e senza mai a supportare l'alleanza euro-atlantica.

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