• l’altro ieri
Hiroshi ha degli incubi frequenti che non lo lasciano riposare tranquillamente; la sua innata diversità rispetto a tutti gli altri continua difatti a tormentarlo senza requie. La piccola Mayumi ha un amico di penna, un ragazzo che abita col nonno in un villaggio all'interno del paese, alle pendici d'un vecchio vulcano: da un po' di tempo a questa parte gironzolano strani personaggi che, a volte, finiscono per scomparire sottoterra.
Don, saputolo, parte subito in ricognizione col Mechadon. Alla base si capta la comparsa d'un nuovo mostro ed Hiroshi e Miwa vi si dirigono immediatamente: il fatto è accaduto esattamente nei pressi del villaggio dell'amico di Mayumi, il mostro è ancor mancante della parte inferiore ma anche così è temibile. Solo il suo ritiro salva Jeeg, difatti Hiroshi continuamente assillato dall'angoscia datagli dalla presa di coscienza d'esser un robot e non un essere umano normale, si è battuto molto male rischiando anche d'esser sconfitto.
A seguito d'uno strano sommovimento sotterraneo tutti si portano nuovamente in zona; il Machadon vien e aggredito da Amaso ed uno dei suoi soldati lancia una spada contro Hiroshi: solamente il provvidenziale intervento del ragazzino amico di Mayumi (che si chiama Saburo) lo salva, rimanendo però ferito al posto suo. Riappare il mostro, questa volta però completo anche della sua parte inferiore ma stavolta Hiroshi, rimasto profondamente colpito dal valore e fiducia dimostrata nei suoi confronti da Saburo, scaccia i suoi complessi e riesce ad aver la meglio. Molto faticosamente e con l'aiuto del Mechadon che rimane però letteralmente distrutto sul campo di battaglia.

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