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Del maiale non si butta via niente, ma in questo caso anche del pesce. Lo dimostra il lavoro della designer londinese Isabelle Taylor, che realizza abiti proprio a partire dalla pelle di questi animali, trasformando il il concetto di fashion in "fishion". Taylor ha sempre avuto un forte legame con i pesci, un interesse nato dalla sua passione per lo snorkeling.
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Fishion: la concezione della moda di Isabelle Taylor
Il legame di Taylor con il mondo marino è iniziato da bambina, quando immergendosi per osservare i pesci ha iniziato ad esserne ipnotizzata. Con il tempo, ha iniziato a studiare anche i pesci morti, colpita dal contrasto tra la loro bellezza e l’ambiente freddo e artificiale dei supermercati. E proprio questa passione si è trasformata in arte, portandola a dipingerli e disegnarli durante gli anni scolastici e, infine, a utilizzarli come materiali innovativi e sostenibili nella sua concezione della moda. Nel 2019 Taylor ha assistito a una sfilata di Joe Boon alla Central Saint Martins, dove ha visto per la prima volta l'uso inedito di questo materiale. Da lì, si è decisa a provarlo e ha iniziato a recuperare scarti di pesce da una pescheria di Edimburgo, dove studiava.
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Il processo creativo di Taylor
Oggi la designer studia al master creativo del Royal College of Art di Londra, dove ha potuto perfezionare il processo, sviluppando il proprio brand "Skinned Potential". Ultimamente ha ottenuto una grande visibilità anche su TikTok, grazie a un abito in pelle di pesce notato dalla modella Julia Fox. In una recente intervista sulla testata di moda inglese Dazed, la designer ha raccontato come abbia sempre vissuto la moda come un mezzo di espressione personale e crescendo con una sorella gemella identica, ha trovato nei vestiti un modo per affermare la propria individualità.
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Una designer autodidatta
L’approccio di Taylor alla lavorazione della pelle di pesce è stato inizialmente autodidatta. Ha appreso le tecniche attraverso ricerche online, utilizzando metodi rudimentali che prevedevano l'utilizzo di olio, tuorlo d’uovo e sapone per piatti per la lavorazione. Con il tempo, ha affinato la tecnica. Oggi lavora principalmente con pelle di salmone, il tipo più facilmente reperibile, e segue in prima persona l’intero processo produttivo, dalla pulizia alla tintura. Ogni capo realizzato con questo materiale richiede tra i 50 e i 60 esemplari e diverse settimane di lavorazione. Con il suo brand "Skinned Potential", Taylor vuole dimostrare che la pelle di pesce ha un enorme potenziale nella moda sostenibile. Oltre a essere nove volte più resistente della pelle bovina, come spiega lei stessa, il suo utilizzo riduce lo spreco e l’impatto ambientale. Più che vestire celebrità, l'obiettivo del "fishion" è sensibilizzare sull’uso di materiali sostenibili e dimostrare che il lusso non dipende dal prezzo, ma dalla creatività e dalla consapevolezza con cui viene realizzato.

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00:30Mi piace come la pelle di pesce ha un effetto anti-gravità e può andare verso l'alto.
00:36Perciò cercherò di drapearla verso l'alto questa volta su alcune ballone,
00:42così sembra che il top della pelle di pesce sia in grado di andare verso l'alto.
00:47Alla Giulia Fox ho applicato per il tuo programma di tv.
00:50In caso non avete visto la mia applicazione,
00:52questo è il mio processo di come creare una roba di pelle di pesce.
01:16Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
01:46Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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