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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Le Nazioni Unite hanno ospitato una conferenza sull'eliminazione delle mutilazioni genitali femminili (MGF), organizzata congiuntamente da Italia, Burkina Faso e Gibuti. Questo evento ha sottolineato l'impegno globale per porre fine a una pratica che viola i diritti umani di milioni di ragazze e donne in tutto il mondo. "L'Italia è in prima linea su questo fronte, con un grande impegno del governo italiano e della società civile", spiega all'Italpress l'ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a New York.

xo9/sat (video di Stefano Vaccara)

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Trascrizione
00:00Ambasciatore Massari, l'Italia ancora una volta in prima fila sulle MFG?
00:11Assolutamente sì, è una delle battaglie sui diritti delle donne che l'Italia da anni conduce
00:20qui alle Nazioni Unite e comunque sul piano internazionale.
00:25E' un tema che a noi, cui l'Italia tiene moltissimo, c'è un fortissimo impegno del governo italiano
00:33con la piena solidarietà e partecipazione anche della nostra società civile.
00:38Siamo molto contenti oggi di aver fatto appunto il pienone qui alle Nazioni Unite
00:45con questo importante evento di alto livello che abbiamo co-sponsorizzato
00:51insieme alla Burkina Faso, alla UNFPA e all'UNICEF e ad alcuni governi occidentali.
01:01Questo insomma dimostra il protagonismo dell'Italia nella lotta contro un fenomeno
01:07che affligge ancora centinaia di milioni di donne al mondo
01:13sul quale non possiamo restare indifferenti, non possiamo restare insensibili,
01:18non possiamo girarci dall'altra parte e quindi l'Italia c'è.
01:23Ambasciatore, era dai tempi di Emma Bonino che è stata tra le prime
01:28che non si vedeva così tanta partecipazione al Palazzo di Vetro su questo problema.
01:33Che significa quindi che il traguardo finale è finalmente vicino?
01:40Significa che c'è una crescente sensibilità da parte della comunità internazionale
01:45alla quale noi ovviamente di cui siamo parte è attiva.
01:52Il traguardo ancora non è raggiunto perché come dicevo ci sono ancora,
01:57è stato detto, 230 milioni di donne al mondo che sono vittime di queste mutilazioni genitali femminili
02:06più 4 milioni a rischio ogni anno.
02:09Quindi la battaglia è ancora lunga ma deve essere condotta con grande unione
02:16da parte della comunità internazionale, con grande senso di responsabilità
02:20e l'Italia, come dicevo, continuerà a avere un ruolo di primissimo piano
02:25come abbiamo dimostrato anche oggi.

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