Una lite in strada per un debito, alcuni vestiti non pagati: sembrerebbe una storia assurda e quasi difficile da credere, ma è la cronaca dell'ennesimo episodio di violenza giovanile. I fatti risalgono a sabato sera nel centro di Frascati, alle porte di Roma, dove un 16enne è stato accoltellato da un coetaneo, poi arrestato a casa della fidanzata.
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NovitàTrascrizione
00:00non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Buon martedì a chi ci segue in
00:10diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre o sul canale 222 nazionale in tutta Italia.
00:17Questa è la diretta di non solo Roma che vi accompagnerà fino alle 14 con il racconto della
00:23capitale del territorio, quattro gli ospiti che avremo oggi in questa puntata, anzi di più per
00:30raccontarvi un po' quello che succede appunto proprio nella nostra capitale e nel nostro
00:34territorio e è inevitabile tornare a parlare di quello di cui parlano un po' tutti i quotidiani,
00:41non soltanto regionali della nostra regione ma anche un po' nazionali, quello che è accaduto a
00:46Frascati alle porte di Roma dove c'è una comunità sostanzialmente sconvolta per quello che è
00:52accaduto sabato sera, due ragazzi si incontrano in centro, scoppia una lite a quanto pari per una
00:58felpa per un piccolo debito di soldi, uno dei due estrae un coltello dalla tasca e colpisce l'altro
01:05colpendolo al petto, arriva con il fendente a pochissimi centimetri dal cuore e ora il sedicenne
01:11si trova in condizioni molto gravi al policlinico Torvergata, solo l'ennesimo episodio di violenza
01:18giovanile, di questa spirale di violenza fuori controllo che ormai praticamente sentiamo
01:23settimanalmente, allora si torna un po' a riaprire il dibattito sulla questione, c'è chi parla di una
01:29passione sfrenata dei giovani per le lame ma ci sembra insomma non soltanto indelicato definire
01:34questa situazione in questo modo ma anche un po' sottovalutare il problema, sì perché c'è di base
01:41un disagio molto forte da parte delle nuove generazioni allora ci siamo chiesti cosa stiamo
01:45sbagliando noi adulti, cosa dobbiamo cambiare, che cosa succede davvero a questi ragazzi, ne
01:51parliamo ovviamente con un esperto, abbiamo in collegamento video il dottor Michele D'Acunto,
01:55psicologo psicoterapeuta, buongiorno e bentornato. Buongiorno grazie, ben trovati a voi. Grazie
02:03Michele, un piacere averla di nuovo qui in nostra compagnia seppur insomma per parlare di un tema
02:08particolarmente delicato, allora io mi sono presa tutte le responsabilità del caso nel dire che
02:14insomma parlare di passione per le lame dei giovani ragazzi delle nuove generazioni ci sembra un po'
02:21indelicato, ci sembra anche un po' sottovalutare davvero il problema perché qui si tratta di un
02:26disagio di base che forse noi stiamo sottovalutando noi adulti. Assolutamente sì, diciamo che nella
02:34nostra società in questo momento dove tutto è frenetico e si corre molto anche l'aspetto un po'
02:40della cura genitoriale è diventato un po' più superficiale perché spesso i genitori sono molto
02:46presi dalla carriera, dal lavoro, da loro stessi e costruiscono un rapporto anche con i figli
02:53basato più sulla parte emotiva, sull'amicizia, sulla considerazione forse completa dei valori
03:01educativi. Siamo passati da una società in cui i valori educativi erano molto rigidi a una società
03:06in cui adesso i valori educativi sono un po' più tralasciati e quindi si cerca di starare un
03:12rapporto più emotivo di amicizia però in questo modo a volte non passano delle regole e dei valori
03:18chiari che poi appunto sfociano in queste situazioni in quanto oggi i nostri figli sono
03:24un po' abituati ad avere tutto un po' più facile ma perché noi mettiamo davanti la possibilità di
03:30avere le cose con facilità e quindi nel momento in cui si trovano a gestire dei conflitti non
03:37riescono a entrare in empatia con l'altro e quindi poi ci sono delle situazioni che poi sfociano in
03:45questo e poi il fatto che oggi forse l'aggressività sta diventando lo strumento più utile per far
03:52valere un po' le proprie idee e se stessi, questo anche dalle trasmissioni televisive, serie Netflix,
03:58si parla tanto di Squid Game che è una serie tv che comunque fa vedere dei giochi molto molto
04:05violenti. Dottore io parlo per esperienza personale, ho sentito tantissimi casi di
04:13bambini che frequentano la scuola materna, non elementari, non medie, materna che conoscono il
04:19gioco Squid Game. A me questa cosa ha francamente terrorizzato, ha spaventato tantissimo perché
04:25avendo visto la serie da adulta insomma mi ha traumatizzato come serie, ma io sono grande e so
04:30gestire le emotività, ma se lo guarda un bambino di cinque anni che cosa può succedere? E può
04:36succedere che non capisca che quella è finzione non realtà e quindi la possibilità è che replichi
04:43poi ovviamente a livello più basso essendo scuola materna però che interiorizzi delle modalità di
04:49confronto con l'altro che non siano poi adeguate alla realtà, ma questo succede perché come dicevo
04:57prima c'è poco controllo genitoriale da questo punto di vista, non ci sono blocchi e spesso e
05:02volentieri i bambini già piccoli vengono abituati a utilizzare le tecnologie quindi sono in grado,
05:07se non sono filtrati, di accedere a qualsiasi tipo di contenuto di cui poi non capiscono
05:13il significato e nessuno glielo spiega, nessuno li vieta di usufruirne. Certo, quindi noi in
05:20sostanza siamo diventati una società non soltanto alle prese ovviamente con la carriera, con il
05:26lavoro, con le tante cose da fare, ma io ho fatto anche questo ragionamento, siamo diventati una
05:31società fondamentalmente stanca che non ha tempo magari di, passatelo in termine, perdere tempo con
05:36i propri figli e preferisce dare ecco il contentino tra virgolette, dargli insomma il passatempo
05:42virtuale, però questo può avere delle conseguenze insomma devastanti sullo sviluppo psicologico del
05:48bambino e del ragazzo. Esatto, c'è questa mancanza di, diciamo così, pazienza e attenzione da parte
05:57un po' di tutti noi nella società, sia i genitori che le scuole, e quindi diciamo così che il mezzo
06:04tecnologico è diventato per tutti il momento in cui uno sta tranquillo dal punto di vista
06:09infantile, ma anche noi stessi adulti lo utilizziamo continuamente, quindi tutto diventa
06:15un po' meno diciamo così emotivo, lo schermo non aiuta neanche i ragazzi a poter socializzare
06:23fra di loro, fare delle esperienze insieme, quindi empatizzare tra loro, ma la loro comunicazione
06:29ormai oggi avviene sempre attraverso social o schermi, ci sono ragazzi che magari stanno
06:34nello stesso posto e si mandano messaggi col cellulare per esempio, quindi c'è proprio questa
06:40difficoltà a socializzare e quindi poi anche ad empatizzare con l'altro e quindi anche a
06:47faticare a gestire i conflitti in maniera adeguata che poi sforciano in queste spiacevoli situazioni.
06:53Certo, io Michele ecco vorrei leggerle delle parole che sono state pronunciate dal presidente
06:59dell'ordine degli psicologi delle Marche, Giuseppe Lavenia, non so correggetemi se sto
07:06sbagliando, dietro un coltello c'è il dolore di chi non ha più parole, non è follia, è solitudine,
07:12è educazione emotiva che non c'è. Lei è d'accordo immagino con questa affermazione perché si aggancia
07:17perfettamente a quello che lei ha detto fino a questo momento no? Sono completamente d'accordo,
07:22come dicevo prima non c'è l'educazione emotiva e quindi lo strumento dell'aggressività diventa
07:29quello un po' più predominante per affermare se stessi perché non c'è la capacità di gestire un
07:35conflitto, di costruire un dialogo in maniera adeguata. Che cosa possiamo fare? Cosa può fare
07:40anche la scuola no? Perché si parla di educazione emotiva, anche l'educazione emotiva è un po' al
07:44centro del dibattito no? Inserirla, non inserirla nella scuola, ecco ci sono questi due grandi poli
07:51che sono fondamentali poi per la crescita emotiva di qualsiasi individuo, la famiglia e la scuola,
07:56che cosa possono fare? Ma allora partendo dalla scuola direi che inserire l'educazione emotiva
08:02sarebbe un'ottima cosa perché fin da bambini è una cosa che si può utilizzare e oggi forse anche
08:08un'educazione economica non farebbe male, però questo è un altro argomento. Però sicuramente
08:13l'educazione emotiva è una materia che può aiutare tantissimo i bambini e i ragazzi che
08:17faticano oggi a socializzare dal vivo, a costruire un modo di interagire con l'altro attraverso la
08:24gestione delle emozioni e dell'empatia. Poi io sono d'accordo che la scuola è un ruolo fondamentale
08:29però mi sembra che in questo periodo storico si stia confondendo un po' l'educazione che i
08:35genitori devono dare da quella scolastica. L'educazione scolastica sicuramente è importante
08:40a livello emotivo ma la scuola bisogna ricordare che è un aspetto, seppur i nostri figli ci passano
08:45molto tempo nella giornata, è un aspetto didattico, cioè spesso i genitori cercano di delegare alla
08:51scuola un po' l'educazione, però l'educazione deve partire da casa e quindi i valori devono
08:56essere trasmessi da casa, diciamo così, tramite la famiglia. Quindi proprio questa rincorsa continua
09:03da poca attenzione nei confronti dei figli anche dal punto di vista emotivo, di quello che sentono,
09:09di quello che provano e sono naturalmente anche i genitori i primi che non danno magari l'esempio,
09:14comunicando le loro emozioni ma trincerandosi per non far preoccupare magari il figlio, per non
09:20dargli delle frustrazioni, ecco le frustrazioni sono un qualcosa di particolarmente importante
09:26nella crescita di un essere umano. Devono imparare ad essere frustrati in un certo senso per gestirlo,
09:34no? Sì esattamente, devono imparare ad avere l'idea che appunto non si può avere tutto,
09:43che a volte ci sono delle cose anche che vanno male e quindi vivere quell'esperienza di
09:48frustrazione permette quindi poi a livello emotivo di capire che non si può ottenere tutto.
09:54Certo, quindi anche lei ha detto una cosa secondo me molto interessante, no? Cioè si
10:01sta diciamo impostando un po' il rapporto con i propri figli più basato sull'amicizia che sul
10:07rapporto genitori e figli, no? Quindi dobbiamo tornare, non so se è corretto definirlo così,
10:12ad essere un pochino più rigidi, un pochino più insomma controllati ecco? Sì a dare un pochino più
10:20di regole di vita civile diciamo così. Certo, insomma di questi tempi però ecco è un po'
10:27difficile perché abbiamo la sensazione come se ci fosse un cane che si morde la coda, no? Perché
10:32abbiamo la sensazione di avere di fronte un adolescente che si chiude in se stesso non parla,
10:37allora magari un genitore pensando di fare del bene cerca di impostare un rapporto amichevole
10:42per far parlare l'adolescente pensando di fare del bene. Quindi insomma è vero no Michele quando
10:48si dice che fare il genitore è il lavoro più difficile del mondo, è vero? Sicuramente sì però
10:53secondo me bisogna imparare a capire anche come mai i nostri figli si chiudono, no? Si chiudono
11:00non solamente per una difficoltà di rapporto genitoriale, anche in passato gli adolescenti
11:06non comunicavano tutto quanto con i genitori, no? C'era sempre un qualcosa che veniva tenuto
11:11un po' segreto diciamo così, però forse oggi la mancanza di comunicazione è data proprio
11:18dall'impossibilità di manifestare la parte emotiva, no? E' come se venisse un po' soffocata rispetto
11:25al passato. E questo è un punto su cui occorre davvero riflettere. Io la ringrazio davvero di
11:31cuore e dottor Michele dà un piacere come sempre. Torneremo a disturbarla. Va bene,
11:37mi ringrazio molto. Grazie davvero, prestissimo.