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ROMA (ITALPRESS) - L'industria italiana mette a segno a febbraio il 25esimo calo annuo consecutivo. Secondo quanto stima l'Istat, la produzione industriale diminuisce dello 0,9% rispetto a gennaio. Nel trimestre dicembre-febbraio si registra un calo dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti. L'indice destagionalizzato aumenta su base mensile solo per l'energia, mentre si osservano flessioni per i beni strumentali, intermedi e quelli di consumo. A febbraio l'indice generale diminuisce in termini tendenziali del 2,7%. Si registra una crescita esclusivamente per l'energia, al contrario, diminuzioni contraddistinguono i beni strumentali, intermedi e di consumo. I soli settori di attività economica che presentano incrementi tendenziali sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria, l'industria del legno, della carta e stampa, alimentare, delle bevande e tabacco. Nei rimanenti comparti, le flessioni più ampie si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto, industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati.
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00:00L'industria italiana mette a segno a febbraio il 25esimo calo annuo consecutivo.
00:09Secondo quanto stima l'Istat, la produzione industriale diminuisce dello 0,9% rispetto a gennaio.
00:15Nel trimestre dicembre-febbraio si registra un calo dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti.
00:22L'indice destagionalizzato aumenta su base mensile solo per l'energia,
00:26mentre si osservano flessioni per i beni strumentali, intermedi e quelli di consumo.
00:32A febbraio l'indice generale diminuisce in termini tendenziali del 2,7%.
00:37Si registra una crescita esclusivamente per l'energia.
00:40Al contrario, diminuzioni contraddistinguono i beni strumentali, intermedi e di consumo.
00:46I soli settori di attività economica che presentano incrementi tendenziali
00:50sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria,
00:53l'industria del legno, della carta e stampa, alimentare, delle bevande e tabacco.
00:59Nei rimanenti comparti le flessioni più ampie si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto,
01:05industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori
01:08e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati.

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