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Roma, 16 apr. (askanews) - "Abbiamo iniziato un percorso per riportare in vita il marchio Commodore ma anche per proiettarlo nel futuro, con la sua filosofia. I laptop prima erano fatti in Germania ora ad Orvieto, montando un processore Snapdragon assemblato qui. Dobbiamo competere nel mondo con le major, dunque è indispensabile puntare anche sulla qualità del design made in Italy e sul contatto con il cliente. Pensare meno a stare sui grandi canali di distribuzione ma portare le persone nei nostri negozi". Lo ha detto Luigi Simonetti, Ceo di Commodore Industries Srl a Largo Chigi, format in onda su Urania Tv. Sulla questione dei dazi Simonetti ha spiegato: "Abbiamo superato le tensioni nella filiera commerciale grazie alle relazioni internazionali, recuperando materiale per andare in produzione con due linee. Oggi conviene fare magazzino e ad ogni modo ci stiamo internazionalizzando, siamo presenti in Cina e Usa".

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Trascrizione
00:00Grazie all'opportunità di gestire le nostre relazioni sia nel nostro paese che all'estero
00:04siamo riusciti a recuperare i materiali sufficienti per andare in produzione con almeno un paio di linee.
00:10In effetti i nostri laptop, in questo momento sia la linea Orion che la linea Omnia,
00:15sono in piena capacità di produzione.
00:17È ovvio che siamo sempre molto attenti a queste crisi e cerchiamo di gestire al meglio,
00:22soprattutto internazionalizzando la nostra azienda.
00:24In effetti siamo presenti sia nella zona di Shenzhen, in Cina, che in America
00:29per gestire al meglio questa recuperabilità delle materie prime.
00:33In questo momento è ovvio che la cosa importante è fare magazzino,
00:37ma è ancora più importante, come diceva appunto Alessandro Marinella,
00:41è formare le nuove generazioni per fare in modo che la nostra azienda possa esistere nel prossimo futuro,
00:47non soltanto in termini ingegneristici e tecnici, ma soprattutto in termini di management
00:51e soprattutto di gestione della politica estera.

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