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  • 6 giorni fa
Roma, 16 apr. - "In Italia, il settore delle slot machine e delle videolottery (VLT) è soggetto a normative e imposizioni fiscali significativamente più restrittive rispetto ad altri giochi d'azzardo, creando una disparità che genera conseguenze negative non solo per gli operatori, ma anche per l'Erario, l'occupazione e la tutela dei giocatori. Questa situazione, definita da molti come "discriminatoria", si manifesta attraverso regole come il distanziometro - che obbliga i punti gioco a mantenere una distanza minima da luoghi sensibili, come scuole o chiese - e limitazioni orarie imposte da molti Comuni. Tali misure, però, si applicano quasi esclusivamente a slot nei bar e sale VLT, mentre altri prodotti come scommesse, Gratta e Vinci e, soprattutto, giochi online ne sono generalmente esenti, godendo di una regolamentazione più permissiva. - riferisce il Prof. Stellato - quo e sostenibile. Un approccio di questo tipo non solo tutelerebbe i giocatori, garantendo un'offerta legale più accessibile e controllata, ma salvaguarderebbe anche le entrate erariali e l'occupazione. Inoltre, rafforzare l'offerta legale attraverso tecnologie innovative - come dispositivi che rilevano comportamenti a rischio e inviano avvisi ai giocatori - potrebbe migliorare la prevenzione del gioco patologico, obiettivo che le attuali restrizioni non stanno raggiungendo. Continuare a penalizzare slot e VLT non è solo ingiusto, ma si sta rivelando autolesionista. Le disparità normative e fiscali favoriscono inconsapevolmente i canali meno controllabili, come il gioco online e quello illegale, con conseguenze negative per i conti pubblici, la sicurezza dei giocatori e la sostenibilità del settore. Solo un approccio più equilibrato e moderno potrà consentire allo Stato di massimizzare le entrate, proteggere i cittadini e contrastare efficacemente il gioco irregolare, evitando di danneggiare sé stesso e la collettività", dice il Prof. Ezio Stellato, Docente di Diritto tributario, commercialista ed esperto fiscale.

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Trascrizione
00:00Slot e VLT, un trattamento iniquo generato proprio dai comuni e dalle regioni, un trattamento
00:07differenziato, un trattamento che penalizza lo stesso Stato ed i cittadini, i lavoratori
00:14e le aziende del settore del gioco scommesse. In Italia le slot machine e le VLT subiscono
00:19le restrizioni più dure e le tasse più alte e questa è una discriminazione. È una discriminazione
00:26come il distanziometro imposto dalle regioni e i limiti orari imposti dai comuni. Al contrario
00:31giochi online scommesse e gratti e vinci hanno regolamenti molto più leggeri e tassazioni
00:38addirittura più basse, creando un mercato squilibrato. Il risultato sapete qual è? Che il mercato
00:45si orienta verso prodotti meno tassati e meno controllati, verso mercati che sfociano addirittura
00:51spesso nell'illegale. E a farci le spese è proprio lo Stato e noi cittadini, perché
00:56nel 2024 è calato il volume delle giocate in Italia di circa 200 milioni di euro. Nel
01:03frattempo migliaia di esercizi hanno chiuso, c'è stata la perdita di posti di lavoro e soprattutto
01:09abbiamo un mercato assolutamente non controllato, che è quello del gioco online. Serve una riforma
01:16che uniformi la tassazione di tutto il settore del gioco e che sia più corretto e renda il
01:21mercato più equilibrato. Una riforma che punti a equità, sicurezza, che tuteli i lavoratori
01:29e che tuteli i giocatori del settore. È inutile continuare a penalizzare il settore delle VLT
01:37e delle slot. È un danno per tutti.

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