Si chiama Mahmoud Ajjour, il "protagonista" della foto dell'anno, vincitrice del World Press Photo 2025. Autrice: la fotografa palestinese palestinese Samar Abu Elouf, per il New York Times. Samar vive a Doha. Ha visto Mahmoud Ajjour, gravemente ferito, mentre fuggiva, a marzo 2024, da un attacco israeliano a Gaza City. Lei stessa è stata evacuata da Gaza nel dicembre 2023. Ora vive nello stesso complesso residenziale di Mahmoud, a Doha. Con le sue fotografie, ha documentato le storie di quei pochi palestinesi gravemente feriti che, come Mahmoud, sono riusciti a uscire dalla Striscia per ricevere cure mediche.
Mahmoud Ajjour quel giorno di marzo 2024 si era voltato per incitare la famiglia a scappare, quando un’esplosione gli ha amputato un braccio e devastato l’altro. L’intera famiglia è stata evacuata in Qatar dove, dopo un intervento chirurgico, Mahmoud sta imparando a giocare con il telefono, scrivere e aprire le porte usando i piedi. Il sogno di Mahmoud è semplice: avere delle protesi e vivere la propria vita come qualunque altro bambino. La guerra a Gaza ha colpito in modo sproporzionato i minori: secondo le stime delle Nazioni Unite, a dicembre 2024 Gaza contava il più alto numero pro capite di bambini amputati al mondo.
La direttrice esecutiva di World Press Photo, Joumana El Zein Khoury, ha dichiarato: «Questa è una foto silenziosa che parla con forza. Racconta la storia di un singolo bambino, ma anche di una guerra più ampia, le cui conseguenze si estenderanno per generazioni. Scorrendo il nostro archivio, nel 70° anno di World Press Photo, mi trovo davanti a troppe immagini come questa. Sono profondamente grata ai fotografi che, nonostante i rischi personali e il peso emotivo, scelgono di documentare queste storie, permettendoci di comprendere, sentire empatia e trovare la motivazione per agire. Guardando ai prossimi 70 anni, World Press Photo continuerà a stare al fianco dei fotografi che rischiano tutto per mostrarci la verità».
Mahmoud Ajjour quel giorno di marzo 2024 si era voltato per incitare la famiglia a scappare, quando un’esplosione gli ha amputato un braccio e devastato l’altro. L’intera famiglia è stata evacuata in Qatar dove, dopo un intervento chirurgico, Mahmoud sta imparando a giocare con il telefono, scrivere e aprire le porte usando i piedi. Il sogno di Mahmoud è semplice: avere delle protesi e vivere la propria vita come qualunque altro bambino. La guerra a Gaza ha colpito in modo sproporzionato i minori: secondo le stime delle Nazioni Unite, a dicembre 2024 Gaza contava il più alto numero pro capite di bambini amputati al mondo.
La direttrice esecutiva di World Press Photo, Joumana El Zein Khoury, ha dichiarato: «Questa è una foto silenziosa che parla con forza. Racconta la storia di un singolo bambino, ma anche di una guerra più ampia, le cui conseguenze si estenderanno per generazioni. Scorrendo il nostro archivio, nel 70° anno di World Press Photo, mi trovo davanti a troppe immagini come questa. Sono profondamente grata ai fotografi che, nonostante i rischi personali e il peso emotivo, scelgono di documentare queste storie, permettendoci di comprendere, sentire empatia e trovare la motivazione per agire. Guardando ai prossimi 70 anni, World Press Photo continuerà a stare al fianco dei fotografi che rischiano tutto per mostrarci la verità».
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NovitàTrascrizione
00:00Un bambino mutilato dopo un attacco israeliano a Gaza è la foto dell'anno che ha vinto il World Press Photo of the Year 2025, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo.
00:12L'ha scattata la palestinese Samar Abu Elouf per il New York Times.
00:16La fotografa è stata evacuata da Gaza a dicembre 2023 e ora vive a Doha, nello stesso complesso in cui il piccolo Mahmoud Azur della foto è stato evacuato con la famiglia.
00:27Ferito a marzo 2024 in un'esplosione, in Qatar ha ricevuto cure e sta imparando ad adattarsi a una vita senza le braccia.
00:35Ala Keir, membro della giuria del concorso, ha detto che questa foto è un richiamo forte, fa vedere ciò che la guerra può fare e la tranquillità che il ritratto ha visivamente contrasta del tutto con la realtà della guerra.
00:48La guerra ha delle conseguenze gravi che restano per sempre, ha dichiarato.
00:53Pernina Berman, altra giurata.
00:56Una volta che si vede questo scatto non lo si può più togliere dalla testa, ha davanti a sé una vita di sofferenza e adattamento.
01:06Non è solo una foto del momento presente, ma chiede di immaginare il futuro di questo bambino.
01:12Le altre due foto finaliste sono Night Crossing di John Moore, che documenta migranti cinesi che si scaldano sotto la pioggia dopo aver attraversato il confine tra Stati Uniti e Messico,
01:27e Droids in the Amazon di Musouk Nolte, in cui un ragazzo porta del cibo a sua madre che vive in un villaggio un tempo raggiungibile in barca e adesso solo a piedi a causa della siccità.