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  • 4 giorni fa
Trascrizione
00:00Carla ha sempre pensato, pensa e penserà, ci ha lasciato un pensiero, l'idea che per
00:07fare solidarietà bisogna mettere le altre persone in grado di farcela da sole e per
00:11farlo è importantissima la ricerca e per cui l'importanza della relazione con i colleghi
00:16anche dell'ESU, ma del lavoro quotidiano di ricerca in fondazione.
00:21È un'idea che ha poi ispirato il percorso che stiamo facendo per esempio con la Leggo
00:27in tutti i paesi del mondo, in particolare in Africa e in Asia.
00:31L'idea di mettere le persone in condizione di trovare le proprie risorse da sole, che
00:37credo sia l'atto di generosità più alto che una figura come Carla ha regalato a ognuno
00:44e a ognuno di noi.
00:45È una figura molto contemporanea, aveva iniziato a riflettere, stava riflettendo sul tema dell'intelligenza
00:50artificiale, a cui lei però recentemente ci chiedeva di contrapporre, di affiancare
00:57l'empatia, l'empatia artificiale o l'empatia umana, come pensiero proprio di riflessione
01:04da portare avanti.
01:05È un'altra tematica che a Carla stava molto a cuore, soprattutto dopo il periodo del Covid,
01:11era la tematica del corpo, il recupero del corpo, della fisicità, della presenza, sia
01:18dal punto di vista della ricerca, ma anche dal punto di vista del modo di essere insieme
01:22e di lavorare.
01:25Alcuni di noi tante volte hanno anche un po' controllato, anche Carla ci proponeva sempre
01:30di fare colazioni, pranzi, appetivi, cene, dicendo quello è il luogo dove si trovano gli
01:37accorpi, dove si costruisce qualcosa, dove si riesce a creare qualcosa di nuovo e così
01:44ha fatto per esempio per il cosiddetto della Dego, che è stato portato avanti in una relazione
01:48interpersonale e quindi questo grande recupero del corpo, della presenza.

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