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https://www.pupia.tv - Roma - Procedure di autorizzazione paesaggistica
7ª (Cultura, istruzione) e 8ª (Ambiente, lavori pubblici) - Ufficio di Presidenza
Audizioni sul ddl 1372 (Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica) di: Unitel (Unione nazionale italiana dei tecnici degli enti locali) e AICAP (Associazione aziende italiane cartelli e arredi pubblicitari) (29.04.25)

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Trascrizione
00:00...sulla TV del Senato, delle audizioni in programma e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio senso.
00:19Se non vi sono osservazioni, dalle forme di pubblicità dotata con la procedura informatica che sta per iniziare.
00:25La riunione degli uffici di Presidenza riuniti prevede lo svolgimento delle audizioni informali in videoconferenza nell'ambito dell'esame del disegno di legge numero 1372 del legal governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica.
00:40Per UNITEL, l'Unione Nazionale Italiana dei Tecnici e degli Enti Locali, siamo collegati con Salvatore Di Bacco, coordinatore del Comitato Scientifico.
00:49Prego, a lei la parola.
00:51Salve, buon pomeriggio Presidente.
00:53Dieci minuti.
00:55Sì, grazie.
00:56Sono corrente.
00:59Buon pomeriggio a tutti.
01:01L'UNITEL è l'Unione Nazionale dei Tecnici degli Enti Locali, è un'associazione che riunisce tutti i funzionari e i dirigenti degli uffici tecnici comunali.
01:10La figura del tecnico comunale nell'ambito delle procedure di gestione delle discipline edilizie urbanistiche è il soggetto destinatario principale
01:19ed è il professionista che deve interpretare, autorizzare, coordinare, rilasciare e purtroppo a volte anche negare.
01:28Sono coloro che determineranno e condizioneranno la gestione del governo del territorio e che con la loro interpretazione e con i loro provvedimenti, che siano positivi o negativi,
01:40saremo purtroppo i responsabili del motore della copiosa giurisprudenza.
01:45Quindi auspichiamo sempre una chiarezza espositiva per le norme, proprio per essere agevolmente applicate e non contraddittorie,
01:55proprio al fine di permettere a tutti i soggetti del diritto di fare un ragionevole affidamento sulle modalità con cui le stesse norme poi saranno applicate.
02:05Veniamo al disegno di legge. Signor Presidente, non potendo illustrare in questa sede, con i dieci minuti, proprio per il ridotto tempo a disposizione,
02:15abbiamo provveduto a fare un analitico approfondimento e nei prossimi giorni depositeremo agli atti una relazione abbastanza dettagliata e corposa proprio sul DDL.
02:27Ad oggi evidenzio alcune valutazioni, alcune proposte e alcune riflessioni che possono essere utili come approfondimento.
02:41Per quanto riguarda la parte generale del DDL 1372, vogliamo mettere in evidenza alcuni procedimenti che possono essere utili
02:54al fine di questa procedimentalizzazione delle autorizzazioni paesaggistiche.
03:01In primis è necessario più che mai oggi una completa digitalizzazione delle pratiche edilizie,
03:08proprio alla luce del fatto che alcuni procedimenti, anche a livello ministeriale e delle soprintendenze,
03:15funzionano ancora o in cartaceo o addirittura tramite PEC.
03:19Quindi sarebbe utile creare una piattaforma e uno sportello unico digitalizzato come filiera,
03:29sia dall'inizio della presentazione fino alla conclusione del procedimento.
03:33Importantissimo la definizione di una modulistica unificata con una semplificazione dei documenti da legare
03:42a livello unitario, coeso e omogeneo a livello nazionale.
03:48E in più una serie di segnalazioni, di casistiche, proprio in base alle varie determinazioni della soprintendenza,
03:56proprio al fine di uniformare le procedure edilizie e paesaggistiche.
04:04E non ultimo garantire un coordinamento proprio con l'attuale disciplina della conferenza dei servizi,
04:11di cui agli articoli 14 e seguenti della legge 241 del 1990,
04:16prevedendo proprio in casi specifici l'indizione della conferenza dei servizi in modalità asincrona,
04:24così come sono previste dalle normative e vari decreti che si sono succeduti.
04:29Potrebbe essere molto utile coordinarsi con la conferenza dei servizi.
04:34Questi sono alcuni elementi che possono essere utili a livello generale.
04:39Nel particolare, per quanto riguarda l'articolo 2,2 del DDL 1372 sulla delega alla redizione dell'allegato A
04:51del DPR 31 del 2017 sulle autorizzazioni paesaggistiche semplificate,
04:57la norma prevede che una delega specifica da esercitarsi entro 45 giorni dalla entrata in vigore
05:05della modifica all'allegato A del DPR 31 del 2017,
05:10che rega proprio l'elenco di tutti quegli interventi e di quelle opere in aree vincolati
05:16che sono esclusi dall'autorizzazione paesaggistica.
05:19Tale norma prevede proprio l'inclusione, di esclusione anzi, di interventi di edilizia libera
05:26sottoposti a CILA oppure quelli sottoposti a SCIA nei casi in cui un eventuale aumento di volume
05:33non deve eccedere il 20% dell'esistente, ovvero tutte quelle modifiche,
05:39così come sono asseverate dal tecnico abilitato, che devono rispettare il carattere dell'immobile interessato.
05:45Una proposta potrebbe essere quella di prevedere un ampliamento maggiore,
05:51però coordinandola anche con la stessa delega che è già prevista proprio su questo tema,
05:57perché già sono reviste delle deleghe, iniziate col decreto legge 202 del 2024,
06:05cosiddetta proroga termini, che aveva esteso al 27 agosto 2026 proprio il termine per l'esercizio
06:12di questa delega per la revisione del DPR 31 del 2017, quindi è necessario un attimo coordinarlo,
06:20proprio perché questa delega già esistente prevedeva proprio di riordinare, ampliare,
06:25e precisare tutta una serie di categorie di interventi di lieve entità che sono soggetti
06:30ad autorizzazione semplificata.
06:34Comunque sia, la revisione pure del DPR 31 dovrebbe interessare non solo l'allegato A,
06:40ma anche l'allegato B, che è quello dove vengono inseriti degli interventi di lieve entità
06:46che comunque sono soggetti ad autorizzazione paesaggistica semplificata,
06:51e proprio al fine di ampliare e precisare anche meglio tutte le categorie di interventi
06:57e opere di lieve entità, quindi non solo quelle da escludere, ma anche quelle sottoposte
07:03ad autorizzazione paesaggistica di lieve entità.
07:10L'articolo 3 successivo, che è quello della delega per il riordino delle procedure di
07:16autorizzazione paesaggistica, prevede anche una serie di principi tra cui si evidenziano
07:22quelli di prevedere proprio questi interventi di lieve entità.
07:27Il problema è che questo criterio si va a scontrare con le regioni, perché almeno una quindicina
07:38di regioni non hanno purtroppo ancora completato l'iter di approvazione del nuovo piano paesaggistico
07:48regionale. Solo 5 o 6, mi sembra, di regioni italiane hanno completato quest'iter, quindi hanno
07:55delle linee guida, degli indirizzi ben precisi, anche alla luce del futuro silenzio assenso
08:01che è stato già oggetto anche di questo DDL. Quindi bisognerebbe dare un limite e la possibilità
08:14in questo DDL di intimare alle regioni di completare questo iter che non è mai stato completato
08:22al fine di permettere ai comuni di avere un piano paesaggistico ben definito con l'elenco
08:29anche degli interventi che sono o meno soggetti a procedura di autorizzazione paesaggistica.
08:36Quindi questo è necessario più che mai effettivamente. Purtroppo la situazione dello stato dell'arte
08:43di questi piani paesaggistici e alla luce di questa revisione del codice dei beni culturali
08:51sarebbe necessario dare una scadenza sotto questo punto di vista.
08:57Un altro elemento che era stato indicato era quello di istituire in collaborazione con
09:04gli enti locali degli sportelli unici per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche
09:09e si evidenzia che effettivamente gli sportelli unici oggi sono già esistenti in Italia.
09:18Esistono i due sportelli unici che sono quelli dell'edilizia classica residenziale e quelli
09:23degli sportelli unici delle attività produttive. Quindi bisognerebbe comprendere in che modo
09:30se creare un ulteriore sportello unico dedicato all'ambiente e al paesaggio oppure inserirlo
09:37all'interno dei già presenti sportelli unici. Alcune proposte anche in generale da definire meglio
09:48sarebbero quelli di garantire anche alle sovrintendenze delle tempistiche adeguate per
09:56l'espressione dei pareri che a nostro avviso proprio alle fini di una tutela costituzionale
10:03dell'ambiente e del territorio dovrebbero restare vincolanti proprio in virtù della specificità
10:09degli interessi tutelati. Bisognerebbe evitare una devoluzione un po' eccessiva
10:16agli enti locali di questi poteri, doveri di valutazione che nella maggior parte delle amministrazioni
10:22soprattutto quelle comunali, piccoli, comuni che sono la maggior parte in Italia che sono
10:28coinvolti in queste procedure di autorizzazione paesaggistica a volte non possono essere esercitate
10:35con il dovuto grado di preparazione tecnica. Quindi bisognerebbe potenziare questi uffici
10:43e dotarli di qualificazioni professionali elevate proprio perché si parla di tutela dell'ambiente
10:50che è una tutela garantita dall'articolo 9 della Costituzione. Bisognerebbe pure cercare
10:58cercare di non abbassare troppo il livello della tutela del bene paesaggio proprio perché
11:06costituzionalmente tutelato, evitando poi di sottrarre alla tutela un elenco eccessivo
11:13di interventi. Bisognerebbe definirli in modo molto preciso. Tutta questa compressione
11:22anche nei confronti comunque dei tempi, della velocità dei tempi necessari alla valutazione
11:30delle istanze dovrebbero, se non sono bilanciate da questa qualificazione professionale dei funzionari
11:37preposti al rilascio poi dell'autorizzazione paesaggistica sia negli enti locali che nelle
11:41soprintendenze, potrebbe essere avere anche un effetto di regressione della qualità della tutela
11:48e con conseguente deterioramento proprio generale di tutto il sistema del paesaggio italiano
11:54senza avere neanche la certezza del raggiungimento poi dell'obiettivo di una maggiore cenerità
12:01di risposta ai cittadini. Il paesaggio è un patrimonio culturale italiano e la tutela deve
12:08essere intesa come prevalente e di rango costituzionale. Quindi bisognerebbe rafforzare un po' meglio
12:14questo DDL e non diminuire questa tutela del paesaggio anche perché lo prevede proprio
12:21l'articolo 9. Grazie dottore, purtroppo abbiamo un po' sforato e siamo cortissimi con i tempi
12:29e abbiamo due commissioni dopo. La ringrazio, una relazione di modo che l'intera commissione
12:36possa attingere tutte queste informazioni utili. Adesso passiamo a udire ICAP, Associazione
12:46aziende italiane cartelli e arredi pubblicitari. Eccolo qui, lo vediamo. Buongiorno. Buongiorno.
13:00Siamo ICAP, Associazione aziende italiane cartelli e arredi pubblicitari e la persona
13:05del suo presidente Giuseppe Strippoli. Buon pomeriggio a lei e alla parola per purtroppo
13:12pochi minuti, solo dieci minuti, compresi anche eventuali parole e domande da parte
13:17dei colleghi senatori. Purtroppo abbiamo dei tempi contingentati. A lei la parola.
13:22Velocissimo, se mi viene consentito anche di aiutarmi con uno scritto, così anche per
13:30questioni di speritezza e di sintesi, se siete d'accordo. Gentile presidente, gentili senatrici
13:38e senatori. Vi ringraziamo innanzitutto dell'opportunità che ci viene qui concessa di spiegare i vantaggi
13:44e le agevolazioni che il nostro comparto avrà con l'approvazione di modifiche al codice
13:49dei beni culturali e del paesaggio. L'associazione che presiedo, l'ICAP, l'acronimo di associazioni
13:58aziende italiane cartelli e arredi pubblicitari, rappresenta centinaia di aziende sparse su tutto
14:04il territorio nazionale. È l'associazione più rappresentativa del nostro settore ed è
14:10un settore che con l'indotto stima circa 40 mila dipendenti generando un fatturato che
14:17supera il miliardo di euro. Entrando nel merito della questione, il nostro contributo
14:22potremmo racchiuderlo in una semplice frase, snellimento della burocrazia. Ad oggi un seppure
14:31aleatorio provvedimento di questo tipo è presente nella cosiddetta legge Madia, nella
14:36quale però la semplificazione non è per tutti i tipi di interventi, ma solo per quelli che
14:41la legge individua nelle fattispecie pubblicitarie di superficie inferiore ai 18 metri quadrati.
14:48Per questi la legge, al contempo, stabilisce che le regioni in collaborazione con il Ministero,
14:53le regioni medesime e gli enti locali potrebbero esonerare dalle autorizzazioni appunto di
15:01i mezzi pubblicitari inferiore ai 18 metri quadrati. La nostra richiesta, la richiesta
15:07cardine in tal senso, contenuta nella proposta di modifica dell'articolo 153 del codice del
15:13paesaggio ed è quella che vorrebbe stabilire tale esonero direttamente all'interno della
15:19legge quadro in questione, così da prevalere sulle richiamate disposizioni aleatorie della
15:24legge Madia. Per noi anche un esonero per gli impianti al di sotto dei 12 metri quadri anziché
15:32i 18 metri quadri previsti dalla legge Madia potrebbe andare bene e aiutare molto il nostro
15:37comparto. Quindi in questo caso si tratterebbe di operare uno snellimento burocratico su interventi
15:43di entità minima, noi riteniamo che trattasi di interventi di entità minima, e per mezzi che hanno
15:49una durata non illimitata. Infatti gli impianti pubblicitari sono da recepire come strutture
15:56ammovibili, le cui autorizzazioni, secondo il codice della strada, non superano i tre anni,
16:02rendendole di fatto mezzi temporanei. Se poi teniamo conto del fatto che il regolamento di
16:09esecuzione del codice della strada, laddove dovesse esserci un interesse pubblico superiore,
16:16la rimozione anticipata degli impianti avverrebbe attraverso una decadenza dell'autorizzazione
16:25ex no, cioè dal momento in cui matura l'interesse pubblico in poi, questo la rende ancora più
16:36diciamo aleatoria il diritto alla permanenza degli impianti e la decadenza non darebbe diritto
16:44al titolare dell'impianto di vantare alcun tipo o pretese di indennizzo. Queste caratteristiche
16:53dimostrano come gli impianti pubblicitari rientrano già nella nozione di interventi temporanei,
16:59che possono essere esonerati dall'autorizzazione paesaggistica. Infatti la legge Madia stabiliva
17:05che per gli impianti temporanei fino a 120 giorni, se non ricordo male, si potesse procedere
17:12proprio per legge, cioè senza che la regione condividesse, venivano insonerati per legge.
17:23Quindi dallo spirito propulsore della relazione introduttiva al disegno di legge emerge una
17:28volontà del legislatore di garantire una maggiore sicurezza dei procedimenti amministrativi
17:33agli adempimenti del codice e maggiore certezza del diritto con riferimento soprattutto ai tempi
17:37di conclusione dei procedimenti. Ed è questo lo spirito che muove il nostro contributo.
17:44Un altro punto rilevante riguarda precisamente l'articolo 49 del codice che stabilisce,
17:50e leggo testualmente, le richieste di autorizzazione paesaggistica che vadano presentate
17:56all'ente procedente a cura del soggetto interessato. Se noi, così come abbiamo chiesto, eliminiamo
18:03quest'ultimo capoverso dell'articolo 49,1, con questa eliminazione si intende demandare
18:12l'adempimento dell'acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica all'ente titolare del procedimento
18:18unico amministrativo, secondo le procedure previste dalla legge 241-90. Cioè, si entrerebbe
18:25nel meccanismo della conferenza di servizi. In buona sostanza, l'obiettivo è quello di
18:30rendere l'autorizzazione paesaggistica un atto endoprocedimentale che si innesca all'interno
18:35del procedimento unico, avviato dall'ente proprietario della strada, che è quello deputato
18:40rilascio dell'autorizzazione definitiva. E quindi questo lieve cambiamento consentirebbe
18:48di ricorrere automaticamente all'istituto della conferenza di servizi, cioè quell'istituto
18:53che quando ci sono più interessi coinvolti, l'ente procedente al rilascio dell'autorizzazione
19:00unica chiede i pareri di competenza agli altri enti. Ma lo farebbe in questo caso l'ente
19:07procedente. Che cosa si otterrebbe? Che quando si chiedono i pareri da pubblica amministrazione
19:18a pubblica amministrazione e una pubblica amministrazione che dovrebbe rilasciare il
19:23parere non si esprime nei termini, si realizza il silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni
19:29tali da rendere più celere le procedure. Inoltre, e questa è l'ultima modifica che
19:38noi abbiamo chiesto del comma 2 articolo 49, relativamente sempre all'articolo 49, noi
19:45auspichiamo che ci sia una precisazione sui compiti e i limiti dei pareri della soprintendenza.
19:52Con l'introduzione della parola solo, al comma 2 dell'articolo 49 del codice, si intende
19:59circoscrivere il parere di competenza e soprintendenza ai profili inerenti all'aspetto, al decoro
20:05e alla funzione pubblica del mezzo pubblicitario. E solo a questi aspetti perché è quello che
20:10prevede la legge. E questo servirebbe ad evitare che il parere dell'ente di tutela si estenda
20:16ad ambiti estranei e alle proprie competenze istituzionali. Quindi, concludendo, siamo convinti
20:21che le nostre proposte siano in sintonia con gli obiettivi che il disegno di legge indisamina
20:26si è prefisso. Cioè, quale? Quello di snellire e ridurre i procedimenti burocratici, stabilendo
20:33allo stesso tempo certezze dei procedimenti autorizzati. Ho concluso la mia relazione e sono
20:39a disposizione.
20:40Grazie Presidente Strippoli, abbiamo già avuto la sua nota che allegheremo gli atti e comunicheremo
20:46a tutti i colleghi senatori. La ringrazio, credo che non ci siano domande da parte dei colleghi.
20:52Dichiariamo così concluse questo ciclo di audizioni e anche le audizioni sullo stesso
20:56provvedimento con lei. Grazie e buon pomeriggio.

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