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  • 30/04/2025
Venezia, 30 apr. (askanews) - È l'oro delle icone bizantine quello che splende nelle sale di Palazzo Ducale a Venezia, ma brilla anche una storia del modo in cui la Serenissima ha dialogato con gli artisti cretesi, capaci di dare qualcosa alla pittura veneta rinascimentale dopo averne a loro volta assorbito la grande lezione. E' la mostra "L'oro dipinto", che ricostruisce la storia di un legame pittorico e della nascita di quello che viene definito "un mondo di immagini"."È la a storia di Venezia - ha detto ad askanews Chiara Squarcina, direttrice scientifica della Fondazione Musei Civici Venezia e co-curatrice della mostra - che ci ribadisce ancora una volta come la Repubblica costruisse tutti i rapporti attraverso il commercio e la cultura. Ricordiamo che Candia, che è l'isola di Creta, chiamata Candia dei Veneziani, era un baluardo importantissimo nelle rotte veneziane e che in questa mostra sono raccontati vari episodi, vari momenti di questa grande liaison tra Venezia e l'isola di Creta". L'esposizione permette di vedere come l'idea dell'oro venga declinata in modi molto diversi, come la pittura prenda forma a poco a poco grazie alla contaminazione tra i due mondi, e racconta anche un aspetto diverso del genio di un pittore come El Greco, i cui dipinti sono forse il cardine intorno al quale si costruisce, senza però esaurirlo, tutto il percorso."Sono 150 opere - ha aggiunto la direttrice scientifica - che ci raccontano questo legame, questo dialogo continuo tra Venezia e Creta dove le opere di El Greco, due in particolar modo, una che proviene dal Thyssen di Madrid e una dal Prado, sempre di Madrid, ci spiegano quanto questo artista nato a Creta, stanziale per un breve periodo a Venezia e poi a Roma e concluderà la sua vita in Spagna, ma a lui si deve questa grande visionarietà che poi colpì Cezanne e Pollock".L'icona è ovviamente l'oggetto simbolo della mostra, che unisce valenza spirituale e artistica, ed è affascinante vedere come anche le icone cambino nel corso del tempo e della relazione tra i pittori greci e Venezia. "Noi nell'icone - ha concluso Chiara Squarcina - troviamo un'impostazione con questi fondi d'oro che ci ricordano i mosaici di San Marco, questo elemento bizantino che ritorna e che rimane come una citazione importante, l'inizio, l'alfa di un sviluppo culturale che poi Venezia porterà avanti in grande autonomia".È vero, alla fine quello che la mostra di Palazzo Ducale racconta è proprio la storia di Venezia e della sua cultura, capace di crescere assorbendo i tanti mondi diversi che a lei hanno guardato e che da lei hanno imparato. Perché il punto sono proprio gli scambi, che non sono mai stati solo commerciali.

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00:00È l'oro delle icone bizantine quello che splende nelle sale di Palazzo Ducale a Venezia,
00:05ma brilla anche una storia del modo in cui la Serenissima ha dialogato con gli artisti cretesi,
00:10capaci di dare qualcosa alla pittura veneta rinascimentale, dopo averne a loro volta assorbito la grande elezione.
00:16È la mostra L'oro dipinto, che ricostruisce la storia di un legame pittorico e della nascita di quello che viene definito un mondo di immagini.
00:24È la storia di Venezia che ci ribadisce ancora una volta come la Repubblica costruisce tutti i rapporti attraverso il commercio e la cultura.
00:34Ricordiamo che Candia, che è l'isola di Creta, chiamata Candia dei veneziani, era un baluardo importantissimo nelle rotte muda veneziane
00:43e che in questa mostra sono raccontati vari episodi, vari momenti di questa grande liaison tra Venezia e l'isola di Creta.
00:58L'esposizione permette di vedere come l'idea dell'oro venga declinata in modi molto diversi,
01:03come la pittura prenda forma poco a poco grazie alla contaminazione tra i due mondi
01:07e racconta anche un aspetto diverso del genere di un pittore come il greco,
01:11i cui dipinti sono forse il cardine intorno al quale si costruisce, senza però esaurirlo, tutto il percorso.
01:18Sono 150 opere che ci raccontano questo legame, questo dialogo continuo tra Venezia e Creta,
01:27dove le opere di Greco, due in particolar modo, una che proviene dal Thyssen di Madrid e una dal Prado, sempre di Madrid,
01:38ci spiegano quanto questo artista, nato a Creta, stanziale per un breve periodo a Venezia e poi a Roma
01:45e concluderà la sua vita in Spagna, ma a lui si deve questa grande visionarietà che poi colpisse San Epolloc.
01:55L'icona è ovviamente l'oggetto simbolo della mostra, che unisce valenza spirituale e artistica
02:01ed è affascinante vedere come anche le icone cambino nel corso del tempo e della relazione tra i pittori greci e Venezia.
02:08Noi nell'icone ritroviamo un'impostazione con questi fondi oro che ci ricordano i mosaici di San Marco,
02:14questo elemento bizantino che ritorna e che rimane come una citazione importante,
02:21l'inizio, l'alfa di uno sviluppo culturale che poi Venezia porterà avanti in grande autonomia.
02:31È vero, alla fine quello che la mostra di Palazzo Ducale racconta è proprio la storia di Venezia
02:35ed è la sua cultura capace di crescere assorbendo i tanti mondi diversi che a lei hanno guardato
02:40e che da lei hanno imparato, perché al punto sono proprio gli scambi che non sono mai stati soltanto commerciali.

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