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Claudio Baglioni ci ripensa, per la gioia dei suoi fan. L'artista romano, infatti, potrebbe non congedarsi più dalle scene. Durante il concerto sold out al Teatro della Pergola di Firenze, domenica 4 maggio, il cantautore ha regalato al pubblico una serata memorabile fatta di musica, narrazione e un’improvvisa incertezza sul proprio futuro artistico.
Il tour Piano di volo Tris, che prevede circa 300 date fino al 2026, era stato annunciato come il suo commiato graduale alla scena. Eppure, nel cuore di una performance intensa e generosa, tre ore e mezza da solo, accompagnato solo dai suoi tre pianoforti, Baglioni ha lanciato una frase che ha acceso nuove speranze tra i fan: «Io, il riposo, l’ho rimandato ancora per un po’». E subito dopo, quasi sottovoce: «Forse dovrei fare un nuovo disco».
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Un artista ancora pieno di energia
Chi era in sala, ha percepito che quella non era una battuta gettata lì per caso. Baglioni, 73 anni portati con eleganza e consapevolezza, ha dato vita a un concerto-racconto vibrante, dove i classici si sono alternati a brani meno noti, ricamando un mosaico emozionale che ha coinvolto e travolto il pubblico. L’energia mostrata sul palco, senza pause, senza accompagnamento, smentisce l’immagine di un artista pronto al ritiro dalle scene. Il «viaggio verso l’atterraggio», così Baglioni aveva descritto il suo congedo, sembra ora aver cambiato rotta. La frase sul nuovo disco, pronunciata tra le righe, suona come una tentazione: la voglia di creare ancora, di scrivere, di restare.
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Il lungo addio di Claudio Baglioni
Quello che doveva essere l'ultimo tour è stato pensato come un dono: portare la propria musica ovunque, «là dove vive il pubblico», come ha spiegato Baglioni stesso, per restituire almeno una parte dell’affetto ricevuto in oltre cinquant’anni di carriera. Ma proprio quell’affetto, manifestato con costanza, potrebbe essere la chiave del cambiamento.
La reazione della sala, applausi, risate, emozione, ha mostrato quanto il pubblico sia ancora affamato della sua presenza. E se quel «forse» accennato a Firenze fosse in realtà l’inizio di un nuovo capitolo? Per ora, resta il mistero. Ma le parole di Baglioni, anche quando sembrano leggere, non sono mai pronunciate per caso.

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