Diversi pisani (ma il problema riguarda tutti gli italiani) emigrati in Bulgaria si sono rivolti nelle ultime settimane alla delegazione pisana Adusbef dellâavvocato Alberto Foggia. Il motivo? LâInps, a seguito di un parere del Centro Operativo di Pescara dellâAgenzia delle Entrate, ha deciso di modificare una interpretazione, consolidata da ben 35 anni, della Convenzione contro la doppia imposizione, sottoscritta nel 1988 tra lâItalia e la Bulgaria.
Secondo la nuova interpretazione, la Convenzione verrebbe disapplicata in relazione agli italiani trasferiti in Bulgaria che non hanno acquisito ancora o non hanno voluto acquisire la cittadinanza bulgara, mentre prima dâora la Convenzione veniva estesa a tutti i contribuenti italiani trasferiti in possesso della sola residenza fiscale in Bulgaria.
LâInps dal mese di giugno 2023 ha quindi tassato in Italia le pensioni degli italiani trasferiti in Bulgaria, che prima aveva regolarmente detassato. Secondo Foggia, che insieme allâavvocato Margherita Kosa del Foro di Milano (presidente dellâAssociazione Pensionati italiani in Bulgaria) assiste da mesi i pensionati italiani trasferiti definitivamente in Bulgaria ed ora allâimprovviso tassati in Italia (dopo essere stati detassati per 35 anni), lâInps, «in maniera completamente decontestualizzata, ha fatto coincidere due terminologie (âcittadinanzaâ e ânazionalitĂ â) di cui alla Convenzione, oggettivamente non sovrapponibili (che lo stesso Inps in una comunicazione pubblica relativa alla immigrazione ha ritenuto di chiarire)».
La situazione Ăš definita «estremamente grave, proprio perchĂ© riguarda soggetti vulnerabili in etĂ avanzata, rimasti senza mezzi di sostentamento e lontani dallâItalia (circostanza - questâultima - che rende ancora piĂč difficoltosa la tutela giurisdizionale che deve essere richiesta presso i Tribunali italiani e comunque a posteriori)», ed Ăš stata da tempo segnalata alla nostra ambasciatrice in Bulgaria, Giuseppina Zarra, la quale Ăš intervenuta presso i rappresentanti dei due Stati, «ma nessuna soluzione Ăš stata ad oggi individuata ed anzi, dal mese di gennaio 2023 Inps ha iniziato a porre a carico dei pensionati ulteriori conguagli arretrati per addizionali regionali e comunali Irpef».
Fra i pisani emigrati in Bulgaria câĂš Pier Luigi Macchioni Gotti, ex impiegato bancario originario di Pontedera e vive da molti anni ad Haskovo, capoluogo di uno dei 28 distretti del Paese. In Bulgaria si Ăš anche fatto un nome come studioso, avendo rintracciato tracce di bogomili, crociati e Templari in alcuni scavi. «Non sono emigrato per motivi fiscali â racconta: â dopo essere rimasto vedovo, ho sposato una signora bulgara, vedova anchâessa, e ci siamo trasferiti insieme.
Secondo la nuova interpretazione, la Convenzione verrebbe disapplicata in relazione agli italiani trasferiti in Bulgaria che non hanno acquisito ancora o non hanno voluto acquisire la cittadinanza bulgara, mentre prima dâora la Convenzione veniva estesa a tutti i contribuenti italiani trasferiti in possesso della sola residenza fiscale in Bulgaria.
LâInps dal mese di giugno 2023 ha quindi tassato in Italia le pensioni degli italiani trasferiti in Bulgaria, che prima aveva regolarmente detassato. Secondo Foggia, che insieme allâavvocato Margherita Kosa del Foro di Milano (presidente dellâAssociazione Pensionati italiani in Bulgaria) assiste da mesi i pensionati italiani trasferiti definitivamente in Bulgaria ed ora allâimprovviso tassati in Italia (dopo essere stati detassati per 35 anni), lâInps, «in maniera completamente decontestualizzata, ha fatto coincidere due terminologie (âcittadinanzaâ e ânazionalitĂ â) di cui alla Convenzione, oggettivamente non sovrapponibili (che lo stesso Inps in una comunicazione pubblica relativa alla immigrazione ha ritenuto di chiarire)».
La situazione Ăš definita «estremamente grave, proprio perchĂ© riguarda soggetti vulnerabili in etĂ avanzata, rimasti senza mezzi di sostentamento e lontani dallâItalia (circostanza - questâultima - che rende ancora piĂč difficoltosa la tutela giurisdizionale che deve essere richiesta presso i Tribunali italiani e comunque a posteriori)», ed Ăš stata da tempo segnalata alla nostra ambasciatrice in Bulgaria, Giuseppina Zarra, la quale Ăš intervenuta presso i rappresentanti dei due Stati, «ma nessuna soluzione Ăš stata ad oggi individuata ed anzi, dal mese di gennaio 2023 Inps ha iniziato a porre a carico dei pensionati ulteriori conguagli arretrati per addizionali regionali e comunali Irpef».
Fra i pisani emigrati in Bulgaria câĂš Pier Luigi Macchioni Gotti, ex impiegato bancario originario di Pontedera e vive da molti anni ad Haskovo, capoluogo di uno dei 28 distretti del Paese. In Bulgaria si Ăš anche fatto un nome come studioso, avendo rintracciato tracce di bogomili, crociati e Templari in alcuni scavi. «Non sono emigrato per motivi fiscali â racconta: â dopo essere rimasto vedovo, ho sposato una signora bulgara, vedova anchâessa, e ci siamo trasferiti insieme.
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