Napoli, XVIII secolo: in pieno Illuminismo la città è una delle grandi capitali culturali d’Europa. In questo contesto brilla la figura di un principe, Raimondo di Sangro (1710-1771): colto, appassionato di arte e scienza, di Sangro sembra il perfetto intellettuale illuminista. Il principe però coltiva tutta una serie di strane attività all’interno dei laboratori del suo palazzo di Piazza San Domenico. La vox populi gli attribuisce pratiche stregonesche e alchemiche di ogni tipo. Ma il principe, oltre ad alcune invenzioni meccaniche e belliche che fanno gridare i contemporanei al miracolo, è uno studioso di anatomia ed è anche un iniziato. L’opera che lo ha reso più celebre, la “Cappella San Severo”, ospita alcune statue di rara bellezza e la cui realizzazione ha fatto a lungo discutere (su tutti il celebre “Cristo velato”). Ma è la stessa Cappella, con le sue allegorie, il vero enigma che alimenta la fama di San Severo: è davvero un insieme di richiami alle conoscenze massoniche, alchemiche e templari del misterioso nobile che alcuni indicano addirittura come un maestro di Cagliostro? Il documentario integrale è disponibile a questo link: http://storiadoc.com/il-principe-di-san-severo/
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