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Giulia Gonzaga (1513-1566): signora delle proprie terre (Fondi, lontana dalla natia Gazzuolo, presso Mantova), in odore di eresia, indipendente fino a sfiorare il femminismo (sposa a 16 anni ad un Colonna, a 18 anni rimase vedova senza mai più risposarsi), amica di letterati e guerrieri, bellissima e senza marito, fu l’obbiettivo – mancato di un soffio – di un tentativo di rapimento organizzato dal famoso pirata ottomano Barbarossa. E, per un soffio, sfuggì anche alle indagini dell’Inquisizione, insospettita dalle sue simpatie per l’eresia luterana che si stava facendo largo in quegli anni. A Fondi e Itri sorgono ancora i castelli dove regnò e dove amò il cardinale Ippolito De’Medici, nipote di Clemente VII, che proprio a Itri morirà avvelenato, forse non prima di aver concepito un figlio con la bella Giulia. Che trascorrerà in convento gli ultimi anni di vita, non prima di aver curato l’educazione di uno dei più splendidi principi del Rinascimento: il nipote Vespasiano Gonzaga. Per il suo importante ruolo storico e culturale Giulia Gonzaga è stata inserita nel «Dizionario biografico degli italiani». Il documentario integrale è disponibile a questo link: http://storiadoc.com/giuliagonzaga/