• 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Paternò (Catania) - Duro colpo inflitto al clan dell’Assinnata, braccio destro a Paternò del clan catanese dei Santapaola. Cento carabinieri all’alba hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo emesso dal gip etneo su richiesta della Dia nei confronti di 14 persone per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico di droga.

L’indagine, denominata “The end”, ha permesso di ricostruire le dinamiche criminali del clan. In particole sono state ricostruite le modalità di gestione dei proventi illeciti, la struttura della "famiglia" e il ruolo dei suoi affiliati, definirne la struttura, le posizioni di vertice e i ruoli degli affiliati.

Gli inquirenti hanno stabilito il volume degli affari illegali nel settore delle estorsioni ai danni di imprenditori edili e di commercianti di Paternò. Tra le persone arrestate c’è anche il padre del ragazzo al quale il 3 dicembre 2015, durante i festeggiamenti di Santa Barbara, alcuni portatori dei cerei votivi fecero “l’inchino reverenziale”.

Lo scorso dicembre durante i festeggiamenti della santa patrona di Paternò due distinti gruppi di "fedeli" si fermano sotto le finestre di casa di un pluripregiudicato considerato vicino al clan dei Santapaola e omaggiarono il capofamiglia e il figlio.

Il gesto destò clamore perché avvenne tra una folla che cantava litanie con il sottofondo della musica del film il Padrino. I “fedeli” si inchinarono sotto la casa del boss con un lieve ondeggiamento di quei catafalchi dorati e barocchi. Le voce dell'inchino corse rapida e, su segnalazione dei carabinieri, intervenne il questore di Catania, Marcello Cardona, che impose l'immediato allontanamento dei due gruppi dell'omaggio al boss, decretando per loro il divieto di proseguire la manifestazione, e anche quelle dei giorni successivi, per questioni di pubblica sicurezza. (24.02.16)

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