Sono due milioni e ottocentomila, in Moldova gli iscritti alle liste elettorali chiamati oggi alle urne per scegliere il nuovo presidente della Repubblica.
Si tratta del turno di ballottaggio, dopo che nessuno dei candidati aveva ottenuto la maggioranza lo scorso 30 ottobre.
Favorito nei sondaggi della vigilia il candidato socialista Igor Dodon, che al primo turno aveva sfiorato il 47 per cento, con un programma che guarda alla Russia come partner strategico.
Il contrario della sfidante Maia Sadu, già funzionaria della Banca mondiale, 38 per cento al primo turno, su posizioni filo-europeiste.
In campagna elettorale è stato centrale il tema della corruzione. Nel paese, tra i più poveri della regione, erano stati sostesi gli aiuti del Fondo monetario dopo la clamorosa scomparsa di un miliardo di dollari dalle casse di tre banche.
Si tratta del turno di ballottaggio, dopo che nessuno dei candidati aveva ottenuto la maggioranza lo scorso 30 ottobre.
Favorito nei sondaggi della vigilia il candidato socialista Igor Dodon, che al primo turno aveva sfiorato il 47 per cento, con un programma che guarda alla Russia come partner strategico.
Il contrario della sfidante Maia Sadu, già funzionaria della Banca mondiale, 38 per cento al primo turno, su posizioni filo-europeiste.
In campagna elettorale è stato centrale il tema della corruzione. Nel paese, tra i più poveri della regione, erano stati sostesi gli aiuti del Fondo monetario dopo la clamorosa scomparsa di un miliardo di dollari dalle casse di tre banche.
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