https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Milano hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso d’urgenza dalla Procura del capoluogo lombardo, nei confronti di diverse società operanti nel settore delle pulizie in importanti catene alberghiere presenti su tutto il territorio nazionale, per un controvalore di oltre 20 milioni di euro, nonché alla notifica di due informazioni di garanzia, in tema di responsabilità amministrativa degli enti, in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti degli stessi.
L’attività in argomento, convenzionalmente denominata “Dirty Cleanings”, scaturisce dalle risultanze di un’indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano unitamente alla contestuale attività ispettiva del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate. Eseguite, inoltre, nelle provincie di Milano, Roma, Vicenza, Padova, Perugia, Como, Genova, Fermo, Firenze, Brescia e Sondrio, numerose perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nella complessa frode fiscale accertata, caratterizzata dall’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti da parte delle società fornitrici di servizi alle strutture alberghiere e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, effettuata in violazione delle normative di settore.
In particolare, ricostruendo la “filiera della manodopera”, è stato accertato che i rapporti di lavoro con le “catene alberghiere” (committenti) venivano schermati da diverse “società filtro”, riconducibili al medesimo imprenditore, che si avvalevano di cooperative (“società serbatoio”) succedutesi nel tempo, trasferendo la manodopera dall’una all’altra, omettendo sistematicamente il versamento dell’Iva e degli oneri di natura previdenziale, attraverso l’utilizzo anche di indebite compensazioni. (06.07.21)
L’attività in argomento, convenzionalmente denominata “Dirty Cleanings”, scaturisce dalle risultanze di un’indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano unitamente alla contestuale attività ispettiva del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate. Eseguite, inoltre, nelle provincie di Milano, Roma, Vicenza, Padova, Perugia, Como, Genova, Fermo, Firenze, Brescia e Sondrio, numerose perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nella complessa frode fiscale accertata, caratterizzata dall’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti da parte delle società fornitrici di servizi alle strutture alberghiere e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, effettuata in violazione delle normative di settore.
In particolare, ricostruendo la “filiera della manodopera”, è stato accertato che i rapporti di lavoro con le “catene alberghiere” (committenti) venivano schermati da diverse “società filtro”, riconducibili al medesimo imprenditore, che si avvalevano di cooperative (“società serbatoio”) succedutesi nel tempo, trasferendo la manodopera dall’una all’altra, omettendo sistematicamente il versamento dell’Iva e degli oneri di natura previdenziale, attraverso l’utilizzo anche di indebite compensazioni. (06.07.21)
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