• 3 anni fa
Gino è un poveraccio di borgata che da anni vive in un barcone abbandonato ed ancorato sul Tevere con il figlio Bruno. Questo figlioletto è tutto per Gino; che l'ha cresciuto ed allevato con amore, facendogli anche da madre, perché la vera madre, una giovane nordica, l'ha abbandonato appena nato. Una giovane assistente sociale comunica a Gino che il figlioletto, svolgendo un compito a scuola sulla sua famiglia, ha descritto il modo e gli espedienti con cui padre e figlio vivono. Da qui la minaccia di sottrarre il figlio al padre se questi non cambia vita e non trova un mestiere. Incominciano le disavventure di Gino in cerca di lavoro, sino a quando, costretto a rubare per il figlio, va in carcere. Il padre potrà evitare che il figlio venga rinchiuso in un Istituto per minori soltanto grazie all'assistente sociale che decide di sposarlo.