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"Quando cominciarono ad arrivare le lettere dal sequestro di Aldo Moro ci chiamò tutti e disse che se lui fosse stato rapito la sua volontà da uomo libero era che non vi fosse alcuna trattativa per la liberazione. Qualunque cosa avesse scritto dalla prigione del popolo". In un incontro alla Statale di Milano per celebrare i 100 anni dalla nascita del segretario del Pci, la figlia Bianca, giornalista, ha raccontato questo retroscena sul rapimento del presidente della Dc Aldo Moro, legato al padre dal comune progetto del compromesso storico. Durante l'iniziativa, organizzata da Wikimafia e condotta dal sociologo Pierpaolo Farina, la giornalista ha raccontato anche lati più umani e privati del padre. "Triste? No, era molto riservato. Ci portava sempre al luna park". Nei ricordi della figlia, anche l'amore per il mare di Berlinguer, "che se avesse potuto scegliere avrebbe voluto morire in mare", e la sua opinione sul mestiere scelto dalla conduttrice di Cartabianca: "Non era contento della mia professione, anche se non lo diceva apertamente. Mi consigliò però di studiare l'arabo, che sarebbe diventato una lingua molto importante di lì a poco". Un lungo applauso ha salutato il filmato in cui Berlinguer veniva preso in braccio da Roberto Benigni durante una manifestazione del Pci al Pincio nel 1983. Di Andrea Lattanzi

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